La Colombia ci supera e approva al Senato la legge sui pacs con la quale le coppie gay ottengono benefici economici e sociali. Incredibile ma vero, l’Italia rischia di restare sempre più indietro nel settore del riconoscimento delle coppie gay e della loro equiparazione a quelle eterosessuali.
Siamo talmente indietro che dobbiamo chiedere emendamenti alla finanziaria per far riconoscere (per fini successori e di donazione) l’equiparazione dei conviventi, anche dello stesso sesso, ai coniugi e ai discendenti diretti.
Si tratta di un argomento sul quale il governo non può più soprassedere e per il quale la calendarizzazione in Commissione Giustizia a novembre è il primo piccolo passo. All’orizzonte si intravedono però già le nubi di una possibile spaccatura nella maggioranza, che temiamo possa portare a un nulla di fatto.
Il Circolo Mario Mieli si augura perciò che le forze democratiche e laiche di questo paese abbiano il coraggio di prendere una decisione che rafforzi la parità di diritti della comunità glbt.
Se la sfida in Colombia continua, qui ancora deve iniziare: Colombia batte Italia uno a zero.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
Nessun commento:
Posta un commento