martedì 19 giugno 2007

Caro Ignazio (Marino), ti scrivo

Caro Ignazio Marino*,

tu continui ad ostinarti su questa storia del testamento biologico. Ma non capisci che non ce n’è bisogno? Anzi è peggio, perché non solo una legge è inutile, ma è pericolosa. Infatti non è che il primo gradino verso l’eutanasia. Io sono il primo a essere disponibile a dialogare, però alle mie condizioni che ti elenco in modo da evitare ambiguità e incomprensioni.
Primo: escludere la vincolatività per il medico (tanto poi il paziente nemmeno se ne accorge se non si rispettano le sue volontà – non è in grado di capire giusto?).
Secondo: coinvolgere nelle decisioni mediche i medici, i familiari, i vicini di letto e il cappellano della infanzia (se è morto, il primo prete che trovate).
Terzo: ricordare che tra le decisioni che si possono prendere non rientra la possibilità di staccare il ventilatore meccanico, né di sospendere la nutrizione e/o l’idratazione artificiali.
(Insomma, Ignazio, detto tra te e me, che la fai a fare una legge così?).
D’altra parte anche il CNB si era lavato le mani del testamento biologico**. Lascia perdere. E poi, nonostante il rispetto doveroso, io temo molto quelli che si dichiarano credenti perché, magari, tra poco attaccheranno la Chiesa.

Tuo, Carlo Casini

(* liberamente ispirata a Casini: no a testamento biologico, Marino “credente” che temo, Vivere & Morire, 18 giugno 2007).
(** no, non direi proprio, chi volesse controllare, NdR).

10 commenti:

  1. Risposta di Marino:

    Non ti preoccupare, caro Carlo, io ho degli ottimi amici che sanno valorizzare il mio essere "cristiano adulto": mi faranno fare esattamente quello che vogliono gli amici Radicali (che ormai su questi temi hanno fatto breccia anche a sinistra-sinistra), come già sono riusciti a far fare a Rosy, ma io, come lei, sarò sempre convinto di essere un buon cristiano.
    Suvvia, non preoccuparti troppo, vieni anche tu nel gran pantano del "tutto è possibile se lo desideri" e non avrai più grattacapi! Tutti ti vorranno bene e se a quei vecchi parrucconi del Vaticano non va bene vuol dire che non sanno più dov'è di casa il Vangelo: il vostro parlare sia "sì, se son tutti d'accordo" e "no, se vi conviene".
    "loro" Ignazio

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  2. Finalmente una persona ragionevole!
    Grazie Annarosa, volevo scrivere e da qualche minuto iniziavo e cancellavo, ma tu hai sintetizzato meglio di me e io concordo totalmente.

    Marco

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  3. @Annarosa

    Non ci sono parole per rispondere alle tue di parole. Il gran pantano? Gli amici Radicali? Ma cosa c'entra?
    Possibile che tu non riesca a capire qual è la questione: ed è se vuoi imporre alle persone che la pensano diversamente da te di curarsi e di continuare a soffrire.

    @Marco

    Tu Marco sei da rinchiudere!

    Carla

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  4. x Carla

    Quando uno legge certe castronerie, scritte facendo gli spiritosi su quello che qualcun altro pensa (e questo è la pseudo-lettera di Casini) uno può trovarsi a rispondere anche senza grandi obiettivi di dialogo.
    Una boutade come "tanto poi il paziente nemmeno se ne accorge se non si rispettano le sue volontà – non è in grado di capire giusto?" non mi sembra il miglio incipit per nessuna discussione seria su nessun argomento.

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  5. Annarosa, come ho già detto a qualcun altro: non scriviamo questo blog per farci insultare. Altrove sei ovviamente liberissima di usare per noi tutte le espressioni che vuoi, come "castronerie", ma qui no. Rispondi ai post solo con argomenti ragionati, per favore.

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  6. x Regalzi
    Premesso che "castroneria" non è un insulto, il post in questione è come minimo una presa in giro che fa dire cose vergognose e inverosimili a chi non se le sogna neanche!
    E, scusa, frasi tipo "vuoi imporre" o "sei da rinchiudere" sono meno offensive di "castroneria"? Com'è che, come al solito, vi scoccia il linguaggio colorito solo se usato verso di voi e tollerate tranquillamente insulti veri e propri (non in questo caso ma in altri) se vengono da chi vi da sponda?
    Comunque, come dicevo poco più su, se non volete commenti "acidi" scrivete usando voi per primi "argomenti ragionati".... e, ripeto, il post in questione è una presa in giro gratuita!

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  7. E, scusa, frasi tipo "vuoi imporre" o "sei da rinchiudere" sono meno offensive di "castroneria"?


    Quanto al "vuoi imporre" non c'e' nulla di offensivo, a meno che questa frase di Carla non corrisponda al tuo pensiero: se vuoi imporre alle persone che la pensano diversamente da te di curarsi e di continuare a soffrire.

    O forse preferisci che si dica: "vuoi negare alle persone che la pensano diversamente da te la possibilita' di smettere di soffrire e di farla finita"?

    Non mi pare che cambi molto...

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  8. Cara Annarosa, prima di tutto c'è una bella differenza tra ironia e insulto diretto. Secondo, per me "castroneria" è un insulto. Terzo, Carla non ti ha insultata, ma è vero che ha insultato Marco: se Marco ha qualcosa da ridire (a qualcuno la cosa non fa né freddo né caldo, diversamente che a noi) ce lo faccia sapere, e Carla riceverà il tuo stesso ammonimento; in caso di recidiva, non le sarà più permesso scrivere commenti (purtroppo non c'è modo di porre i commentatori sotto moderazione).

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  9. A quanto pare, nella mente dei cattointegralisti di casa nostra, se dobbiamo dare credito a quanto affermato con disarmante disinvoltura dalla nostra simpatica interlocutrice, il libero e responsabile esercizio delle proprie libertà individuali equivarrebbe al rotolarsi “in un gran pantano”…
    Fermo restando che ognuno esprime le sue opinioni e così facendo si espone però al diritto di giudizio e di replica degli altri, non possiamo esimerci da alcune considerazioni strettamente correlate a quanto è stato detto.
    In primo luogo, chi tiene in così bassa considerazione il libero arbitrio di ciascuno di noi su questioni così intimamente personali e vitali, tanto da paragonare chi esercita la sua libertà di scelta ad un maiale che si rotola in un gran pantano (sono per l’appunto i porci che si rotolano nel fango, se la memoria non ci inganna), troverebbe più degno collocamento tra le pagine di Victor Hugo che non in un contesto di persone civili.
    In secondo luogo, ci sentiamo comunque di preferire di gran lunga il pantano suddetto ai reiterati spetazzamenti in tema di “etica” emessi di continuo da gerarchie ecclesiastiche che ci vorrebbero tutti ben inquadrati e coperti come tanti bravi soldatini ed al grottesco squittire di contorno dei loro miserevoli reggicoda.

    * * *

    Il Casini in questione è, pare, lo stesso individuo che, lo scorso autunno, aveva montato dal niente una campagna di bassa controinformazione sostenendo, non si sa su quali basi, che la legge 40 “funziona”, campagna subito amplificata dai media cattolici. Adesso che i numeri presentati dagli addetti del settore lo sconfessano clamorosamente, con la drammatica caduta di risultati in particolare per le donne over trentacinque e per i casi di infertilità maschile e con il preoccupante aumento di gravidanze trigemine tra le donne più giovani, il suddetto Casini non sente il bisogno, se non di scusarsi, almeno di rettificare quanto affermato con una baldanza ed una sicumera degne di miglior causa?

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  10. Il tuo concetto di umorismo e quello di insulto sono piuttosto confusi e la differenza tra i due piuttosto altalenante!

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