
Prendendo spunto dalla interpellanza parlamentare presentata da Luca Volontè, Luisa Santolini, Maurizio Ronconi e Paolo Lucchese (in discussione oggi), vengono riproposte le inquietanti domande riguardo alla presunta pericolosità della RU486, domande tramandate senza che nessuno si sia presa la briga di verificare le fonti e le informazioni. Una specie di telefono senza fili infantile.
Ancora si citano le morti, le dichiarazioni del padre della pillola abortiva (come se il fatto di esserne il padre gli conferisse una qualche superiore dignità o credibilità), la necessità di sperimentare. Cosa rispondere loro ancora?
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