ARTICOLO 4 (Assistenza per malattia o ricovero)
1. Le strutture ospedaliere e di assistenza pubbliche e private disciplinano le modalità di esercizio del diritto di accesso del convivente per fini di visita e di assistenza nel caso di malattia o ricovero dell’altro convivente.
Quello che mi chiedo è: se per qualsiasi ragione il mio convivente (omo o eterosessuale) finisce in un ospedale del papa, secondo l'articolo l'ospedale può "disciplinare le modalità di esercizio del diritto di accesso etc." in modo tale che non mi permetta di assisterlo/a? Non è chiaro infatti dal testo se la struttura sia in ogni caso tenuta a rispettare il diritto di assistenza. Il problema si pone ovviamente anche per le decisioni di fine vita e simili. Franz
RispondiEliminaQuindi se il personale ospedaliero mi ha l'ultima volta così gentilmente detto di aspettare il normale orario di visita ("e mi raccomando uno alla volta e dopo mezz'ora fuori se no disturbate gli altri pazienti") e intanto di levarmi dai cosiddetti, lo potrà fare di nuovo senza alcun cambiamento.
RispondiEliminaCerto, Leilani. Ti ricordo che non sono diritti della coppia, ma dei singoli. La coppia non esiste.
RispondiElimina(Spero che la tua metà stia meglio, ora.)
Ricordo a tutti che Londra, Berlino e Barcellona sono città spendide. Barcellona e Berlino sono anche decisamente economiche. (E il tedesco non è così ostico come lo dipingono, anzi è una lingua bellissima.)
Ah giusto, avevo dimenticato anche il sacco nero della spazzatura da calarmi in testa in pubblico, sai la fretta, lo stress...
RispondiElimina(un po' meglio grazie :))
Confermo su Berlino, è una città meravigliosa con gente meravigliosa (occasionali naziskin a parte, ma in fondo anche noi abbiamo i forzanovisti).