martedì 9 dicembre 2014

Caso Stamina, i tribunali ostaggi della pseudo scienza

La Corte Costituzionale ha dichiarato non fondato il ricorso sollevato da un giudice del tribunale del lavoro di Taranto. Il decreto Balduzzi (articolo 2 del decreto legge del 25 marzo 2013, n. 24, convertito, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge del 23 maggio 2013, n. 57) non è incostituzionale, non è contrario ai principi di uguaglianza e solidarietà, non confligge con il diritto alla salute limitando l’accesso al cosiddetto metodo Stamina.

Nella lunga e disgraziata vicenda Stamina un ruolo centrale ce l’hanno avuto indubbiamente i giudici e i tribunali. Il contenzioso che ha visto gli Spedali Civili di Brescia come il luogo principale della “sperimentazione” vanta numeri spaventosi. Durante l’audizione dello scorso 2 aprile, il commissario straordinario Ezio Belleri ha detto: “Prima della data del decreto-legge erano stati proposti 37 ricorsi; dopo il decreto-legge i ricorsi sono aumentati in modo esponenziale, fino a raggiungere ad oggi il numero di 519 [respinti 160]. I giudici, nell’accogliere i ricorsi, hanno ritenuto che il legislatore, legittimando i trattamenti solo in alcuni casi, individuati secondo il criterio meramente cronologico riferito alla data di avvio (o dell’ordine) degli stessi, avrebbe operato un’ingiusta discriminazione fra i pazienti, violando il diritto alla salute e il diritto di uguaglianza, costituzionalmente garantiti”.

È forse utile ricordare anche i costi (o una stima approssimativa, sempre secondo Belleri): 57.000 euro per il materiale di laboratorio necessario alla gestione di tutte le cellule (costo variabile aggiuntivo), 249.000 euro per il personale di laboratorio, 201.000 euro per l’attività d’infusione, 44.000 euro per l’attività di carotaggio. Altri costi non sono facili da quantificare – si pensi alla direzione, al servizio affari generali e legali e alle relazioni con il pubblico. Per la costituzione in giudizio, i costi complessivi per le spese legali sono pari a 929.828 euro.

Wired, 9 dicembre 2014.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Secondo me si fa un po' di confusione tra il caso Stamina, dove la pseudoscienza è entrata nel processo a causa di uno specifico provvedimento legislativo che autorizzava la sperimentazione del metodo (e di cui quindi i Giudici dovevano tener conto) e l'ingresso più in generale delle nozioni scientifiche e/o tecniche nel processo, che resta affidato ai consulenti tecnici, iscritti in appositi albi (ed in genere funziona "scientificamente")