martedì 13 novembre 2007

SAgRi replica a Cannella sul coverup

SAgRi apprende con sconcerto dalle agenzie di stampa le dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’Inran Carlo Cannella. Cannella nega che qualcuno abbia svolto per conto del suo istituto indagini sulle micotossine, se non il laboratorio deputato dall’Istituto Superiore di Sanità. Questa affermazione, intanto, è contraddetta dal suo predecessore, Giovanni Monastra, responsabile dell’Inran nel periodo in cui si è svolto lo studio contestato. Monastra, infatti, rispondendo a un articolo di Gilberto Corbellini sul Sole 24 Ore l’8 luglio ammetteva che questi studi ci sono stati e hanno rilevato per le fumonisine “valori maggiori nelle farine non GM”, anche se cercava di sminuire la significatività dei dati. Le dichiarazioni di Cannella appaiono sorprendenti anche alla luce del fatto che la mancata diffusione dei dati sulle fumonisine da parte del suo istituto è stata oggetto di un’interrogazione parlamentare presentata il 6 giugno 2007. In ogni caso Tommaso Maggiore, che ha eseguito la prova su campo per conto nell’Inran confrontando mais OGM e convenzionale in una delle stazioni sperimentali dell’Università di Milano, ci ha dichiarato: “Ho fatto eseguire queste analisi sui campioni della sperimentazione Inran e successivamente ho comunicato questi dati all’istituto insieme a quelli sugli attacchi della piralide e del Fusarium, il fungo produttore delle fumonisine. Ma l’Inran non li ha mai divulgati”.

3 commenti:

  1. Su "Il Padova" di oggi è stato pubblicato il seguente articolo (di Andrea Sgaravatti, definito "consulente ambientale"):

    Il Veneto, insieme a Friuli
    Venezia Giulia, Lombardia,
    Calabria e Sicilia, è una regione
    favorevole agli Ogm.
    Quello dell’utilizzo degli organismi
    geneticamente modificati
    è un argomento decisamente
    complesso e difficile da
    affrontare nello spazio dedicato
    a questa rubrica. Limitiamoci
    a ricordare che sono
    il frutto dell’inserimento di un
    gene di un organismo nel dna
    di un altro organismo con il
    quale il primo non avrebbe
    mai potuto incrociarsi per via
    naturali. Secondo le multinazionali
    che li producono gli
    ogm ridurrebbero l’uso di pesticidi,
    aumenterebbero la
    produttività e potrebbero addirittura
    contribuire a contrastare
    la fame nel mondo. Sembra
    invece che rappresentino
    una seria minaccia per la biodiversità
    anche perché contaminano
    le colture biologiche
    al di fuori del campo coltivato.
    Certo i prodotti derivati
    dall’agricoltura biologica che
    non utilizzano ogm ci sono e
    sono certificati per cui in teoria
    basterebbe leggere le etichette
    e scegliere solamente
    determinati prodotti. Il punto
    è che non abbiamo sempre il
    tempo e la voglia di cercare le
    certificazioni, appurare il luogo
    di provenienza del prodotto,
    assicurarci che non siano
    stati utilizzati ogm e magari
    cercare di spendere il meno
    possibile. Dobbiamo essere sicuri
    che i prodotti di origine
    italiana non utilizzino ogm.
    Ecco perché diventa importante
    partecipare al referendum
    contro l’utilizzo degli
    ogm. Abbiamo ancora un paio
    di giorni, fino al quindici, e lo
    possiamo fare dalla nostra
    scrivania: basta collegarsi al
    sito www.liberidaogm.org.

    Insomma, costui sostiene che, siccome la gente pensa che gli ogm facciano male ma non ha voglia di far fatica a leggersi le etichette, allora essi andrebbero messi al bando. Che dire... non vorrei sembrare offensivo, ma tale tesi non mi sembra particolarmente intelligente.

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  2. Nella replica di Cannella trovo interessante il suo commento che "solo in un caso su 100 le micotossine erano superiori del 20% alla soglia stabilita". Ma é questo il punto?
    Soprattutto se consideriamo che la soglia stabilita é stata alzata rispetto a quanto proposto inizialmente dalla Commissione in conseguenza della pressione dell'Italia che non avrebbe mai potuto rispettare i limiti piú stringenti ? Ha senso cgiustificarsi onfrontando il dato su un livello che é stato alzato appositamente perché l'Italia potesse rispettarlo?

    Cannello dimostra davvero una scarsissima serietá e onestá intellettuale.

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  3. Luschi, inoltre nessuno si sogna di chiedersi se il divieto costituisca anche una violazione dei diritti di quei consumatori che vorrebbero comrpare ogm. Sulla fatica di leggersi le etichette come buona ragione di vietare si potrebbe stilare un elenco piuttosto nutrito...

    Heartpox, è il gioco del rinvio di respnsabilità e dell'invocare l'ignoranza (che è discutiile, e che se fosse vera sarebbe grave lo stesso). Vedi l'intervista di Alemanno oggi su la Stampa.

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