Elena Cattaneo sulle audizioni di oggi dell’indagine conoscitiva sul caso Stamina
Ho appreso oggi della indisponibilità del Presidente del Comitato Etico del Civili di Brescia a rispondere alle domande scritte da me poste, nonostante durante l’audizione lo stesso chiedeva di poter rispondere alle mie ulteriori domande per iscritto. Apprendo anche che la Responsabile Tecnico Scientifica del Comitato Etico del Civili di Brescia ha comunicato di non ritenere opportuno rispondere alle domande scritte che avevo formulato. Non posso che rammaricarmi di ciò. Tra motivazioni di tale scelta il Presidente del Comitato Etico lamenta il tono “inquisitorio” delle domande da me formulate. Eppure tutte e 35, puntualmente pubblicate sul sito della Commissione Igiene e Sanità, sono state vagliate dalla Presidenza della Commissione Igiene e Sanità e, evidentemente, se sono state trasmesse significa che esse non eccedevano i limiti propri dell'indagine conoscitiva che stiamo realizzando. Chiederò alla Presidente della Commissione senatrice Emilia De Biasi, che il Comitato Etico almeno metta a disposizione la documentazione richiesta in quel mio testo scritto e cioè le “cartelle cliniche” – opportunamente anonimizzate – relative ai pazienti iniettati a Brescia con il preteso “metodo Stamina”, i moduli del consenso informato sottoscritto dai primi dodici pazienti e i fascicoli istruttori
– presumibilmente
–
predisposti dalla Segreteria Tecnica-Scientifica del comitato relativi ai suddetti primi dodici casi.
In relazione invece alla decisione di non presentarsi oggi da parte della Dr.ssa Ermanna Derelli, Direttore sanitario del Civili, non posso che dispiacermi anche se sono ben cosciente che tale scelta rientri nelle facoltà delle persone che la Commissione del Senato chiede di poter audire. Resto perplessa della nota che la Dr.ssa Derelli ha inviato insieme al suo diniego a presenziare. Ecco perché d’intesa col correlatore dell’indagine, Senatore D’Ambrosio Lettieri, abbiamo deciso di inviare un appunto alla Commissione del Senato. Nella nota ricevuta pare infatti si vogliano scaricare responsabilità su altri quando ormai l'indagine conoscitiva è così avanti e ha acquisito talmente tanti elementi di conoscenza da rendere tale intendimento infruttuoso. Qualsiasi responsabilità possa essere accertata (competenza estranea alla commissione) circa il ruolo di persone operanti al di fuori del Civili, ciò non toglie in base agli elementi assunti che i diversi attori dello stesso Spedali Civili di Brescia abbiano operato al di fuori delle norme riferite dal DM Turco 2006. Non prendere atto di tale dato fattuale significa regredire rispetto alle documentazioni, ai fatti certificati e alle conoscenze fin qui acquisite nell’ambito dell’indagine conoscitiva.
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