Sì, certo, e senza dubbi. […] Io la ricoverai nel mio reparto a Bergamo 11 anni fa […] la studiai in modo esauriente e già allora non si trovò alcun segno di coscienza. Poi, nel lungo iter giudiziario, nel 2001 la ricoverai di nuovo, questa volta a Niguarda. Altri esami diedero lo stesso risultato. Di fatto […] quella condizione di irreversibilità è già soddisfatta e mai messa in dubbio nelle precedenti sentenze. Anche se nulla toglie che si possa ripetere la prova. [Riguardo alla volontà di Eluana] Con i familiari ne abbiamo parlato molte volte. […] Loro sono sempre stati concordi. Anche perché Eluana aveva avuto l’esperienza di due amici che si erano trovati nella stessa condizione e aveva espresso chiaramente le sue idee. Certo io non l’ho conosciuta prima, ma so che il padre ha presentato ai giudici le testimonianze di diversi amici della ragazza che l’hanno confermato e che sono già agli atti.Defanti conclude dicendo che sarebbe disposto a sospendere personalmente il sondino nasogastrico che mantiene Eluana in una condizione di stato vegetativo permanente da quasi 16 anni. Speriamo che il Tribunale di Milano non deluda questa speranza aperta dalla Cassazione.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
martedì 16 ottobre 2007
Una speranza per Eluana Englaro
Ho deciso di evitare i commenti strambi e offensivi e di usare le belle parole di Carlo Alberto Defanti, neurologo, a proposito del rinvio della Corte di Cassazione della causa di Eluana Englaro (Eluana: il medico che l’ha curata, “staccherei la spina”, la Repubblica, 16 ottobre 2007). A chi chiede se darebbe l’ordine di sospendere la nutrizione di Eluana in caso di una sentenza in tale direzione, Defanti risponde
Un applauso e una stretta di mano di incoraggiamento a Defanti.
RispondiEliminaFilter, mi unisco alla tua stretta di mano. Per fortuna esistono persone e medici così.
RispondiEliminaNon capisco proprio cosa c'è da essere contenti nella prospettiva della morte di questa ragazza. Ma ormai ho capito che non è il caso di farsi simili domande qui.
RispondiEliminaMarco
esatto marco. siamo persone brutte brutte che godono della morte di povere fanciulle.
RispondiEliminaanche il padre e la madre in questione appartengono alla nostra setta di persone brutte brutte. non vedono l'ora di uccidere tra atroci sofferenze la loro figliola.
Sto seriamente pensando di andare all'anagrafe per cambiare nome.
RispondiEliminaMarcoz, aspetta. Marco dice "ormai ho capito che non è il caso di farsi simili domande qui". Potrebbe essere il suo ultimo intervento.
RispondiEliminaFilter, mi pare che cose del genere le abbia scritte altre volte, eppure…
RispondiEliminaCiao Chiara.
RispondiEliminaSembra quasi che stiamo per diventare un popolo civile e pluralista.
Ma permangono i miei dubbi, la vedo fin troppo liscia.
Speriamo bene.
Ric
Yoshi, hai avuto il coraggio di dire come stanno le cose senza giri di parole.
RispondiEliminaMarcoz e Filter, in effetti Marco non pone domande, ma ci illumina con le sue apodittiche affermazioni.
Riccardo, anche io nutro molti dubbi. E a pensarci bene, dobbiamo essere proprio messi male per gioire di qualcosa che dovrebbe essere scontato no? Tuttavia penso anche: sarebbe potuta andare molto molto peggio...
Comunque sto leggendo il testo completo della sentenza ed è veramente sorprendente.
RispondiEliminaComplimenti per il blog e la serietà che sempre dimostrate nel trattare argomenti delicati come questo.
RispondiEliminaVi segnalo un articolo sullo stesso tema nel blog della mia associazione Civiltà Laica
http://civiltalaica.splinder.com/post/14321446
Massimiliano
Finalmente un po' di ragionevolezza e rispetto dell'individuo.
RispondiEliminaNe sono felice, speriamo bene per il futuro...