Le staminali adulte, diciamoci la verità, sono un po’ noiose: le loro applicazioni (checché ne dica la balla delle 65 o 73 già esistenti, e il patetico tentativo di giustificazione di chi l’ha messa in giro) sono limitate al trattamento di alcune malattie del sangue, e a pochissimo altro. Ma adesso una notizia viene a scuotere questo mondo stagnante, che finora era rimasto così lontano dalle speranze vibranti delle staminali embrionali: una équipe guidata dal biologo Karim Nayernia, della University of Newcastle-upon-Tyne, è riuscita ad ottenere spermatogoni (cioè le cellule staminali da cui si originano gli spermatozoi) da staminali del midollo osseo (Roxanne Khamsi, «Bone stem cells turned into primitive sperm cells», NewScientist.com, 13 aprile 2007). Se si riuscisse a compiere il passo successivo, cioè a far sviluppare veri e propri spermatozoi, e se questi si dimostrassero immuni da difetti (due grossi se), si sarebbe trovata una cura per i casi di sterilità totale. C’è un piccolo, succoso particolare: non importa quale sia il sesso di chi fornisce le cellule del midollo, gli spermatogoni vengono fuori in ogni caso. Anche dalle femmine. Una coppia di lesbiche potrebbe avere in questo modo un bambino biologicamente figlio di entrambe le donne (lascio al lettore come esercizio di rispondere alla domanda: che sesso avrebbe?).
Ve lo immaginate l’entusiasmo di chi sostiene a spada tratta la causa delle staminali adulte?
Non sarebbe neanche una fecondazione eterologa!
RispondiEliminaStupendo! ;-)
Devo passare più spesso di qua!
Cellule staminali si può chiamarla la seconda rivoluzione scientifica!
RispondiEliminaE' un treno senza freni...
Complimenti per il blog ed argomenti trattati!