venerdì 12 giugno 2009

Buoni genitori

Copertina definitiva?

Figli di una coppia minore. Perché gay, su Giornalettismo di oggi.

Sì, ma guarda che lo dicevano anche al mercato l’altroieri: un uomo e una donna sì, un uomo e un uomo no: quelli non possono educare figli, so’ promiscui!
La letteratura in merito smentisce tutti gli isterismi al riguardo. Per i più pigri basterebbe leggere una pubblicazione a cura della American Psychological Association (APA, 2005): si intitola “Lesbian & Gay Parenting”. Ci sono molte informazioni e l’intento è chiaro e direi condivisibile: combattere gli stereotipi con i dati emergenti dalle ricerche empiriche condotte. Ci sono molti libri e molti articoli interessanti: nell’ultimo capitolo del mio libro faccio riferimento a quelli più importanti, anche italiani. Dire “non sappiamo l’effetto che fa” è un’altra miserabile scusa. Sappiamo già quali sono gli effetti del crescere con genitori gay e sappiamo che i bambini non subiscono alcun danno. L’orientamento sessuale non incide sulla capacità genitoriale.

Ma lo sai come siamo noi italiani? Checcefrega dell’American Pissicological assosiescion o come si chiama. La televisione ha detto che non si può fare. Quindi non si può fare. O no?
Chi vuole esprimere un parere sull’omogenitorialità dovrebbe prima acquisire qualche conoscenza. Non è una buona abitudine affermare “questo è sbagliato perché lo penso io”. Mi viene sempre in mente quando facevamo qualche cazzata da piccoli e per giustificarci dicevamo “me lo ha chiesto Simone (che era il più scalmanato della classe)”. Giustamente nostra madre ci rispondeva: “e se Simone ti dice di buttarti al fiume lo fai?”. Sapevamo in cuor nostro qual era la risposta, seppure per ostinazione magari sceglievamo di annuire. Non dimentichiamo che nel caso delle famiglie gay, condannare senza ragioni significa mantenere molte ingiustizie, il cui peso ricada soprattutto sui figli - in nome dei quali si urla e strepita. Ben paradossale no? Queste famiglie esistono, intrinsecamente non hanno nulla che non va. Scegliere di fare finta di niente non è una opzione possibile. Uno Stato civile dovrebbe proteggerle e contribuire a diffondere informazioni corrette; non voltarsi dall’altra parte e rendersi complice di una discriminazione.

(Continua)

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