martedì 28 novembre 2006

Testamento biologico: il diavolo è nei dettagli

Sul New York Times di oggi compare un interessante articolo sul testamento biologico (Jane E. Brody, «Medical Due Diligence: A Living Will Should Spell Out the Specifics», 28 novembre 2006), che riporta le opinioni del Dr. Ferdinando L. Mirarchi sulle direttive anticipate di trattamento. In sintesi: per compilare un testamento biologico non ambiguo ed efficace, occorre specificarne quanto più è possibile i dettagli. Documenti eccessivamente generici rischiano di essere interpretati male, o di condurre a esiti non realmente voluti dal paziente. È – per inciso – proprio ciò che tempo fa si notava qui su Bioetica riguardo alla proposta di testamento biologico della Fondazione Veronesi.
Il Dr. Mirarchi ha scritto un libro, uscito da poco (Fred Mirarchi, Understanding Your Living Will: What You Need to Know Before a Medical Emergency, Addicus Books), in cui consiglia dettagliatamente come stendere le proprie direttive anticipate, e propone un sistema di codici che guidino il medico nell’interpretazione delle volontà del paziente.

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