Non è un fatto puramente formale, è un fatto sostanziale. Mi sembra opportuno che il Senato non possa ignorare che questa distinzione, tra eutanasia e testamento biologico, debba essere molto netta. Ho posto al presidente del Senato la questione: come è possibile che il testamento biologico stia in una commissione e lo stesso argomento insieme all’eutanasia, in altri ddl, stia in commissione congiunta? Non è un fatto puramente procedurale, è una questione politica molto seria.Chissà da dove nascono tutte queste convinzioni dell’onorevole D’Onofrio, il quale sembra trascurare del tutto che testamento biologico ed eutanasia (insieme alle cure palliative, alla sedazione e al suicidio assistito, solo per fare qualche esempio) rientrano in un dominio ampio di decisioni di fine vita, all’interno del quale non ci sono muri e muretti rassicuranti per distanziare la scandalosa eutanasia dal rassicurante testamento biologico.
Ma siamo proprio sicuri che la c di Udc stia a denotare Cristiani?
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