Superare la vecchia cultura degli attuali dirigenti Pd non vuol dire solo aprire alla flessibilità e alla meritocrazia, dare l’e-book a tutti e fare imparare l’inglese fin da piccoli. Vuol dire anche uscire da una certa concezione della famiglia, della procreazione, della nascita e della morte ed andare verso una autentica solidarietà con tutti i poveri, tutti e non solo i cassintegrati o i giovani in cerca di lavoro. Su questo alla Leopolda si è stati reticenti.
Il Renzi che si autodefinisce “cattolico” promette il quoziente familiare e l’aumento degli asili nido. Promette perfino gli aiuti alla maternità contro la denatalità. Ma scivola sul riconoscimento delle coppie di fatto e non dice una sola parola sulla difesa del matrimonio, sull’aborto, sulle grandi questioni etiche della procreazione assistita, della sorte degli embrioni umani, sul fine vita, sul rispetto della persona dalla nascita alla morte naturale, sulla rivoluzione delle rivoluzioni ossia la concreta parità scolastica tra scuole statali e non, sul riconoscimento di una comune natura umana che non può essere messa a disposizione delle violenze della cultura.
I 100 punti della Leopolda sono solo delle proposte, dice Renzi, e tutti possono contribuire al loro arricchimento e alla loro modifica. Vedremo se queste fondamentali reticenze verranno chiarite in un senso o nell’altro.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
giovedì 3 novembre 2011
A Dio spiacenti, e a’ nemici sui
Stefano Fontana, «S’ode qualcosa di nuovo a sinistra», La bussola quotidiana, 3 novembre 2011:
Per forza è reticente. La questione dei diritti civili è forse l'unica su cui non ha mai cambiato...
RispondiEliminaLa questione è assai complessa: ne ho parlato anche io, qui: http://nemoinslumberland.splinder.com/post/25716509/scoprire-lacqua-calda