mercoledì 28 gennaio 2009

Ancora tu ma non dovevamo vederci più? (Il sostegno vitale non si può rifiutare)

Per gli inguaribili ottimisti ecco la smentita di ogni speranza, buon senso e giustizia.

In commissione Igiene e Sanità è arrivata la proposta di legge del senatore Raffaele Calabrò recante norme su “disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato, e di dichiarazioni anticipate di trattamento”.
Il testo rappresenterebbe la proposta di unificazione dei disegni di legge sul testamento biologico presentati al Senato e contiene aspetti che annullano e calpestano il senso di una legge al proposito. Potendo dire, però, che la legge è stata fatta.

Solo un esempio.
Art. 5
(CONTENUTI E LIMITI DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO)

6. Alimentazione ed idratazione, nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze e non possono formare oggetto di Dichiarazione Anticipata di Trattamento.
Capito? Il sostegno vitale non si può rifiutare; così come non si può decidere se alleviare le proprie sofferenze oppure no (lasciamo stare che spesso ciò accadrebbe in situazioni in cui non potremmo rendercene conto, non è questo il punto). Ma è per il nostro bene, suvvia. Mica pretendiamo di sapere qual è il nostro bene? Lasciamo decidere agli altri.

8 commenti:

  1. non ci sono parole, bisogna attivarsi per fare rumore già da ora, prima che arrivi in aula, sennò qui si fa la fine della legge 40

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  2. Già, bisogna davvero fare qualcosa. Ma cosa?

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  3. "Alimentazione ed idratazione, nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente,"

    Come la scienza e la tecnica? Non si stava dicendo che non sono una terapia?

    "sono forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze"

    Ogni giorno si impara qualcosa di nuovo: non sapevo che quando mangio è la stessa cosa che se stessi prendendo la morfina...


    @ NicPic

    Non credo comunque che necessariamente farebbe la stessa fine: questo problema è più vicino (realmente o potenzialmente) ad un numero maggiore di persone, mentre nel caso del refereendum sulla legge 40 abbiamo avuto il più classico degli esempi del nobile menefreghismo italiano ("non è un problema che riguarda me, nessuno che conosco o a cui tengo, e quindi me ne fotto").

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  4. Quindi se mi sono spazzolata un piattone di lasagne a pranzo era per alleviare il mio mal di schiena. Ora mi sento meno in colpa.

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  5. ...in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente...

    Incongruenze a parte, mi vengono in mente pensieri orribili.
    E se un giorno s'inventano l'alimentazione/idratazione rettale???

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  6. mi sembra un'ottima proposta. anche il fatto di andare da un notaio è giusto. siamo sulla buona strada.

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  7. credo che se passa la buona idea sara' andare all'estero quel tantinello prima...

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  8. "Ma è per il nostro bene, suvvia. Mica pretendiamo di sapere qual è il nostro bene? Lasciamo decidere agli altri."


    Il mio bene sarebbe quello di farmi clonare, visto che appartengo al movimento dei raeliani. Dite che presto potremmo arrivare a poter scegliere di clonarci?
    Oscar

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