Facciamo un’ipotesi. Immaginiamo che nella parte laica del nostro parlamento il riconoscimento giuridico delle convivenze venga presentato per una volta come una scelta di valore e non come un rimedio a una situazione di fatto, che l’omosessualità venga nominata come scelta di libertà e non come problema, che la procreazione assistita venga rubricata come possibilità e non come far west; immaginiamo insomma che la politica laica abbandoni la retorica della riduzione del danno e adotti il linguaggio delle libertà. Scommettiamo che in questo caso molti troverebbero da questa parte la bussola etica che oggi trovano nella Chiesa, e lo stesso sondaggio darebbe risultati diversi?
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
giovedì 22 marzo 2007
Una strategia per i laici
Un sondaggio Demos-Eurisko pubblicato domenica su Repubblica mostra come gli sforzi vaticani di ri-cattolicizzazione della società italiana abbiano tristemente avuto un certo successo. Ida Dominijanni commenta sul Manifesto («Il raccolto di Ratzinger», 20 marzo 2007, p. 11) e conclude con parole che non si possono non condividere:
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