mercoledì 23 aprile 2014

Spam elettorale, ovvero «senza chiedere il permesso»


È nella posta stamattina. Manca meno di un mese ed è solo la prima mail elettorale e ancora nessun sms, in fondo mi è andata bene. Ma sarei curiosa di sapere come la mia mail è arrivata al mittente. In fondo al testo di promozione c’è pure scritto «Email inviata con Logo MailUp». Apro e arrivo alla pagina «Policy antispam».
Non ho mai dato alcun «esplicito e preventivo consenso alla ricezione», però posso cancellarmi «facilmente e con sicurezza in qualunque momento, in massimo due clic». Grazie.

Alla pagina «Termini e condizioni», paragrafo VI «Spam e limitazioni» si specifica che:
È fatto assoluto divieto di utilizzo da parte dell’UTENTE dei servizi del FORNITORE per scopi illeciti, per invio di pubblicità non richiesta (altrimenti detta invio di "spam" e fare "spamming") a gruppi di discussione su Usenet ("newsgroup") e/o ad indirizzi di destinatari che non hanno alcun rapporto con il mittente o, in ogni caso, che non hanno preventivamente espresso il proprio consenso alla ricezione di comunicazioni inviate utilizzando il Servizio. Tale consenso deve presentare i requisiti previsti dalla vigente normativa ed essere quindi preventivo, espresso, libero, informato e riferito a trattamenti specifici. È quindi considerato spam e pertanto non consentito, ad esempio e senza limitazioni, l’invio ad indirizzi email acquistati da fornitori di Elenchi Categorici, ad indirizzi email pubblicati su internet o comunque reperibili da elenchi pubblici, oppure ad indirizzi email creati con algoritmi automatici a partire dall'elenco di nomi, cognomi e domini più comuni.
Certo, certo, lo so che ci avrei messo meno tempo a cancellarmi «in massimo due clic».

2 commenti:

Simone Sapienza ha detto...

Siamo bombardati da questa roba promozionale.. e ognuno ha il diritto di far valere le regole. E prendersela magari con chi gli sta già sulle palle.. A me la Zanardo, per dire, può mandarmi quello che vuole. Anche senza permesso :-)

Francesco ha detto...

Se la tua casella è email.it, vedi che hai dato il consenso quando ti sei iscritto/a. Il consenso è obbligatorio per le caselle gratuite, in quanto la prestazione di questo consenso costituisce la contropartita per la gratuità del serizio.