giovedì 28 dicembre 2006

L’abito fa il poliziotto

Era stato espulso perché si vestiva da donna (fuori dagli orari di servizio) e il suo ricorso al Tar è stato respinto con la motivazione: assoluta mancanza del senso dell’onore e della morale, comportamento oltremodo riprovevole e assolutamente inconciliabile con le funzioni proprie di un operatore di polizia.
Amante di minigonne e orecchini, X era un vice sovrintendente della Polizia postale di Venezia.
A sua difesa l’agente aveva sostenuto che la scelta degli abiti femminili altro non era che una “libera espressione della propria natura estrosa e anticonformista” – e dal momento che la suddetta libera espressione avveniva fuori dall’orario di lavoro... (sarebbe come licenziare un insegnante di italiano perché la notte sbaglia i congiuntivi).
Ma è solo adesso che viene il bello (la responsabilità non saprei a chi va attribuita, se al cronista, al Tar o a chissà chi): a conferma della opportunità del licenziamento si aggiunge che “Nel passato però il funzionario era stato sanzionato per aver puntato la pistola d’ordinanza contro una persona per risolvere una questione personale. E inoltre i suoi vicini di casa avevano protestato per la sua abitudine di lavare d’estate l’auto nel giardino condominiale in costume da bagno, e talvolta denudandosi” (Cacciato da polizia perché si veste da donna, Il Corriere della Sera, 28 dicembre 2006).
Sembrerebbe che puntare la pistola in faccia a qualcuno sia altrettanto grave di lavare la propria auto nel giardino condominiale (non parliamo nemmeno dell’eventualità che ciò avvenga in abiti succinti o senza abiti). Perché diavolo è stato espulso, per intemperanza da rivoltella o per gusti vestiari poco convenzionali?

2 commenti:

  1. A me sembrano tutti pazzi. Consoliamoci pensando che fra una sessantina d'anni i gay potranno tranquillamente sposarsi tra loro e non ci sarà tutto questo limite alle libertà d'espressione.

    Gli anni sessanta stanno ai neri come l'oggi sta ai gay.

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  2. In altre parole puntare una pistola in faccia a qualcuno era ancora tollerato, ma mettersi una gonna quello no, quello è "assoluta mancanza del senso dell’onore e della morale".

    Ciao logica, come si sta tre metri sotto terra?

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