venerdì 18 agosto 2006

Meno male che qualcuno ci crede

Riporto una intervista a Benedetto XVI (quasi) senza parole (mie). Solo Dio può saziare la sete di verità e felicità, assicura il Papa. La Vergine Maria un “segno luminoso” per un mondo che vive come se Dio non esistesse, Zenit, 16 agosto 2006).
Solo Dio può saziare la sete di verità e felicità degli uomini e donne di oggi, che in talune occasioni danno l’impressione di vivere come se non esistesse, ha affermato Benedetto XVI questo mercoledì.
(il corsivo è mio)
Durante l’Udienza generale concessa alle diverse migliaia di pellegrini nel cortile interno della Residenza pontificia di Castel Gandolfo, il Pontefice ha così voluto sintetizzare il mesaggio rivolto al mondo dalla Solennità della Assunzione della Vergine Maria, celebrata dalla liturgia martedì.
Come ha riconosciuto il Papa stesso, si tratta di una festa “molto sentita dal popolo cristiano, fin dai primi secoli del cristianesimo” che “celebra la glorificazione anche corporale di quella creatura che Dio si è scelto come Madre e che Gesù sulla Croce ha dato per Madre a tutta l’umanità”.
Citando il documento del Concilio Vaticano II “Lumen gentium”, il Papa ha spiegato che “L’Assunzione evoca un mistero“ che tocca tutti i credenti: “Maria brilla quaggiù come segno di sicura speranza e consolazione per il popolo di Dio che è in cammino”.
“Si è però talmente presi dalle vicende di ogni giorno da dimenticare talora questa consolante realtà spirituale, che costituisce un’importante verità di fede”, ha quindi riconosciuto il Vescovo di Roma.
“Come far sì allora che questo segno luminoso di speranza sia percepito sempre più dall’odierna società?”, si è poi domandato.
“C’è oggi chi vive come se non dovesse mai morire* o come se tutto dovesse finire con la morte; alcuni si comportano ritenendo che l’uomo sia l’unico artefice del proprio destino, come se Dio non esistesse, giungendo qualche volta persino a negare che ci sia spazio per Lui nel nostro mondo”.
(* ma non sono loro a credere nell’immortalità? Non dover mai morire…)
“I grandi successi della tecnica e della scienza, che hanno notevolmente migliorato la condizione dell’umanità, lasciano però senza soluzione i quesiti più profondi dell’animo umano”, ha spiegato.
“Solo l’apertura al mistero di Dio, che è Amore, può colmare la sete di verità e di felicità del nostro cuore – ha sottolineato –; solo la prospettiva dell’eternità può dare valore autentico agli eventi storici e soprattutto al mistero della fragilità umana, della sofferenza e della morte”.
In questo modo, ha detto infine, la contemplazione di Maria nella gloria celeste ci aiuta a comprendere che “la terra non è la patria definitiva e che, se viviamo costantemente rivolti ai beni eterni, un giorno condivideremo la sua stessa gloria”.
“Per questo, pur tra le mille difficoltà quotidiane non dobbiamo perdere la serenità e la pace. Il segno luminoso dell’Assunta in cielo rifulge ancor più quando sembrano accumularsi all’orizzonte ombre tristi di dolore e di violenza”.
“Ne siamo certi – ha detto in conclusione –: dall’alto Maria segue i nostri passi con dolce trepidazione, ci rasserena nell’ora del buio e della tempesta, ci rassicura con la sua mano materna. Sorretti da questa consapevolezza, proseguiamo fiduciosi nel nostro cammino di impegno cristiano là dove la Provvidenza ci conduce”.

2 commenti:

  1. Se è vero che Maria segue dall'alto le nostre azioni, spero che sia discreta a guardi altrove quando mi abbandono occasionalmente a pratiche onanistiche…

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  2. In effetti c'è qualcosa di persecutorio ed ossessivo nell'onnipresenza divina.

    C.

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