Rosy Bindi (Le reazioni politiche dopo la prolusione di Bagnasco, Noi Press, 22 maggio 2007):
“Ha ragione Bagnasco, basta steccati tra laici e cattolici. Ma Pezzotta dovrebbe provare a dialogare con la Bonino e io magari con la Roccella. Trovo comunque la prolusione di Bagnasco un segnale di saggezza, di rigore e di dialogo”.(Ci vorrebbe Aioros per simulare un dialogo tra Pezzotta e Bonino e tra Bindi e Roccella… si potrebbe anche organizzare uno scopone scientifico, a pensarci bene.)
In verità, ha spiegato “la politica del governo sta già lavorando alla soluzione dei problemi elencati dal presidente dei vescovi”.
“Senza forzare la volontà dei partecipanti – ha proseguito –, a me pare che il Family Day abbia chiesto soprattutto provvedimenti per la famiglia. Sui Dico, vale quanto ci siamo detti nei giorni scorsi. Il governo ha ritenuto di aver fatto un buon lavoro. Adesso il Parlamento è sovrano. Due però sono i paletti che non possono essere rimossi: il riconoscimento dei diritti dei conviventi, che a questo punto mi pare nessuno voglia negare; l’altro è la salvaguardia della famiglia così come la Costituzione la disegna”.
Sempre le stesse cose. L'art. 29 della Costituzione non disegna alcun tipo di famiglia. Disegna e garantisce la salvaguardia della famiglia. E come ben sappiamo sono due cose completamente diverse.
RispondiEliminaMolto spiritosi.
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