mercoledì 2 marzo 2011

Eterologa fai da te

Voleva fare un gesto di generosità, ma è stato incastrato e probabilmente nei prossimi anni dovrà sborsare tanto denaro. Klaus Schröder, un professore tedesco che vive nella regione del Palatinato, dovrà pagare un assegno di mantenimento a una donna lesbica alla quale cinque anni fa donò il proprio seme per aiutarla ad avere un figlio.
(Donò seme a coppia lesbica. Ora dovrà pagare il mantenimento del bambino, Il Corriere della Sera, 1 marzo 2011)

Se la versione di Schröder è quella vera è una gran fregatura. Qui in Italia potrebbe succedere la stessa cosa, anche perché la fecondazione eterologa è pure illegale (anche quella casalinga?).

13 commenti:

Paolo C ha detto...

L'articolo non e' chiaro. Per dare un giudizio bisognerebbe sapere se in Germania e' permessa l'eterologa e anche come e' avvenuta questa fecondazione (c'e' stato un rapporto sessuale o il professore ha consegnato una provetta con cui la signora e' andata dal medico?).

Anonimo ha detto...

Per dire la verita' anche in Germaia la fecondazione eterologa e´in parte vietata!

E´vietata la donazione degli oociti ed e´vietata la fertilizzazione in vitro con spermatozoi donati da donatore sternmo la coppia.


Simone

paolo de gregorio ha detto...

@ Paolo C e Simone

Per come la capisco io, le modalità con cui è stata ottenuta l'eterologa non sono rilevanti, quanto rilevante lo è il fatto che la coppia è lesbica. Posso immaginare che, e mi sembra di capire che, la donazione sia avvenuta privatamente (eventualmente senza relazione sessuale). E probabilmente non poteva essere altrimenti perché non escludo che, in Germania, la fecondazione eterologa non sia consentita ai single o alle coppie gay.

Dicevo prima che la questione centrale è probabilmente il fatto che sono due donne lesbiche dal momento che, come è spiegato nell'articolo, senza adozione del padre o della madre di fatto la responsabilità del sostentamento (per la legge tedesca) resta sulle spalle del padre e della madre biologici. Quindi non si può presumibilmente imporre alla donna che non è mamma biologica di assumersi una responsabilità formale visto che la svolge di fatto, dato che una mamma c'è già. Se la mamma biologica avesse avuto un compagno invece che una compagna il giudice avrebbe forse potuto obiettare che il bambino è sempre stato con quest'uomo che lo ha cresciuto e quindi l'adozione è avvenuta di fatto; e potrebbe stabilire che essa dovrebbe essere formalizzata, piuttosto che imporre al padre donatore di supplire in quanto padre biologico. Ma in questo caso qui, di due donne, il giudice non potrà certo consigliare alla compagna della mamma biologica di diventare padre adottivo.

Che dire, di questa causa saranno felicissime tutte le altre coppie gay della Germania, visto che in futuro un donatore si troverà solo col lumicino.

Comunque può darsi che sia vero che situazioni simili potrebbero accadere in Italia, visto che mi pare che la legge sulla responsabilità dei genitori biologici assomigli molto a quella tedesca. In ogni caso, anche qui, un giudice non guarderebbe alla legalità o meno delle modalità di procreazione (se contro legge), ma al dato di fatto attuale.

Anonimo ha detto...

il seme o l'ovulo non si possono donare...


In entrambi i casi si tratta, per dirla alla Chiara Lalli, di fecondazione dislocata....irresponsabile (diretta ad voler cestinare le proprie responsabilita') per dirla a modo mio.

Non si puo' 'donare' la propria genitorialita', cestinare la paternita o maternita, e' qualcosa di naturale e personalissimo,... troppo facile, scaricare un figlio, o peggio, venderlo....

meno male che si iniziano ad aprire gli occhi...sottraendoli dal torpore...relativista

francesco sirio

paolo de gregorio ha detto...

@ Francesco Sirio

In realtà credo che sia l'opposto di quello che afferma: il suo punto di vista, come quello all'origine di alcune leggi, rappresentano il nostro passato, mentre al di là di casi come questo (che sia prima o sia dopo) i cambiamenti saranno il nostro futuro. Uno dei motivi per cui si può affermare ciò è che saranno cresciuti i tanti sanissimi e intelligentissimi figli come quello di questa coppia, che faranno sentire la propria voce di protesta contro il razzismo di chi li vuole menomati rispetto ai figli delle altre coppie, o contro quelli che avrebbero voluto non dare loro l'opportunità di nascere.

Anonimo ha detto...

@ Francesco

Solo chi cosnidera la genitorialita' cosi poco come fa a lei puo´considerare donare il seme o un ovulo equivalente a donare la genitorialita'!
La sua visione cosi materialista della vita mi ripugna!

Simone

Anonimo ha detto...

@ Paolo de gregorio

La cosa e´molto piu complicata e le notizie sul caso sono troppo limitate.
In Germania, la legge sulle unioni gay (Eingetragene ebenspartnerschaft) che il Tribunale costituzionale federale ha gia' piu volte dichiarato incostituzionale equiparandole al matrimonio, prevede che si possa adottare il figlio del convivente.

Quindi la compagana della madre biologica puo´adottare il figlio di quest´ultima e del donatore.

Simone

paolo de gregorio ha detto...

@ Simone

OK, ho toppato allora (mia l'ignoranza sulla legge tedesca).

L'articolo però parla del caso del donatore "legale", riferendo a questi solo il divieto dell'anonimato ma non precisando la sussistenza, in questo caso, di un obbligo di mantenimento (non so se però il figlio ha qualche altro diritto su base volontaria, oltre a quello di conoscere, se lo vuole, il genitore biologico).
Allora a me verrebbe da dire che ci siano piccoli margini perché, se verrà dimostrata la consensualità del gesto di donazione, il padre biologico venga trattato dalla corte alla stregua di un donatore "ufficiale". Non sarebbe così se la circostanza della non legalità (se tale è) delle modalità di donazione fosse da considerarsi essersi espletata a vantaggio del donatore, che quindi perderebbe il diritto a venir trattato come un comune donatore. Ma casomai è stata la coppia ad aver tratto vantaggio dalle modalità con cui è avvenuta la donazione, dato che essa è avvenuta per libera scelta nel proprio unico interesse (avere un figlio, come le altre coppie che ricorrono alla donazione). La coppia non aveva probabilmente accesso ad un donatore per vie legali (nel qual caso immagino che non si possa chiedere assegno al donatore nemmeno invocando il bene del figlio): ha scelto quindi l'aiuto solidale, ma in seconda battuta non può a mio parere trarre vantaggio, rispetto ad una coppia che abbia accesso per vie legali e quindi obbligata ad essere coniugata, proprio in virtù del fatto che ha usufruito di una donazione senza lo stato civile di coniugazione.

D'altro canto l'obiezione più semplice da fare potrebbe essere: l'uomo era a conoscenza dello situazione della coppia, dell'eventualità che l'altra donna non scegliesse l'adozione e conosceva la legge. Quindi se venne incontro alle loro richieste lo fece consapevole della responsabilità in cui sarebbe incorso.

Anonimo ha detto...

e chi ha parlato di menomazione dei figli o razzismo di questi poveri figli, che non hanno colpa, e sono vittime, succubi delle decisioni, innaturali, dei genitori?

Io sostengo piuttosto che un figlio lo si concepisce in due, lo si è sempre concepito in due, lo si concepira' in due, e che esistono genitori irresponsabili che vendono i propri figli....o li abbandonano...

un figlio, ancorche' 'naturale' Costituzionalmente parlando, sempre figlio alla sua mamma ed a suo padre rimane, per fortuna...

francesco sirio

Anonimo ha detto...

@ Francesco sirio

L´adozione esiste praticamanete da sempre quindi tutte queste sue farneticazioni sul figlio "costituzionalmente" di un padre o di una madre sono veramente fuori dal mondo!

Simone

paolo de gregorio ha detto...

No Francesco Sirio, se di qualcuno sono vittima o sono succubi quei figli non è dei genitori, ma di quelli che li nominano dando voce ad un pregiudizio. Secondo gli studi, dal punto di vista emotivo e psicologico i figli cresciuti da coppie dello stesso sesso sono identici a tutti gli altri, se non che l'unico elemento che può "disturbare" la loro crescita, che può venire riscontrato, è causato dall'atteggiamento discriminatorio e diffidente di parte della popolazione verso i propri genitori, e di riflesso verso sé stessi. Ora che è a conoscenza di questo dato, se continuerà a insistere nel suo additarli implicitamente come figli "diversi" se non "disadattati" se ne assumerà la responsabilità, oltre credo a dimostrare esplicitamente che difficilmente si potrà dire che lei ha un qualche interesse nella loro migliore crescita.

Anonimo ha detto...

Paolo scusami ma indicami il punto dove addebito responsabilita' o insulto o altro nei confronti dei figli....

Sostengo solo che sono nati da genitori irresponsabili, che li hanno ceduti a terzi(unioni omosessuali).
Quei figli, in quanto indifesi, sono stati sottratti, impunemente, ai loro veri genitori.
Secondo te questo e' giusto? E perche'? Che diritto ha un terzo di comprare il figlio, un essere umano, concepito da altri?
francesco sirio

Anellidifum0 ha detto...

Attendo ardentemente l'istituzione di un corpo di polizia sessuale specifico, che vada di camera da letto in camera da letto a vigilare sul fatto che le italiane - lesbiche o non lesbiche - evitino di iniettarsi lo sperma di qualcuno che non sia il loro legittimo marito nell'utero.

E dimmi, Chiara, di che strumenti scientifici saranno dotati questi poliziotti del sesso? Perche' guarda che cosi' su due piedi non e' mica facile dire di chi e' uno sperma...