lunedì 1 gennaio 2007

Alexis Carrel: un santo, un martire, una presa in giro

Il laicismo imperante ha ormai legato mani e piedi alla Chiesa, impotente nel suo silenzio e nella sua passività.
Essì, e gli esempi di questa violenza consumata sono innumerevoli, e drammatici.
Raffaele Carcano (Eugenetica e Chiesa cattolica: storia di una presa in giro, 25 dicembre 2006, UAAR) ricostruisce con cura la storia di un martirio.
Alexis Carrel, premio Nobel per la medicina nel 1912 e sostenitore delle seguenti idee:
Criminali e malati di mente devono essere umanamente ed economicamente eliminati in piccoli istituti per l’eutanasia, forniti di gas adatti. L’eugenetica è indispensabile per perpetuare la forza. Una grande razza deve propagare i suoi migliori elementi; le donne si deteriorano volontariamente attraverso alcool e tabacco. D’altro canto rifiutano d’avere figli grazie alla loro educazione, al progredire del femminismo, alla crescita d’una miope autoaffermazione. L’eugenetica può esercitare una grande influenza sul destino delle razze civilizzate; l’espandersi di pazzi e deboli di mente deve essere prevenuta perché è peggiore di qualsiasi fattore criminale. L’eugenetica chiede il sacrificio di molti singoli esseri umani.
Fanatico della qualità genetica (la controllava negli immigrati a Parigi), collaborazionista dei nazisti durante il governo di Vichy, riabilitato dal Fronte Nazionale di Jean-Marie Le Pen (niente di cui andare fiero, insomma).
Ma non finisce qui.
Come racconta Raffaele Carcano:
Alexis Carrel fu nominato socio della Pontificia Accademia delle Scienze. La Chiesa cattolica gli conferì questo importantissimo riconoscimento dopo che Carrel aveva inequivocabilmente esposto le proprie convinzioni eugenetiche.
Non solo: Carrel è per la Chiesa cattolica una specie di santo. Era infatti diventato cattolico a Lourdes, dopo aver assistito a una guarigione “miracolosa”. A questo episodio si è ispirato il film Lourdes, diretto da Ludovico Gasparini, interpretato da Alessandro Gassmann e prodotto da Raiuno (e quindi pagato con denaro pubblico). Il film era basato su un soggetto di Vittorio Messori (proprio lui) ed è stato presentato ufficialmente nel corso del Giubileo degli scienziati, come dimostra questo comunicato stampa pubblicato sul sito del Vaticano.
Molto istruttivo.

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