lunedì 1 gennaio 2007

USA: licenza di spiare

Britons flying to America could have their credit card and email accounts inspected by the United States authorities following a deal struck by Brussels and Washington.
By using a credit card to book a flight, passengers face having other transactions on the card inspected by the American authorities. Providing an email address to an airline could also lead to scrutiny of other messages sent or received on that account.
(US ‘licence to snoop’ on British air travellers, Telegraph, 01/01/2007).

Le ragioni di “sicurezza” erano state già illustrate in articoli precedenti (EU bows to American pressure over air passenger information, 07/10/2006 e EU privacy ruling threatens chaos on flights to US, 31/05/2006).
Non mancano le reazioni di indignazione.
Shami Chakrabarti, the director of the human rights group Liberty, expressed horror at the extent of the information made available. “It is a complete handover of the rights of people travelling to the United States,” she said.
(A proposito, è una donna Shami Chakrabarti contrariamente a quanto si sostiene nell’articolo apparso su Il Corriere della Sera, Conti ed email controllate per chi va in Usa, 1 gennaio 2007, traduzione scorretta e parziale dell’originario: Shami Chakrabarti, direttore dell’organizzazione per i diritti umani Liberty, si è detto «inorridito». Per verificare).

I dati personali acquisiti per ragioni di sicurezza godono almeno di sicurezza indubitabile? Non sembra essere così. Solo per fare un esempio: le informazioni (tra cui la dieta imposta dalla religione o una mancata partenza dopo avere comprato un bliglietto aereo) sono disponibili per una settimana, ma un seppur ridotto numero di ufficiali americani ne conserva l’accesso per tre anni e mezzo.
“It is pretty horrendous, particularly when you couple it with our one-sided extradition arrangements with the US,” said Miss Chakrabarti.
“It is making the act of buying a ticket a gateway to a host of personal email and financial information. While there are safeguards, it appears you would have to go to a US court to assert your rights.”
Washington ha promesso di incoraggiare le US Airlines a rendere disponibili ai governi EU informazioni simili.
Una bella soluzione (come un impietoso osservatore grida a Leo che ha appena rovesciato una bottiglia di olio per strada e cerca di rimediare con scopa e sapone: “ecco bravo, se prima ce ne cascava uno, mo ce ne cascano cento!!”. Un sacco bello di Carlo Verdone, 1979).

Nessun commento:

Posta un commento