Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
venerdì 7 dicembre 2007
«Lei è stato creato!»
Così poco fa Giuliano Ferrara a un attonito Paolo Flores d’Arcais, nella puntata di stasera di OttoeMezzo. A quando l’annuncio ufficiale della conversione? O l’ateismo devoto continua a fare più snob?
Lungi da me prendere le difese di Mister Elefantino (fa una certa impressione vederlo leggere il vangelo assieme a Padre Cantalamessa...), comunque ha scritto un lungo editoriale in difesa dell'ateismo "mite", intitolato "Se il regno dei cieli è dei violenti":
Temo che ci sia un errore. La difesa dell'"ateismo sereno" è di Luciano Pellicani, non di Giuliano Ferrara, che risponde alla lettera di Pellicani limitandosi a difendere la Chiesa.
In certi momenti avrei voluto lanciare il telecomando contro lo schermo del televisore, tanto la tracotanza e la disonestà intellettuale di Ferrara mi hanno reso incazzoso! Un vero teo...con (nel senso di connard). Lo odio.
Per fortuna D'Arcais e Vattimo gli hanno tenuto testa, anche se non è mai facile quando il conduttore è così ferocemente schierato...dalla parte sbagliata!
Mi sono sempre chiesto come faccia la Armeni a resistergli accanto: o ha raggiunto il Nirvana e niente più la turba, o considera Ferrara un deficiente e fa finta di non sentirlo, oppure non è riuscita a trovare di meglio.
Non ho retto, ho cambiato canale. Un dibattito trasformato in una indecorosa gazzarra, con Ferrara che grida, dà sulla voce, impedisce di argomentare. Uno spettacolo veramente deprimente di maleducazione spicciola e di slealtà. oltre che il Vangelo il buon Ferrara dovrebbe dare un'occhiata al vocabolario e scoprire così che fra dialogo ed agguato c'è una certa differenza.
Il bello è che questi cialtroni hanno censurato Luttazzi per una battuta su Ferrara. Ora, al di là della sospensione del programma di Luttazzi, come si fa a difendere Ferrara e sentirsi a posto con la coscienza?
Secondo me Ferrara è soprattutto un orfano del comunismo, che ha ritrovato nella Chiesa cattolica la grande istituzione messianica e infallibile che gli è venuta meno dopo aver lasciato il Pci. Ritiene che, in una fase di crisi economica e crescita scarsa, la destra non possa più fare leva sul desiderio di arricchirsi e debba puntare sulla paura del nuovo e del diverso, quindi sulla difesa della tradizione. L'idea di una burocrazia d'intellettuali che custodisce la Verità e va obbedita sulla parola (che cos'altro è il clero?) lo eccita da morire, perché gli ricorda il buon vecchio partito staliniano. Anche l'antidarwinismo per lui ha un sapore di casa, basta pensare a Lysenko.
L'arroganza dell'ottusità è irritante. Epicuro, io credo che il clero non sia formato da intellettuali ma da teologi che è ben diverso. Gli intellettuali sono letterati, scienziati: persone che contribuiscono all'evoluzione culturale, libere da dogmi. I teologi studiano un insieme di credenze create duemila anni fa e tendenzialmente frenano la crescita culturale. Non conosco la definizione di ateo devoto, ma la trovo esilarante.
Lei è stato creato? Ferrara in fondo non ha tutti i torti. Dai genitori, e dai loro genitori, e dai loro genitori ... e dai loro genitori ... e dal suo genitore ... e dal suo genitore...
Qualcuno forse deve studiare non la scienza ma la grammatica e la lingua: per comprendere il significato in italiano del verbo creare, e l'uso del passivo. Io sinceramente il merito ai miei genitori di avermi "creato" ancora lo riconosco. Prima di defraudarli di esso ci penserei due volte.
(sennò facciamo un bel giochino: togliamo i genitori e diciamo che sono stato creato da Dio invece che da loro: e ...?)
Il fondamento di una democrazia ormai sfasciata e sgangherata come la nostra è questo: Dio è relativo, è un culto privato, invece la libertà assoluta, è l'unico culto pubblico ammesso. E' noto che non sono d'accordo con questa impostazione e che penso sia vero il contrario. Ci sono criteri di valore e di vita non negoziabili, e pubblici per definizione anche al di là della fede religiosa o civile confessata, e invece la libertà, che prediligo e vorrei la più ampia possibile in ogni situazione della mia esistenza e di quella degli altri, è relativa. Culturalmente non sono spinoziano, sono cattolico romano. E' dunque naturale che io la pensi così. "Che c'entra?", direte. C'entra, c'entra.
cerco sempre di non guardarlo, ma l'altra sera prima di uscire per caso sono capitato su la7 ed ho iniziato ad ascoltare. Sono bastati 5 minuti per farmi desiderare la chiusura del programma.
che babbo natale abbia avverato il mio desiderio sbagliando trasmissione? :o
Esercizio sulle proporzioni
RispondiEliminaferrara:x=fede:berlusconi
Soluzione
x=ratzinger
Lungi da me prendere le difese di Mister Elefantino (fa una certa impressione vederlo leggere il vangelo assieme a Padre Cantalamessa...), comunque ha scritto un lungo editoriale in difesa dell'ateismo "mite", intitolato "Se il regno dei cieli è dei violenti":
RispondiEliminahttp://www.la7.it/blog/post_dettaglio.asp?idblog=GIULIANO_FERRARA_-_Gli_editoriali_11&id=1451
Temo che ci sia un errore. La difesa dell'"ateismo sereno" è di Luciano Pellicani, non di Giuliano Ferrara, che risponde alla lettera di Pellicani limitandosi a difendere la Chiesa.
RispondiEliminahttp://jimmomo.blogspot.com/2007/12/8-e-mezzo-la-questione-politico.html
RispondiEliminaciao
In certi momenti avrei voluto lanciare il telecomando contro lo schermo del televisore, tanto la tracotanza e la disonestà intellettuale di Ferrara mi hanno reso incazzoso! Un vero teo...con (nel senso di connard). Lo odio.
RispondiEliminaPer fortuna D'Arcais e Vattimo gli hanno tenuto testa, anche se non è mai facile quando il conduttore è così ferocemente schierato...dalla parte sbagliata!
Mi sono sempre chiesto come faccia la Armeni a resistergli accanto: o ha raggiunto il Nirvana e niente più la turba, o considera Ferrara un deficiente e fa finta di non sentirlo, oppure non è riuscita a trovare di meglio.
ma cosa diavolo è l'ateismo devoto? tipo il vegetarismo a base di pancetta di suino?
RispondiElimina@ Sergio
RispondiEliminaL'ateismo devoto è un trucchetto per abbindolare i più fessi.
Se lo dice addirittura lui, che è ateo (devoto), che la chiesa ha ragione, allora sicuramente la chiesa ha ragione.
ateo devoto = ateo de voto
RispondiEliminaNon ho retto, ho cambiato canale. Un dibattito trasformato in una indecorosa gazzarra, con Ferrara che grida, dà sulla voce, impedisce di argomentare. Uno spettacolo veramente deprimente di maleducazione spicciola e di slealtà. oltre che il Vangelo il buon Ferrara dovrebbe dare un'occhiata al vocabolario e scoprire così che fra dialogo ed agguato c'è una certa differenza.
RispondiEliminaIl bello è che questi cialtroni hanno censurato Luttazzi per una battuta su Ferrara. Ora, al di là della sospensione del programma di Luttazzi, come si fa a difendere Ferrara e sentirsi a posto con la coscienza?
RispondiEliminaSecondo me Ferrara è soprattutto un orfano del comunismo, che ha ritrovato nella Chiesa cattolica la grande istituzione messianica e infallibile che gli è venuta meno dopo aver lasciato il Pci. Ritiene che, in una fase di crisi economica e crescita scarsa, la destra non possa più fare leva sul desiderio di arricchirsi e debba puntare sulla paura del nuovo e del diverso, quindi sulla difesa della tradizione. L'idea di una burocrazia d'intellettuali che custodisce la Verità e va obbedita sulla parola (che cos'altro è il clero?) lo eccita da morire, perché gli ricorda il buon vecchio partito staliniano. Anche l'antidarwinismo per lui ha un sapore di casa, basta pensare a Lysenko.
RispondiEliminaL'arroganza dell'ottusità è irritante. Epicuro, io credo che il clero non sia formato da intellettuali ma da teologi che è ben diverso. Gli intellettuali sono letterati, scienziati: persone che contribuiscono all'evoluzione culturale, libere da dogmi. I teologi studiano un insieme di credenze create duemila anni fa e tendenzialmente frenano la crescita culturale. Non conosco la definizione di ateo devoto, ma la trovo esilarante.
RispondiEliminaLei è stato creato? Ferrara in fondo non ha tutti i torti. Dai genitori, e dai loro genitori, e dai loro genitori ... e dai loro genitori ... e dal suo genitore ... e dal suo genitore...
RispondiElimina....e?
RispondiElimina...e cosa? E basta! A un certo punto si ferma!
RispondiEliminaQualcuno forse deve studiare non la scienza ma la grammatica e la lingua: per comprendere il significato in italiano del verbo creare, e l'uso del passivo. Io sinceramente il merito ai miei genitori di avermi "creato" ancora lo riconosco. Prima di defraudarli di esso ci penserei due volte.
(sennò facciamo un bel giochino: togliamo i genitori e diciamo che sono stato creato da Dio invece che da loro: e ...?)
Ferrara su Repubblica
RispondiEliminaIl fondamento di una democrazia ormai sfasciata e sgangherata come la nostra è questo: Dio è relativo, è un culto privato, invece la libertà assoluta, è l'unico culto pubblico ammesso. E' noto che non sono d'accordo con questa impostazione e che penso sia vero il contrario. Ci sono criteri di valore e di vita non negoziabili, e pubblici per definizione anche al di là della fede religiosa o civile confessata, e invece la libertà, che prediligo e vorrei la più ampia possibile in ogni situazione della mia esistenza e di quella degli altri, è relativa. Culturalmente non sono spinoziano, sono cattolico romano. E' dunque naturale che io la pensi così. "Che c'entra?", direte. C'entra, c'entra.
Amen. Un finto ateo in meno.
supero la cosa, chiudendo gli occhi e seguendo il consiglio di Luttazzi.
RispondiEliminaE' inutile, io più vedo la sua ipocrisia e la sua spocchia più mi ribolle il sangue.
RispondiEliminaAteismo devoto...... no comment!
cerco sempre di non guardarlo, ma l'altra sera prima di uscire per caso sono capitato su la7 ed ho iniziato ad ascoltare. Sono bastati 5 minuti per farmi desiderare la chiusura del programma.
RispondiEliminache babbo natale abbia avverato il mio desiderio sbagliando trasmissione? :o