La scenografia è minima. C’è un bar sotto i portici, ci sono io che faccio le parole crociate, c’è la barista che pensa al suo cane. La radio locale trasmette musica, poi un breve notiziario. Parte la pubblicità. Sono le quattro di pomeriggio.Violetta Bellocchio, Studio, 9 luglio 2012. Continua.
Azione.
Col tono pacato di chi, prima di annunciare i morti del giorno, vuol sapere se qualcuno ha da accendere, Milly Carlucci mi racconta che in Italia «il 40% dei minori è stato adescato da sconosciuti in Internet; e oltre 200.000 hanno accettato proposte oscene per una ricarica telefonica». Per porre fine a questa mattanza, il Moige sollecita le mie donazioni. Basta un SMS. Due euro.
Non è uno spot isolato. Su questa radio piacentina, identica per contenuto e forma a molte altre sul territorio nazionale, lo spot passa a intervalli regolari, ogni giorno. Si crea un anello: Shakira, sgominata gang di spacciatori in Val Trebbia, Shakira, la pedofilia online, e dopo questa bellissima canzone ascolteremo il 40% dei minori. Dopo un po’ non ci bado più, però continuo a pensarci. Cifre simili non possono essere state concepite a tavolino, né sparate a caso durante una riunione. Quelli del Moige devono avere in mano dei dati. Magari parziali, ma reali. Un campione che giustifichi e motivi questa crociata pro-bambini. Qualcosa.
E allora, ragazzi e ragazze, oggi andiamo a conoscere il Moige. Movimento Italiano Genitori.
Cercando “Moige” su Google uno tra i primi risultati è Genitori.it, un portale sempre gestito dal movimento e in maniera dichiarata, ma che ne rappresenta, se vogliamo, lo spin-off dedicato alla normalità. Si parla di salute, alimentazione, giochi; si danno suggerimenti per le vacanze, consigli pediatrici generali, ed è tutto molto – pulito. Sereno. Una bolla dove ogni conflitto si può risolvere entro i 22 minuti canonici, la figlia che vuole rincasare a mezzanotte come il figlio che ha preso la macchina senza permesso, e ha tamponato. (Che guaio!) Moige.it invece è il posto dove andare se volete sapere come se la passa il movimento, quali oggetti hanno attirato la sua attenzione.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
Così tanta paura di un mouse e di una matrice di pixel colorati? Ma quali sostanze assumono?
RispondiElimina