giovedì 4 giugno 2009

Roma Pride del 13 giugno 2009

Comunicato stampa della Consulta di Bioetica – Sezione di Roma

La Sezione di Roma della Consulta di Bioetica esprime indignazione per la volontà del Sindaco di Roma Alemanno di ostacolare la manifestazione annuale del Roma Pride. È inaccettabile che la tradizionale manifestazione di rivendicazione dei diritti civili dalle associazioni di gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e queer (GLBTQ) non abbia ancora un percorso autorizzato. La Sezione di Roma della Consulta di Bioetica condanna con fermezza l’ennesimo atto di discriminazione dell’Amministrazione, presieduta dal Sindaco Alemanno. L’atteggiamento dell’Amministrazione comunale è un evidente tentativo di compiacere le gerarchie vaticane e le lobby più conservatrici presenti nel nostro Paese. Tale atteggiamento è indegno di uno stato laico, liberale e democratico ed è in aperto contrasto con i principi della Costituzione italiana che garantiscono a tutti i cittadini libertà di espressione e proibiscono ogni forma di discriminazione, inclusa quella in base all’orientamento sessuale. La Sezione romana della Consulta di bioetica esprime la propria solidarietà agli organizzatori del Pride e chiede all’Amministrazione comunale che provveda al più presto a garantire il regolare svolgimento della manifestazione e un percorso appropriato all’importanza dell’evento.

Contatti: consultadibioetica.roma@gmail.com

1 commento:

ulema ha detto...

E la bambolona al ministero delle pari opportunità dice che gli omosessuali non sono discriminati...e poi la discriminazione la fanno loro stessi. Che rabbia, guarda a che gentaccia dobbiamo pagare uno stipendio più che profumato. Per non parlare dell'accanimento contro le prostitute di strada, le poveracce, mentre le escort, quelle possono volare sui voli di stato, e le migliori finiscono pure in parlamento. Cosa ne dicono gli amichetti del family day delle porcate del premier (che tra l'altro erano note pure prima)?? E poi ferrara che si emtte a scrivere che se le foto in villa erano di una festa gay sarebbero state definite "cool", sorvolando il piccolo particolare che gli omosessuali almeno hanno coraggio e coerenza e in strada si presentano così come gli piace, mentre Berlusca si presenta cattolico romano! Vabbé che la doppia morale dei cattolici è nota e stranota, ma è sempre più ridicola! a me fanno sempre più schifo nella loro sfrontaissima, cattolicissima, ipocrisia. Sono indignata.