Dopo un’attesa durata quasi 600 giorni la pillola abortiva, la Ru 486, incasserà il via libera dall’Agenzia italiana del farmaco entro fine giugno.Difficile dire se ci sarà qualche estremo colpo di coda degli integralisti; da tenere d’occhio in particolare il duo Sacconi-Roccella, il cui senso della legalità ha mostrato la propria (scarsa) misura nelle ultime fasi del caso Englaro.
A meno di nuovi colpi di scena la pillola della discordia sarà, infatti, all’esame del Cda dell’Aifa a fine mese. E l’autorizzazione per il mercato italiano è pressoché scontata, dopo che martedì scorso si è trovato l’accordo con l’azienda produttrice, la Exelgyn, sul prezzo del medicinale. Un passaggio delicato, questo, che finora aveva fatto slittare più volte l’annunciato via libera atteso in un primo momento per la primavera dell’anno scorso dopo l’avvio della procedura iniziata il 10 novembre del 2007. A questo punto tutti i passaggi formali e burocratici, tranne appunto il sì del Cda, sono stati superati e trattandosi di una procedura europea di mutuo riconoscimento – la Ru 486 è già venduta nella maggior parte dei Paesi Ue oltre che negli Usa – non sarà più possibile bloccare l’«Aic» (l’autorizzazione all’immissione in commercio).
Un tentativo, se avverrà, si giocherà probabilmente sul terreno della sicurezza. Risale quasi esattamente a un mese fa un articolo di Assuntina Morresi – la mente che sta dietro a molte delle iniziative della Roccella – in cui si alludeva un poco oscuramente a nuove «stime» delle morti attribuite alla pillola abortiva che sarebbero state contenute nella documentazione inviata dalla ditta produttrice all’Aifa, che però «ufficialmente non conferma di averli ricevuti» («Almeno trenta donne già uccise dalla pillola abortiva», Il Foglio, 22 maggio, p. 1; in realtà le morti attribuibili con qualche sicurezza alla RU-486 sembrano dipendere nella quasi totalità da una modalità di somministrazione diversa da quella che verrà usata in Italia). Aggiungeva sibillinamente la Morresi: «Potrebbero essere resi pubblici dopo il 10 giugno, data della convocazione del comitato tecnico che si occuperà di valutarli e di decidere come e se prenderli in considerazione». A quanto pare il comitato tecnico ha deciso di non prenderli in considerazione – ammesso che esistessero effettivamente. Vedremo nei prossimi giorni se salteranno fuori da qualche altra parte.
Aggiornamento 22:40: la profezia – peraltro abbastanza scontata, una volta noti i precedenti – si è avverata a tempo di record (la prima agenzia che preannunciava le mosse della Roccella è un’Ansa delle 15:02, un’ora e venti minuti dopo il mio post).
Roma, 19 giugno, 20:42 - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ventinove morti a fronte dei 16 decessi attribuiti ufficiosamente alla pillola abortiva RU486. È questo il nodo principale della nuova documentazione che il ministero del Welfare ha inviato al Comitato tecnico scientifico dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per avere ulteriori chiarimenti sul farmaco. La documentazione, in possesso dell’ADNKRONOS SALUTE, è stata stilata dalla consulente del sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, Assunta Morresi, alla luce delle risposte avute dalla stessa azienda produttrice della contestata pillola, l’Exelgyn, che di fronte alle questioni poste dal ministero ha inviato nuovo materiale sul farmaco. «Dal 28 dicembre 1988 al 28 febbraio 2009 – si legge nel documento – sono riportati 29 decessi a seguito di mifepristone. Non è possibile calcolare il numero dei pazienti esposti, perché le dosi utilizzate per le diverse indicazioni sono variabili. Dodici decessi sono a seguito di ‘uso compassionevole’ – si legge ancora nel documento – e diciassette a seguito di aborto medico», «confermando tutte le segnalazioni risultate dalle inchieste giornalistiche, ed aumentandone il numero. È poi segnalato – sottolinea il documento – un caso di amputazione parziale di una gamba, a seguito di una infezione dopo aborto medico». «L’applicant – scrive Morresi riferendosi all’azienda produttrice – non ritiene sussistere alcun legame tra i decessi segnalati e la somministrazione di mifepristone. Tale segnalazione però muta completamente il quadro di riferimento del farmaco. I dati comunicati attualmente dalla ditta non sono a conoscenza dell’opinione pubblica, e non sappiamo quali e quanti siano noti ad Emea», l’ente regolatorio europeo, «e Fda», il corrispettivo statunitense. Altri punti critici segnalati nel documento inviato all’Aifa riguardano il mancato esame della letteratura che effettua nuove stime sulla reale efficacia dell’aborto medico; e le lacune sul fronte degli effetti collaterali conseguenti all’uso del farmaco.Da notare che la nuova documentazione era stata fornita dall’azienda al sottosegretario a condizione di non essere resa pubblica (Adnkronos delle 15:54). Vatti a fidare della Roccella...
Domani, se riesco, un’analisi delle ultime ‘rivelazioni’.
Uno non fa in tempo neanche a pensarlo, il duo Sacconi-Roccella:
RispondiEliminaOre 15.54:
Roma, 19 giu. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Sulla pillola abortiva Ru486 c'e' una nuova documentazione, fornita al ministero del Welfare dalla ditta produttrice, dopo un'esplicita richiesta, sui decessi e sugli effetti avversi. "Una documentazione che pero', per richiesta dell'azienda, non possiamo rendere pubblica", denuncia il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella spiegando di aver gia' inviato la documentazione al comitato tecnico scientifico dell'Aifa.
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vi risparmio il pistolotto con cui prosegue il lancio d'agenzia, ma segnalo che il documento 'da non rendere pubblico' alle 15.54 è diventato 'da rendere pubblico' alle 20.42:
Roma, 19 giu. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ventinove morti a fronte dei 16 decessi attribuiti ufficiosamente alla pillola abortiva RU486. E' questo il nodo principale della nuova documentazione che il ministero del Welfare ha inviato al Comitato tecnico scientifico dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per avere ulteriori chiarimenti sul farmaco. La documentazione, in possesso dell'ADNKRONOS SALUTE, e' stata stilata dalla consulente del sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, Assunta Morresi, alla luce delle risposte avute dalla stessa azienda produttrice della contestata pillola, l'Exelgyn, che di fronte alle questioni poste dal ministero ha inviato nuovo materiale sul farmaco.
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Ci hanno messo 5 ore scarse a tirare fuori la mossa, ancora una volta ad opera di Assuntina Morresi, personaggio che Roccella sta ficcando in ogni commissione possibile, dagli embrioni agli stati vegetativi. Mi cadono le braccia. A proposito: ovviamente la mossa è per rimandare indietro la procedura di qualche step...
Beh, ammetterete che è stato un post tempestivo... :-)
RispondiEliminaHo aggiornato il post. Grazie a Simone per la segnalazione!
RispondiEliminaIo non ho mai capito una cosa: la Morresi e la Roccella fanno tutt'altro nella vita. Che c'entrano con queste valutazioni sulle sperimentazioni dei farmaci? E la Morresi addirittura consulente!
RispondiEliminaPer quanto non mi piaccia fare discorsi di titoli ed ordini professionali, credo che almeno un minimo di conoscenza/competenza in materia dovrebbe averla chi parla, soprattutto se in pubblico, ancor più se ricopre un ruolo istituzionale.
Le loro argomentazioni e valutazioni le potrebbe smentire un qualsiasi studente universitario del biennio di base. Eppure continuano imperterrite.
G
Quindi presto in Italia non verranno più commercializzati farmaci, a partire dall'aspirina. È la necessaria conseguenza, mi pare che ciò sia inequivocabile, di questa metodologia. Mi è sempre più chiaro come ha fatto ad esserci stato un medioevo.
RispondiEliminaP.S.: ovviamente mi riferivo alla profezia avveratasi di Regalzi, non alla prima parte della notizia.
RispondiEliminaTempo fa avevo letto la notizia di una donna negli Usa morta per aver bevuto troppo acqua minerale. La Roccella dovrebbe proibire la vendita della minerale in Italia!
RispondiEliminadivertente che il banner del blog della morresi pubblicizzi una chat per gay. :)
RispondiEliminahttp://assuntinamorresi.splinder.com/
svante