Interrompere nutrizione e idratazione delle persone in stato vegetativo persistente non è legale per le strutture pubbliche e private del servizio sanitario nazionale. E' quanto stabilisce un atto di indirizzo che il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha inviato alle regioni sulla base di alcune indicazioni precedenti, tra cui quella del comitato nazionale per la bioetica e l'articolo 25 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità dell'Onu. L'atto, firmato dal ministro Sacconi, di fatto renderà illegale per qualsiasi struttura pubblica e privata sul territorio nazionale l'adempimento della volontà della famiglia Englaro, e cioè il distacco del sondino che alimenta e idrata la giovane, in stato vegetativo da 16 anni.Che dire? Nulla, ormai si è detto tutto.
Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà
martedì 16 dicembre 2008
Ecco qua
Eluana, interviene il ministero. "Vietato interrompere la nutrizione", repubblica.it.
Non sono un avvocato, ma dubito che la cosa possa finire così.
RispondiEliminaNon c'è nessuna legge che possa negare un diritto costituzionalmente garantito, quello di rifiutare le cure.
D'altra parte "un atto d'indirizzo" non è certo una legge.
Staremo a vedere.
Me ne avvedo solo ora, ma è proprio quel che dice l'avvocato della famiglia Englaro.
RispondiEliminaDemetrio Neri: "Crudeltà verso la famiglia, il padre e la madre di Eluana."
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/politica/rep_politica_n_3458644.html