martedì 30 giugno 2009

Su Repubblica.it


Bookowski di Dario Olivero.

37 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti! Sono interessato al tema e sicuramente acquisterò il libro.
Spero che come extra abbiate pensato di includere una pre ( o post) fazione firmata da Annarosa ;-)

paolo de gregorio ha detto...

"Spero che come extra abbiate pensato di includere una pre ( o post) fazione firmata da Annarosa"

Non vedo Chiara una che aspiri a vendite e quindi guadagni facili, quindi non credo.

Aurelio ha detto...

Leggo che la cosa più importante su cui si potrebbe essere tutti d’accordo è amare e coccolare i bambini. Tutto il resto è secondario.
Veramente credo che stiamo vendendo pan per focaccia: la crescita psicologica equilibrata dei bambini non la considerate? Se la natura (da voi evoluzionisti tanto decantata e da salvaguardare) ha dato a questi bimbi un padre e una madre che fisicamente e psicologicamente sono differenti, voi dovreste cercare di tutelare questa situazione che l’evoluzione ha scelto fra i mille modi possibili: avrebbe potuto far generare da due maschi o da due donne. Se in milioni di anni non lo ha fatto vuol dire che ci sarà un motivo…o la natura la si prende come buona madre quando fa comodo e la si lascia quando non lo fa più?

Guai a raccogliere funghi in modo inappropriato (tant’è che Fulco Pratesi ha affermato tempo fa che in fondo non era male che alcuni uomini morissero avvelenati dai funghi così imparano…!!!). O sono più importanti i funghi degli uomini?

Giuseppe Regalzi ha detto...

Aurelio: gli evoluzionisti non "decantano" in generale la natura, né la "prendono come buona madre". Casomai la studiano, che è molto differente. Personalmente penso che bisognerebbe sradicare dalla mente delle persone l'equazione naturale=buono. L'evoluzione, poi, non "sceglie": è un processo cieco, che procede per caso e necessità, e che comunque non è detto raggiunga l'optimum - anzi, in genere non lo fa.

E' vero che dell'evoluzione bisogna tenere conto, ma rifletti solo sul fatto che per esempio le condizioni igieniche oggi prevalenti, che sono sicuramente innaturali e in presenza delle quali l'uomo non ha avuto il tempo di evolversi significativamente, comportano una speranza di vita assai più lunga di quella raggiunta in condizioni più "naturali".

In ogni caso, se consideri per esempio uccelli e mammiferi, alla riproduzione sessuale non si accompagna regolarmente l'allevamento dei piccoli da parte di entrambi i genitori (pensa ai leoni). Nel caso degli esseri umani non sappiamo neanche bene se esista un modello familiare selezionato naturalmente. Nelle società umane c'è una discreta varietà in questo campo. Dalle esperienze raccolte i figli di omosessuali se la cavano altrettanto bene degli altri, ed è alla fine questo che chude il discorso.

paolo de gregorio ha detto...

@ Aurelio

"la crescita psicologica equilibrata dei bambini non la considerate?"

"Se in milioni di anni non lo ha fatto vuol dire che ci sarà un motivo"

Aurelio, credo che dovresti prima di tutto decidere se privilegiare l'aspetto naturale o quello psicologico, e poi ne riparliamo. Per esempio: il lavoro minorile secondo te è una buona pratica dal punto di vista psicologico del bambino? Perché dal punto di vista dei "milioni di anni" sarebbe giustissimo se non doveroso accettarlo.

Mettiamo conto, per ipotesi puramente scolastica, che un domani centinaia di studi confermassero concordi fuori da ogni ragionevole dubbio che i bambini cresciuti con due genitori dello stesso sesso siano psicologicamente molto più stabili e realizzati degli altri: tu la faresti una campagna per impedire che bambini vengano cresciuti da genitori di sesso diverso? Io credo proprio di no, ho il forte dubbio che proprio non sia questo per te il problema, che non sia la psicologia del bambino la tua prima preoccuppazione (motivo per cui si evince che gli studi psicologici sul tema tu non te li sia nemmeno guardati). Il che mi farebbe sospettare che l'aspetto psicologico che tu richiami sia uno specchio per le allodole.

Come invece dice nella risposta qui sopra Regalzi: "Dalle esperienze raccolte i figli di omosessuali se la cavano altrettanto bene degli altri, ed è alla fine questo che chude il discorso".

Aurelio ha detto...

x Regalzi e De Gregorio:
Dalle esperienze raccolte i figli di omosessuali se la cavano altrettanto bene degli altri, ed è alla fine questo che chude il discorso.

A me risulta esattamente il contrario. D'altra parte c'è il libro di una giovane giornalista francese che rivela la sofferenza e il disagio dei figli cresciuti in coppie omosex, tra menzogne, terapie psicologiche, paura di essere a propria volta "diversi" e un disperato desiderio di normalità.
Ma voi questo non lo potete accettare. La normalità per voi non esiste. Così come non potete accettare che l'omosessualità non sia scritta nel DNA come alcuni psicologi asseriscono, ma è di natura psicologica e che quindi si può curare.
Non potete accettare che si cerchi di educare i giovani alla verginità (nei limiti del possibile) ed alla fedeltà coniugale. Quali sono i modelli di vita che voi proponete? Fare ciò che aggrada purchè non danneggi gli altri, nella illusione che ciò sia possibile.
Si è visto cone l'abolizione della censura nei film e nelle riviste, il divorzio ecc. hanno portato una maggiore dignità nella persona umana e nella società. Le donne che hanno lottato per la loro liberazione ora sono sui giornali, in TV e su internet senza veli, suscitando nei maschietti desideri che poi è difficle controllare sempre. E' migliorata la loro condizione? Se siete contenti così...

Giuseppe Regalzi ha detto...

Aurelio: a te risulta esattamente il contrario? E da quali esperienze, se è lecito sapere? Hai fatto o letto studi in proposito?
La giornalista francese che citi rappresenta un caso: quanto è significativo un solo caso? Quanti se ne potrebbero opporre di famiglie eterosessuali disfunzionali? Qualcuno ha forse affermato che tutti i figli di coppie omosessuali sono invariabilmente del tutto felici? Non solo: Claire Breton - così si chiama la giornalista (Chiara Lalli se ne occupa nel suo libro, pp. 77ss.) - attribuisce la propria infelicità infantile alla mancata confidenza da parte della madre e alla non accettazione da parte della società della genitorialità omosessuale. Fattori che non sono necessariamente comuni a tutte le situazioni di questo tipo - anche se quelli come te si danno da fare perché almeno la seconda continui a sussistere.

Sul resto non intervengo. Certo che se stiamo ancora ai desideri incontrollabili dei "maschietti", vuol dire che la società di questo paese è ancora più arretrata di quanto pensassimo...

paolo de gregorio ha detto...

Ammettiamo per ipotesi di concordare che non ci sia nulla di scritto nel DNA. Non capisco Aurelio se sei dell'avviso che i diritti vadano accordati o meno alle persone in base alla verifica genetica di ogni loro condizione. Se fa differenza in termini di diritto individuale se uno si ammala per una predisposizione genetica o per una circostanza ambientale.

Ma torniamo alle solite: parli di DNA, ma ti interessa veramente la cosa? Cioè se un domani si avesse la prova incontrovertibile e inconfutabile (persino da te) che c'è un fattore genetico, tu a quel punto ti schiereresti per le adozioni? Io sono alquanto scettico al riguardo. Perché non espungi argomenti in cui tu stesso non credi dal tuo discorso?

eleo ha detto...

Aurelio è terribilmente volgare, di quella volgarità per cui la violenza sulle donne si giustifica col fatto che lei portava la minigonna, se l'è cercata, perché è normale che il "maschietto" non si controlli. Come le bestie. Allora fanno bene quelli del burqua, mi pare di capire....

Davvero: che arretratezza, e che tristezza! Senza considerare la demonizzazione della liberazione femminista, ridotta alla conquista di mettersi in mutande in televisione, quando le istanze femministe partivano proprio dalla pretesa di non ridurre le donne al solo corpo.

Il maschietto, poveretto, qui presente non ha mai pensato che a ridurre schiere intere di donne mute e in mutande davanti alle telecamere non è stato certo il femminismo ma il suo contrario: il trionfo del maschilismo tipico prima della tv commerciale e poi della tv tutta, poi esacerbato dal berlusconismo politico, quello appoggiato dal vaticano. Il trionfo del potere maschile e del suo sguardo, del suo gusto e della sua sessuomania.

E siccome quella volgarità da strappona televisiva come unico modello femminile è tipicamente italiana (all'estero non si vede tanto nudo altrettanto facilmente, e soprattutto circolano anche altri modelli femminili), viene da pensare che forse l'ipocrisia cattolica, la morbosità insita nella negazione di certe pulsuioni, ad esempio nei preti e nelle suore, la demolizione più acuta che altrove del femminismo, il finto perbenismo di un'intera classe politica, con le sue menzogne da family day, abbiano buone fette di responsabilità.

Davvero, come siamo messi male!

Costanza Tantillo ha detto...

La giornalista francese che cita Aurelio è secondo me Claire Breton, e il libro è "Ho due mamme". Ma Aurelio non deve averlo letto, perché il disagio vissuto dalla protagonista è dovuto alla menzogna in cui è vissuta e alla omofobia interiorizzata di sua madre. Leggere per credere. E informarsi per discutere con onestà...

Anonimo ha detto...

Dice Regalzi e tra le parentesi il mio commento: "Aurelio: gli evoluzionisti non "decantano" in generale la natura, né la "prendono come buona madre". Casomai la studiano, che è molto differente(MA NON LA CAPISCONO!! NON SONO ARRIVATI AD ALCUNA CONCLUSIONE DEFINITIVA). Personalmente penso che bisognerebbe sradicare dalla mente delle persone l'equazione naturale=buono(ADDIRITTURA!! E CHE CI METTERESTI?). L'evoluzione, poi, non "sceglie": è un processo cieco, che procede per caso e necessità,(QUESTO E' UNA TEORIA DI NESSUNA CONFERMA) e che comunque non è detto raggiunga l'optimum - anzi, in genere non lo fa (ALTRO DOGMA E TEORIA DI BASA LEGA).

L'omosessualità è vietata da praticamente tutte le religioni.
Ora chiederei: chi è in errore Maometto o Regalzi? Io non ho dubbi in proposito....
a-m

paolo de gregorio ha detto...

Vediamo nel dettaglio. A-m prima propone la sua non conoscenza delle cose come argomentazione (non conoscenza delle cose che lui ha anche sempre orogliosamente vantato qui). Poi sembra voler smentire la proposta di Regalzi che la natura non sia sempre benigna, ragion per cui deduciamo che secondo lui la natura abbia sempre ragione. Però poi conclude:

"L'omosessualità è vietata da praticamente tutte le religioni."

L'omosessualità è ampiamente diffusa nella natura, nel mondo animale tanto per fare un esempio. Un attimo fa la natura non aveva sempre ragione? Adesso si è un tantinello confusa?

"Ora chiederei: chi è in errore Maometto o Regalzi?"

Appunto, chi è in errore: la natura?
(Ma fai attenzione ai fulmini sotto gli alberi e a non scottarti. Ah già, che i fulmini siano costituiti da elettrcità è un mito tutto anglosassone, una teoria di nessuna conferma, dogma e teoria di bassa lega, soprattutto non si è ancora arrivati a nessuna conclusione definitiva)

Anonimo ha detto...

La natura ha sempre ragione: confermo.
In natura l'omosessualità è ampiamente diffusa: non confermo.
Gli antichi sono importanti! Almeno quanto i moderni. Per cui fare tabula rasa di ciò che alcuni credono sciocchezze non va bene...se le religioni dell'antichità si sono pronunciate in materia praticamente a senso unico, non si può far finta di niente. A meno che non si voglia considerare, appunto, Maometto un nano e Cecchi-Paone un gigante...
a-m

Anonimo ha detto...

Comunque, Paolo, complimenti. Vedo che ti ricordi tutti i miei temi forti...quello degli anglo-sassoni ti ha colpito, eh?
a-m

paolo de gregorio ha detto...

Ah beh, se si sono già pronunciate le religioni degli antichi vuol davvero dire che mi devo stare zitto. In effetti Zeus per il fulmine è una spiegazione molto più convincente di una volgare giustificazione scientista di stampo anglosassone. Re: il mondo animale. Vedo che insisti nel portare come argomento a favore delle tue tesi la tua ingoranza delle cose orogliosamente vantata. Sono convinto che sei di quelle persone che ringrazia dio che il tempo della scuola e delle interrogazioni sia per sempre finito. Oltre ai sacerdoti anche gli scemi del villaggio sono sempre stati una costante delle comunità umane: salutiamo la cosa come una ricchezza.

paolo de gregorio ha detto...

"La natura ha sempre ragione"(*) (**)

* A-m
** Richard Feynman, di lingua inglese.

Aurelio ha detto...

Come al solito ognuno di noi prende una frase del discorso fatto dall’antagonista e su questa imbastisce una critica.
Affrontiamo un tema alla volta:
1) siete d’accordo che i maschi e le femmine “generalmente” (ai miei tempi si diceva che l’eccezione conferma la regola, ma forse la scuola oggi ha altro da fare e da proporre) hanno caratteristiche complementari sia psicologicamente che fisicamente?
Se non siete d’accordo, almeno su questo tema è inutile continuare. Chiudiamo su posizioni diametralmente opposte.

2) Riguardo ai diritti delle coppie eterosessuali non sposate (né in comune né in chiesa) vi sembra giusto che debbano essere riconosciuti dei diritti a persone che non vogliono anche assumersi dei doveri?
Occorrerà comunque “registrarsi” da qualche parte per veder riconosciuti i propri diritti? E il matrimonio civile non è la stessa cosa?

3) Riguardo ai gay, verso i quali va la mia comprensione, affronto due aspetti:
A) Per evitare che si confonda matrimonio tra gay e matrimonio eterosessuale e superare così le difficoltà che vengono dai settori cattolici (oltre che di altre religioni), se il problema è quello di riconoscerne i diritti, ebbene, basterebbe accontentarsi di una legge che concede gli stessi diritti a tutti coloro che convivono, a prescindere dalle tendenze sessuali, come potrebbero essere due amici che in vecchiaia si ritrovano soli e stanno insieme.
Se invece non ci si accontenta allora è chiaro che si tratta di una questione di principio e principio per principio anche chi è contrario farà valere i suoi principi ed allora chi avrà la maggioranza farà la legge che vuole.
Perché non vi fate promotori di questa posizione invece di schierarvi contro l’opinione della gran parte dei cattolici?
B) Per quale motivo c’è stata una levata di scudi da parte delle organizzazioni gay e di coloro che appoggiano le loro posizioni contro quei centri che, pur non obbligando nessuno a sottoporsi a terapie psicologiche, si preoccupano di coloro che vivono la condizione omosessuale in uno stato di sofferenza? Perché avete appoggiato queste proteste (vedi caso del giornalista del giornale “Liberazione”)? Non hanno uguali diritti coloro che vogliono tentare di uscire dal loro stato?
(continua)

Aurelio ha detto...

4) Ad Eleo, che mi ha definito volgare, dico che non ha capito proprio nulla di ciò che ho scritto. Non ho fatto il panegirico dei maschietti, né detto che le donne non possono andare in giro con la minigonna. Ho solo affermato quello che è sotto gli occhi di tutti: c’è un eccesso di pornografia in giro e questo è un motivo in più per far venire desideri a menti che sicuramente hanno qualche problema, ma che vengono stuzzicati da questa pornografia che fa ritenere le donne sempre disponibili a relazioni sessuali. Se poi per voi questo bombardamento di pornografia non provoca nulla, scusate, sono io che sono prevenuto (ma ho forti dubbi che sia così!).

5) Riguardo ai movimenti femministi devo dire che se la loro lotta era proprio per evitare la mercificazione della donna, ebbene, devo affermare che i risultati non sono affatto positivi come riconoscete anche voi. Come mai però non si vede nessuna manifestazione fatta da queste paladine delle donne su questi temi? Sono forse io che non sono informato?
Mi sembra sia un po’ come quando si facevano scioperi anche giustamente contro l’imperialismo degli Stati Uniti, mentre in URSS, in Vietnam, in Cambogia ecc.venivano imprigionate, uccise, torturate decine se non centinaia di milioni di persone (certamente tanti erano cittadini comuni che non potevano essere considerati pericolosi nemici del sistema). Non ho mai visto questi paladini della libertà fare manifestazioni negli anni 50, 60 e 70 contro queste eccidi.
6) Infine per quanto riguarda l’evoluzione che per voi è verità sacrosanta, direi che se riusciste a meravigliarvi un po’ delle cose stupende che si osservano in natura non sareste così certi della sua verità.
Altrove, non ricordo se Regalzi o De Gregorio, è stato affermato che l’evoluzione è lentissima per cui non è possibile osservare nel giro di qualche migliaio di anni, come quelli di cui possediamo testimonianze anche scritte, trasformazioni da una specie ad un’altra.
Qualcuno ha però fatto osservare detto che un pesce che sta per diventare animale terreste con la trasformazione lenta delle pinne in arti, non sarebbe capace né di “nuotare” né di camminare, per cui dovrebbe estinguersi.
Avete mai riflettuto sul fatto che gli uccelli non solo hanno le ali, fatte a perfetta regola d’arte come larghezza, lunghezza, numero e tipo di piume, leggerezza delle ossa, muscoli pettorali ad hoc, ma sono anche capaci di volare e di andare proprio dove decidono? Forse nel DNA sono scritte anche le lezioni per diventare piloti?

(continua)

Aurelio ha detto...

Vi dimostro infine come sono “potenti” coloro che contrastano la creazione o l’evoluzione guidata. E’ la stessa loro potenza che fa sì che nei consessi più importanti hanno voce solo coloro che sono schierati per l’evoluzione.
Ebbene, nelle scuole superiori sono riusciti da molti anni a far inserire la teoria di Darwin senza che sia premesso, come invece insegniamo nelle altre materie scientifiche (ad esempio chimica che ho insegnato io) che le teorie sono sempre provvisorie e sono solo quelle che al momento spiegano meglio i fenomeni, e che se e quando ci sarà una teoria migliore questa soppianterà la precedente. In biologia non c’è traccia di questa premessa. Come mai?
Fortunatamente l’uomo prima che dalle leggi umane e sempre fallaci (ricordate la teoria dei quark? Poi c’è stata quella delle stringhe, ora quella dei piani…) fonda il suo credo su ciò che l’evidenza gli dice e perciò grazie al cielo le chiese cattoliche non sono ancora vuote, come invece spesso accade in quelle protestanti.

Ora vi dirò una cosa che rischia di fare arrabbiare qualcuno di voi, lo faccio comunque perché tengo a tutti gli uomini, come la mia fede mi ha insegnato, essendo tutti fratelli: spero che col tempo vi rendiate conto che la scienza su cui fate tanto affidamento non riuscirà ad evitarvi, come non eviterà a me, la fine della vita. Magari potremo vivere 200 anni, ma sempre arriveremo alla fine.
Quel giorno, se l’orgoglio non prenderà il sopravvento, non vi costerà nulla fare un pensierino su “chissà dovessero avere ragione coloro che credevano nell’al di là”. In quel momento sappiate che basterà chiedere scusa (non dico “perdono” che vi farebbe arricciare il naso) delle cose non buone fatte nel corso della vostra vita e nel non aver creduto, o non aver voluto credere, malgrado le evidenze e la vostra indubbia intelligenza, all’esistenza di questo Dio.
Non vi costa poi molto, tranne l’orgoglio ed il rischio di essere chiamati “rimbambiti” dai vostri ex soci, come è capitato ad un celebre evoluzionista che in vecchiaia si è ricreduto: se non dovesse esistere nulla, beh, non avete perso nulla. Se dovesse esistere vi sarete guadagnati la vita eterna e, se dovessi guadagnarla anche io, mi farà un grande piacere incontrarvi lì, perché al di là delle opinioni diverse siete state persone disponibili al dialogo.

Chiedo scusa a qualcuno per aver urtato la sua suscettibilità, specie con queste ultime parole.
Non è mia intenzione ergermi a superuomo, anzi, proprio perché mi permetto di affermare queste cose sono ancora più responsabile di voi. Infatti è scritto: "Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più"(Lc 12, 47-48).

Data l’ora, buona notte a tutti

(Fine)

paolo de gregorio ha detto...

@ Aurelio

1) L'eccezione non conferma la regola: la smentisce. Un modo di dire giocoso entrato nell'uso non può essere usato come argomento retorico. Quando "insegnavi" chimica cosa spiegavi, che se in laboratorio la reazione era stata endotermica era una conferma che essa era esotermica? Per il resto potrei anche concordare in parte con la constatazione.

2) In generale diritti e doveri devono sempre essere ben bilanciati, e se necessario normati. D'altronde un figlio eredita automaticamente un bene da un genitore anche nel caso in cui non lo abbia mai accudito per un minuto: dov'è il dovere? Inoltre siamo cittadini, lavoriamo, paghiamo le tasse e contribuiamo al bene sociale, e questo già rientra nei nostri doveri cui non sarebbe male che seguissero dei diritti il più possibile rispondenti ai nostri bisogni, che cambiano a seconda delle persone.

3) Osservo però che per molti gay, credo, già un riconoscimento che non sia un matrimonio sarebbe qualcosa (meglio di niente?). Ti dici cattolico ma non è mai chiaro cosa voglia dire essere cattolico in questo contesto, visto che una grossa quota di essi si oppone anche a questa tua concessione.

4) Era per Eleo.

5) Non mi riguarda (non ho mai messo a lavorare nelle mie televisioni donne semivestite, non ho fatto lotte femministe, non ho supportato regimi violenti, non ho girato film porno, non mi sono fatto venire strane idee dopo averne visti). In ogni caso mi sembra che ami semplificare un po' troppo le cose.

6) "direi che se riusciste a meravigliarvi un po’ delle cose stupende che si osservano in natura non sareste così certi della sua verità"

Aurelio, stai scherzando vero? È esattamente (parlo per me) il fascino che la natura esercita su di me che mi spinge a cercare di capire il suo funzionamento fin nei meccanismi più fondamentali. La scoperta di quei meccanismi, che avviene senza preconcetto, è una novità continua, una meraviglia che si aggiunge alla meraviglia.
Se guardo una stalattite mi affascina ancora di più scoprire che essa si sia formata per il lento depositarsi di calcare dalle gocce d'acqua cadute in milioni di anni, piuttosto che rifiugarmi nell'idea che sia stato il mago di Oz.
Scoprire e indagare come stanno realmente le cose è molto più appagante, di fronte alla natura e al suo fascino magnetico, che raccontarsi quello che si desidera che sia vero su di essa.

Certo bisogna studiare, non basta raccontare di aver insegnato chimica.

Ah, dimenticavo: ti informo che i polli hanno le ali ma non ce la fanno a volare; le foche, i pinguini, gli anfibi, riescono tutti a gestirsi benissimo tra terra ed acqua (con caratteristiche fisiche chiaramente a metà strada) senza che si ravveda un motivo logico per cui debbano estinguersi domani mattina.

eleo ha detto...

Con qualche rara eccezione, purtroppo il silenzio delle donne è assordante di fronte, per esempio, a una ministra delle pari opportinità che è un insulto a tutte le donne e a quello che quel ministero dovrebbe significare.

Aurelio chide come mai non manifestano. Forse non si è reso conto che il femminismo non esiste più da alcuni decenni. E che è stato parecchio deminizzato dalla società italiana tutta. E che la chiesa cattolica ha avuto un ruolo fondamentale in questa demonizzazione, tanto che ancora oggi continua a sproloquiare che è stato un male che ha causato la rottura tra i generi e idiozie del genere. A mio avviso trent'anni di tv commerciale ci hanno fatto introiettare il modello mignotta-sempre, che ora va alla grande. Un modello creato dal potere maschile e che risulta all'antitesi delle istanze femministe, che nella loro varietà chiedevano di essere ascoltate, considerate, responsabilizzate, non ridotte solo al loro corpo, o al massimo alla loro funzione riproduttrice. Ma in questo sono gli uomoni che devono emanciparsi, e non considerare più una minigonna un invito.

Communque, è difficile reagire ora che questi modelli sono introiettati. E l'ipocrisia di chiesta e vari settori affini (politicamente) non aiutano, anzi incentivano questa situazione di sottomissione femminile al modello zoccola-sempre-disponibile. Purtroppo ora non ho proprio tempo di risponderti più approfonditamente e anche sul resto.

Aurelio ha detto...

Regalzi e De Gregorio:
Dalle esperienze raccolte i figli di omosessuali se la cavano altrettanto bene degli altri, ed è alla fine questo che chiude il discorso.
Successivamente Regalzi ha affermato: Aurelio: a te risulta esattamente il contrario? E da quali esperienze, se è lecito sapere? Hai fatto o letto studi in proposito?

Il problema è che molti di questi studi non rispondono ad accettabili standard di ricerca psicologica, sono compromessi da difetti metodologici e sono sostenuti più da programmi politici che da un'obbiettiva ricerca della verità. La presenza di tali difetti metodologici invaliderebbe qualsiasi altra ricerca condotta in altre aree. Perché le riviste scientifiche non fanno rilevare queste mancanze? Probabilmente perché c’è la volontà (imposta da quali lobby?) di "dimostrare" che l'ambiente omosessuale non è differente dalla famiglia tradizionale.
L'attivista lesbica C. J. Patterson della University of Virginia della American Psychological Association afferma infatti:” Non esiste un solo studio che abbia rilevato che i figli di omosessuali sono svantaggiati in qualche aspetto significativo rispetto ai figli di genitori eterosessuali.”
La stessa Patterson però contraddicendosi dice che la ricerca è ancora molto recente e relativamente scarsa di dati, inoltre ammette che la ricerca in questa area ha presentato varie controversie metodologiche e dubbi riguardo al campionamento, la validità statistica e altre questioni tecniche. ( Belcastro, Gramlich, Nicholson, Price, & Wilson, 1993), inoltre che è stata criticata la mancanza di gruppi di controllo in modelli che li richiederebbero. Uno dei limiti è, ad esempio che la maggior parte delle famiglie che vi hanno preso parte avevano a capo delle madri lesbiche bianche, ben istruite, relativamente benestanti e abitanti nell'area della baia di San Francisco.
Nei loro diversi studi S. L. Huggins, di J. M. Bailey in Developmental Psychology, di S. Golombok e F. Tasker, G. A. Javaid hanno ammesso che il numero ridotto dei campioni (spesso di qualche unità….!!)rende difficile l’interpretazione dei risultati.

Quando il numero di camioni è stato relativamente più alto (20-30) R. Green in Archives of Sexual Behavior harilevato differenze di sviluppo statisticamente significative fra bambini allevati da genitori omosessuali in confronto a quelli allevati da genitori eterosessuali Ad esempio, i bambini educati da omosessuali hanno un maggiore incoraggiamento dai genitori nello scambio dei ruoli di genere e una maggiore inclinazione al travestitismo”. (Cosa che non può essere addebitata al DNA perché non erano loro figli!!! –nota del sottoscritto).
Nel 2005 George Rekers, professore di neuropsichiatria e scienza comportamentale presso l'Istituto di medicina dell'Università della Carolina del Sud, nello studio intitolato "Review of Research on Homosexual Parenting, Adoption, and Foster Parenting", con ampia bibliografia e documentazione, dimostra che l'adozione dei bambini da parte di coppie di omosessuali li priva di importanti contributi allo sviluppo e all'adattamento psicologico determinati dai modelli complementari del padre e della madre.
(continua)
.

Aurelio ha detto...

Per giustificare comunque la loro posizione pro gay alcuni fanno presente che vivere in una famiglia con situazioni conflittuali tra genitori eterosessuali può provocare danni al bambino. Questo è vero, tuttavia, per quanto riguarda le adozioni gay, i bambini adottati da coppie omosessuali mancano di un'importante premessa per lo sviluppo di legami eterosessuali che sono gli unici a garantire la prosecuzione della specie!!!
E, badate bene, come alcuni studiosi hanno affermato una coppia omosessuale prevedibilmente educherà - anche con il solo comportamento - il bambino adottato a considerare come "modello" gli atteggiamenti e lo stile di vita omosessuali dei “genitori” impedendogli, in questo modo, di poter realizzare i naturali processi di identificazione psicologica riguardanti la differenza sessuale e la complementarietà fra i sessi, e questo non potrà che determinare, nel bambino stesso, le premesse del comportamento omosessuale: importanti su questo tema il fenomeno del "modeling" e dell'-apprendimento imitativo- studiati da Bandura e Rotter.

I primi dati del 1996 sono allarmanti e le statistiche, effettuate su campioni della popolazione urbana degli Stati Uniti d’America, dicono che più della metà di quanti dichiarano di essere stati educati da un genitore omosessuale, sono omosessuali pure loro..
( C FR P. Cameron e K. Cameron, Homosexual parents, in Adolescence, anno 31, n. 124, 1996, pp. 757-776 ).

Come mai voi che ci tenete tanto alla protezione di tutte le specie viventi non vi siete preoccupati allo stesso modo di questi bambini e dell’eventuale estinzione della specie umana? Forse perché siamo 7 milardi e come si fa con gli animali (se l’uomo è discendente dello scimpanzé) quando il numero degli esemplari supera un certo valore si dà il permesso di cacciare? Per l’uomo certo bisogna farlo in modo discreto, “educandolo” a non generare!!!!

Ricordo a voi che siete paladini dei diritti che la Convenzione internazionale dell'ONU sui diritti dei bambini, impone di tutelare i diritti e gli interessi del bambino che è la parte più debole e indifesa della società umana.

Volete una prova dell’enorme potenza di queste lobby che condizionano il modo di pensare della gente nel tentativo purtroppo vano di sradicare il cattolicesimo (o per lo meno di ridurne l’ambito di intervento alla sola azione umanitaria)?
L’altro anno sono stati visti e filmati degli orsi polari che nuotavano nel mar glaciale artico. Immediata la risonanza mediatica:” Gli orsi rischiano di morire per lo scioglimento del pack “! Il mondo si è commosso, si è gridato contro il global warming….. poi ho scoperto che gli orsi sono in grado di nuotare per 160 km senza fermarsi mai!!!!
Nessuna notizia ai giornali o alle TV!!!!

Spero esaminiate la cosa con calma e senza preconcetti

(Fine)

paolo de gregorio ha detto...

Sto rispondendo ad Aurelio premendo i tasti del computer col naso e col mento, perché le mie braccia in questo momento giacciono sul pavimento, dove mi sono definitivamente cadute.

Un esempio della propoganda ottusa ed orecchiata chissà dove, che fa emergere il suo disgusto per l'onestà intellettuale, con due precisazioni. Dopo averci fatto la lezioncina su cosa si pubblica e cosa non si pubblica (sapete, lui "insegnava" chimica), su di cosa si parla e non si parla, egli ci racconta di un certo G. Rekers: personaggio che si assegna ben due affiliazioni. In una non vi è traccia alcuna della sua esistenza, l'altra è una scuola evengaleica (avete capito bene, gli evangelici, gli stessi che la Chiesa del Nostro fino a l'altro ieri salutava come la perversione peggiore del mondo, meritevoli di scomuniche e ogni vergogna). Ma quel che più conta è che quel che il Nostro cita è una monografia mai pubblicata da nessuna parte, tanto è scientificamente autorevole. Il tutto mentre ci apostrofa per la mancanza (!) di scientificità.

E che dire di R. Green? Il Nostro sostiene che questo studioso porta acqua al suo mulino. Ma lo studio che cita per prima cosa non riguarda le coppie omosessuali, come seconda cosa l'autore giunge a conclusioni un po' diverse da quelle che il mentitore vuol far crederci:

"Concerns that being raised by a homosexual mother might produce sexual identity conflict and peer group stigmatization were not supported by the research findings. [...]
The postulated compromised parental fitness of lesbian mothers, commonly asserted in child custody cases, is not supported by these data.
"

Chissà se alla fine il libro della Lalli se lo leggerà. La cosa misteriosa resta capire cosa passi per la testa di persone che si autoconvincono che un dio possa essere orgoglioso nel vederle rinunciare all'onestà (magari quella intellettuale per esempio), dire falsità, inventare storie di sana pianta oppure nel migliore dei casi bere quello che viene loro istigato nel cervello senza attivare il senso critico. Un dio che chiede ai suoi seguaci di essere degli under performer al suo servizio, sembrano credere in questo. (in effetti uno dei personaggi citati dal nostro è celebre per aver sostenuto che l'Aids è un dono di Dio, un dio che evidentemente all'occorrenza usa mezzucci balordi quando non ottiene quello che vuole)

Curioso comunque il salto logico del nostro eroe sulla popolazione mondiale: siamo sei miliardi, sei milirdi di individui nati da rapporti eterosessuali, quindi alcuni miliardi di genitori eterosessuali avrebbero dato vita ad un numero sufficiente di omosessuali da portarci domani all'estinzione, dimostrando il fatto (loro genitori etero di figli omo) che sono in realtà gli omosessuali a far diventare i figli omosessuali.

Anonimo ha detto...

Bravo Aurelio.
Giudicare questo fenomeno è molto più semplice per noi anti-moderni.
La domanda da farsi è: lo fanno gli americani? E' un'idea di matrice anglosassone?
Allora non va fatto, non fa per noi.
Gli anglosassoni sono la rovina di loro stessi e del mondo intero. E' proprio il loro cervello a essere sbagliato.....
a-m

paolo de gregorio ha detto...

Ma se Aurelio ha citato solo ed esclusivamente persone che parlano e scrivono in inglese, ma tu a-m quanto ci ridi allo specchio?

Casomai ad usare metodologie fallate (se ne accorge anche un bambino, ... no a-m, tu no) sono proprio quelli che portano acqua al vostro mulino, tipo questo Cameron qui (uno espulso dalla APA americana). Una volta che fece? Per dimostrare che i ragazzi cresciuti da genitori omosessuali hanno maggiore probabilità di diventare omosessuali (?) fece una genialiata con patente: prese il libro di una che per avere un punto di vista bilanciato intervistò volutamente metà figli omosessuali e metà figli etero, poi contò quanti erano etero e quanti omo nel libro di questa tizia, successivamente verificò che (come non poteva essere altrimenti, genio) la percentuale era fifty-fifty, fece diventare quel libro il 70% del suo campione e infine affermò di aver dimostrato quanto voleva (e glielo pubblicarono pure). Faccio giusto notare che con questo metodo, andandosi a prendere il libro giusto, sarebbe un gioco da ragazzi dimostrare qualunque cosa sul 100% del campione (tipo che il 100% degli italiani sono juventini, se il campione è una rivista per juventini).

Aurelio ha detto...

Vedo con dispiacere che qualcuno insiste in modo ironico sul mio aver detto che insegnavo chimica, come se lo avessi fatto per dare più valore alle mie tesi. Non è affatto così. D'altra parte non so neanche cosa facciate voi, per cui potreste essere anche dei premi nobel. Se leggete bene la mia frase, era per dire che - a differenza dei testi di fisica e chimica - sui testi di bioogia che mi sono capitati tra le mani non ho mai letto che la teoria dell'evoluzione è, come tutte le teorie, la migliore (?!) al momento e che potrebbe essere soppiantata da un'altra se quest'ultima spiegherà meglio i fatti.
Si vede che non riuscite a leggere bene volendo a tutti i costi dimostrare che le vostre idee sono tutte buone e le mie tutte sbagliate.
Coloro che portano acqua al vostro mulino sono grandi scienziati, fanno ricerche ben condotte, gli altri sono una manica di incapaci.
Io certo non ho letto e non credo che leggerò molti di questi trattati sull'adozione da parte di coppie gay. A me basta il buonsenso.
Se un bambino da piccolo vede rapporti omosessuali tra i due padri o le due madri tenderà ad imitare. Voi dite che non è così...bene. La storia dirà chi aveva ragione.
Il divorzio è stato fatto per i mariti violenti, e così hanno estorto il voto favrevole di tanta gente nel referendum relativo.
Ora cosa è successo? Ci si separa magari lo stesso giorno del matrimonio anche per motivi futili.
Prima uno dei due genitori od entrambi spesso si sacrificavano soffrendo in silenzio. Ora - per non far soffrire il genitore si pregerisce far soffrire i figli!!!! Bella conquista.
E non mi venite a dire che le ricerche dimostrano che i figli dei separati non subiscono conseguenze anche gravi sul loro svuiluppo!!!!
Bravi questi genitori...loro si rifanno la vita a spese dei più deboli. Bella conquista di civiltà...evviva i diritti civili.

Nessuno di voi ha criticato, dandomi ragione almeno in questo, la campagna fatta contro le organizzazioni che si occupano degli omosessuali che vivono con sofferenza il loro stato.
Certamente non conviene alle organizzaziomni dei gay che si dimostri che almeno in alcuni casi l'orientamento omosessuale può essere corretto. A loro va bene che l'orientamento sessuale si consideri un prodotto del DNA, così dovremo parlare di generi e non più di sessi nelle popolazioni.
Voi non avete detto una parola.
Perchè non avete protestato? Nessuno ha obbligato quelle persone a partecipare a questi corsi, è stata una loro libera scelta. Oppure i diritti di farsi "curare" si deve riconoscere a tutti tranne che a queste persone?. Ma sì...siccome lo ha fatto un giornale di sinistra non potevate criticarlo.
Salvo a leggere con la lente di ingrandimento tutto ciò che il papa dice, le virgole che mette, gli aggettivi che usa.
Cercate di non farvi condizionare dall'appartenenza politica o dal datore di lavoro.
Il termine "partiti" deriva dalla parola "divisione", e sappiamo bene chi è il principe delle divisioni.

paolo de gregorio ha detto...

"Io certo non ho letto e non credo che leggerò molti di questi trattati sull'adozione da parte di coppie gay. A me basta il buonsenso."

Siglato e firmato, non servirebbe altro. Citi degli studi e non hai idea del contenuto. Meglio poi magari non studiare nemmeno la storia e verificare il "buonsenso" cosa portava la gente a credere e fare.

Io non contesto che le persone possano fare la scelta di rimanere ignoranti, perché la conoscenza non è un obbligo e perché a volte la vita già così com'è non è semplice. Contesto però il fatto che alcune di esse se ne facciano un vanto e ritengano che l'ignorare qualcosa sia addirittura un argomento a proprio vantaggio. Ma io continuerò a dire chiaramente che questa è perversione intellettuale.

"Se un bambino da piccolo vede rapporti omosessuali tra i due padri o le due madri tenderà ad imitare."

Come notoriamente i figli gay che hanno genitori eterosessuali li imitano vero? Questo non è un argomento, si chiama un pretesto (ammesso e non concesso che la cosa seppur vera abbia la benché minima rilevanza). Gli studi di cui sopra, tra l'altro, è bene rimarcare che riguardano quasi esclusivamente genitori omosessuali che crescono i propri figli naturali, per cui sarebbe letteralmente impossibile (fosse anche vero quel che dici) discernere tra una spiegazione genetica e una ambientale. Ma ripeto: la cosa resta comunque irrilevante.
Su queste stesse pagine si sono profuse parole perché ogni vita è degna a prescindere e adesso cosa succede, improvvisamente i figli di genitori gay, se li imitano, diventano cosa? Diversi? Inferiori?

"Nessuno di voi ha criticato, dandomi ragione almeno in questo"

In generale non replicare non equivale a condividere. Non mi hai replicato su un'infinità di argomenti: devo dedurre che condividi il mio pensiero?

Le persone sono libere di curarsi come vogliono, anche di bersi una limonata perchè qualcuno gli ha detto che guarisce dal tumore. Resta il fatto che quel che è stato inculcato in quelle persone, le quali poi operano liberamente certe scelte, può benissimo essere una panzana bella e buona. La libertà sacrosanta di credere ad una panzana (eh Aurelio?) non rende quella panzana una verità.

Infine il mondo è vario e nemmeno mi pronuncio se possa essere vero per qualcuno che si tratti di uno stato psicologico, perchè per l'ennesima volta l'argomento è irrilevante. Se a una persona fa bene l'olio di ricino non è un motivo valido per obbligare tutta la popolazione a bere l'olio di ricino, né rende chi ha l'olio indigesto uno con meno diritti.

P.S. sul matrimonio: io al posto tuo mi interrogherei sul come mai la maggior parte dei divorziati siano persone che sono andate davanti ad un prete per sposarsi, in proporzione non inferiore a chi non si sposa in chiesa. Colpa nostra scommetto, vero?

Aurelio ha detto...

x Paolo:
Io non contesto che le persone possano fare la scelta di rimanere ignoranti, perché la conoscenza non è un obbligo e perché a volte la vita già così com'è non è semplice. Contesto però il fatto che alcune di esse se ne facciano un vanto e ritengano che l'ignorare qualcosa sia addirittura un argomento a proprio vantaggio. Ma io continuerò a dire chiaramente che questa è perversione intellettuale.
Io non mi sono fatto vanto di un bel niente. Sei tu che forse hai qualche problema: prima mi hai accusato di vantarmi di essere stato insegnate di chimica (io non ci vedo nulla di eccezionale), ora dici che mi vanto di non leggere i trattati sulle coppie gay. Questo (il vantarmi) non l’ho mai detto.
Io che cerco l’efficienza dico che se ci sono persone, che reputo comunque studiosi del problema, anche se di classe B (rispetto ai luminari che la pensano come te) che mettono in dubbio i risultati che tu hai portato (che siano evangelisti cosa significa? Chiunque può dire delle verità su alcuni temi anche se su altri può avere torto), io confronto le sintesi dei loro lavori, rifletto sulle rispettive posizioni e mi faccio un’idea .
Non ho bisogno di sciropparmi migliaia e migliaia di pagine di ricerche. Basta il buonsenso e il desiderio di ricercare il massimo bene per l’uomo e per la società.
D'altra parte con le parole si può dimostrare il tutto e il contrario di tutto.
Hai scritto che i figli sono figli naturali di uno dei due omosessuali. Bene, ma sbaglio o dopo il riconoscimento di tali coppie poi, come è già avvenuto in altri Paesi, si chiederà anche la possibilità di adottare bambini? Allora le mie preoccupazioni non sono fondate? Bambini che non sono geneticamente (?!) omosessuali (non i figli propri), imitando il comportamento dei genitori adottivi potrebbero imitarli, per cui potrebbero divenire omosessuali anch’essi.
Tu dici: poco male. Non c’è differenza tra omosessuale ed eterosessuale. Invece c'è: se il mondo fosse omosessuale non esisterebbe la vita, quindi dobbiamo cercare di limitare almeno nei limiti del possibile il propagarsi di questo atteggiamento (almeno in quegli individui in cui non è genetico (sempre che lo sia!). Si precluderebbe loro la possibilità di divenire genitori, cioè una delle prerogative peculiari della persona umana che a quel punto diverrebbe monca in una delle sue funzioni!!! Almeno per questo dovreste opporvi alle adozioni.
Gli omosessuali non sono persone inferiori, certo, ma diverse sì: non hanno appunto le stesse possibilità di generare degli altri.

(continua)

Aurelio ha detto...

La libertà sacrosanta di credere ad una panzana (eh Aurelio?) non rende quella panzana una verità.
Certo, non la rende una verità. Ma come si fa a vedere se lo è? Basta osservare i risultati. Se nessuno o rarissimi dei gay diventano (o rotornano) eterosessuali, allora quella terapia sarà una panzana in caso contrario sarà vera.. O sbaglio anche in questo? Il guaio è che si vuole impedire di provarlo perché potrebbe cadere il castello che vuole che l’omosessualità sia nel DNA delle persone e non derivante da problematiche psicologiche.

e nemmeno mi pronuncio se possa essere vero per qualcuno che si tratti di uno stato psicologico, perchè per l'ennesima volta l'argomento è irrilevante.

Chi ha stabilito che è irrilevante?

P.S. sul matrimonio: io al posto tuo mi interrogherei sul come mai la maggior parte dei divorziati siano persone che sono andate davanti ad un prete per sposarsi, in proporzione non inferiore a chi non si sposa in chiesa. Colpa nostra scommetto, vero?
In un certo senso sì perché avete con le vostre teorie diluito e distorto il cristianesimo. Molti cattolici purtroppo sono cattolici pro-forma, battezzati, sposati in chiesa e poi basta fino al funerale.
Purtroppo sono caduti vittima della mentalità comune che vuole che si debba ricercare il proprio “bene” a tutti costi. Se qualcuno o qualcosa lo ostacola allora lo elimino (divorzio, aborto ecc). Prima c’era invece l’idea del sacrificio e come ho scritto precedentemente quando ci sono figli io credo sia più giusto che si sacrifichi il genitore piuttosto che un figlio soffra od abbia conseguenze per tutta la vita..
Sarebbe bene che tu leggessi ogni tanto anche qualcosa di diverso. C’è la beata Elisabetta Canori Mora che potrebbe esserti di aiuto. Ella – per farla breve – moglie di un uomo che la tradiva,facendole a volte mancare anche il necessario, ha continuato a “sopportarlo”. Pregava per lui. Un giorno gli predisse che sarebbe diventato prete. Conoscendo, per ispirazione, il momento della sua morte, si fece lavare e pettinare dalle due figlie, poi si adagiò nel letto e spirò. Toccato da questo e da altri fatti “particolari” accaduti sia in precedenza sia subito dopo la morte, il marito effettivamente si convertì, facendosi poi sacerdote. Ma voi queste cose non le leggete. Sono panzane.
Meglio sciropparsi milioni di pagine su cose terrene che oggi valgono e domani verranno superate o criticate. Se a te va bene così, fa pure.

paolo de gregorio ha detto...

"Bambini che non sono geneticamente (?!) omosessuali (non i figli propri), imitando il comportamento dei genitori adottivi potrebbero imitarli, per cui potrebbero divenire omosessuali anch’essi"

Impressionante come continui ad evadere una questione proposta già due volte. Ti risulta che gli omosessuali che hanno genitori eterosessuali li "imitino"? È solo "buonsenso" come lo chiami tu.

"Il guaio è che si vuole impedire di provarlo ..."

Ma per carità.

"perché potrebbe cadere il castello che vuole che l’omosessualità sia nel DNA delle persone ..."

Posso usare la parola "paranoia"? Ma castello dove? Non mi fa né caldo né freddo. Il fatto che resta è che io personalmente sono fornito di ragione, e la uso.

"e non derivante da problematiche psicologiche."

Ricapitolando: l'omosessualità è una situazione psicologica, in particolare ha la particolarità (che ne è in parte dimostrazione) di venire acquisita vivendo con genitori omosessual. Però vivendo con genitori etero si acquista lo stesso. E la conseguenza di questo ragionamento è che Aurelio dice di altre persone che farebbe loro bene di andare dallo psicologo.

"Gli omosessuali [...] non hanno appunto le stesse possibilità di generare degli altri"

O non conosci l'italiano, oppure sei entrato in una diimensione astratta, perché questa frase sennò non ha senso.

"se il mondo fosse omosessuale non esisterebbe la vita, ..."

Intendi nel senso che non esisterebbe nemmeno se fossero tutti preti e suore?

"quindi dobbiamo cercare di limitare almeno nei limiti del possibile il propagarsi di questo atteggiamento."

Quindi contrastare le vocazioni? Limitare il propagarsi di questo atteggiamento che porterebbe all'estinsione?

"Molti cattolici purtroppo sono cattolici pro-forma, battezzati, sposati in chiesa e poi basta fino al funerale."

Mmh, puoi rigirartela come vuoi. Ammetti che la persuasione, la predicazione e i valori trasmessi non attecchiscono nemmeno tra gli stessi cattolici e continui a non porti il problema. Ma nel momento in cui vuoi usare la legge per imporli stai ammettendo la sconfitta, perché nemmeno ci speri che ci siano vie di conversione che non passino attraverso una virata dell'autorità civile. Per far tornare quei cattolici in chiesa, nello stesso posto dove dici che ci siano tante risorse positive, hai bisogno dell'aiuto della legge.

Magar ha detto...

Invece c'è: se il mondo fosse omosessuale non esisterebbe la vita, quindi dobbiamo cercare di limitare almeno nei limiti del possibile il propagarsi di questo atteggiamento.
Si precluderebbe loro la possibilità di divenire genitori, cioè una delle prerogative peculiari della persona umana che a quel punto diverrebbe monca in una delle sue funzioni!!!

Sto pensando in quali modi Aurelio intenda "limitare il propagarsi dell'atteggiamento" di noi eterosessuali non intenzionati a riprodurci...

Aurelio ha detto...

Va beh...giriamo sempre intorno alle stesse affermazioni.
Ci sono psicologi che affermano che l'omosessualità discende da problemi psicologici (ecco spiegato il perchè anche da genitori eterosessuali possano derivare figli omosessuali). Voi affermate senza il minimo dubbio che non è così.
Io ho una visione della società che sarà utopistica, ma che è la migliore posibile e "combatto" per cercare di realizzarla: famiglie fatte da maschi e femmine che possono generare figli e che, una volta scelti reciprocamente, sono disposti anche a sacrificarsi per dare ai figli una famiglia il più serena possibile e, nel caso, sono disposti anche a sopportarsi reciprocamente.
So che nella realtà non si arriverà al 100% di situazioni simili, ma se tutti concordi ci sforzassimo di presentare un modello del genere, io credo che almeno il 90% delle famiglie sarebbe in queste condizioni. Voi invece siete per la libertà individuale la più spinta, anche a scapito degli altri (checchè diciate) perchè il divorzio è a scapito del coniuge che subisce la separazione ed è ancor più a scapito dei figli.
Infatti ora che finalmente avete ottenuto il divorzio, considerandolo acquisizione di diritti, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Devo ancora rispondere in modo dispiaciuto nei confronti del dott.De Gregorio il quale è pronto
a sottolinerae gli errori ortografici o sintattici o comuqnue di forma ed a interpretare le affermazioni come se fossero dettate da presunzione (il fatto che abbia insegnato chimica, la qual cosa pare gli abbia dato molto fastidio....mah,invece se mi conoscessi capiresti che non è affatto così, come i miei alunni potrebbero confermare.
Fai notare infatti:
hai scritto...."Gli omosessuali [...] non hanno appunto le stesse possibilità di generare degli altri."
Ora per tutto ciò che ho scritto precedentemente dovrebbe esserti evidente che c'è un salto e che nel copia e incolla un pezzo della frase è andata via.
Se volessi essere come te dovrei allora dire che tu hai scritto subito dopo:"Quindi contrastare le vocazioni? Limitare il propagarsi di questo atteggiamento che porterebbe all'estinsione?, dovrei dubitare che tu conosca il termine "estinzione"?.
Devo dire che il fatto di cercare di riprendere le persone su fatti che nulla hanno a che fare con l'argomento in questione secondo me può significare che non hai tanti argomenti a tuo favore, altrimenti useresti solo quelli. Somigli un po' ad una persona molto in alto nel nostro Paese che, invece di addurre prove della sua innocenza, demonizza le persone che lo attaccano.
Mi meraviglio che tu, di sinistra, giudichi meno uomini o meno degni di essere ascoltati coloro che non si esprimono in maniera adeguata alla tua preparazione.

A proposito non so se sai che i preti e le suore scelgono liberamente l'astinenza sessuale e che comunque psicologicamente sono (o dovrebbero essere) veri maschi e vere femmine, offrire infatti la propria verginità al Signore senza essere tali non avrebbe senso.

Poichè credo che a questo punto non sia conveniente continuare il dibattito vi ringrazio dell'ospitalità e lascio ad eventuali lettori, non schierati aprioristicamente, un giudizio su quanto abbiamo scritto.

paolo de gregorio ha detto...

"lascio ad eventuali lettori, non schierati aprioristicamente, un giudizio su quanto abbiamo scritto"

Non chiederei di meglio, quindi concludo anch'io, non prima però di aver corretto alcune imprecisioni che mi riguardano, per dovere di cronaca.

"Voi affermate senza il minimo dubbio che non è così."

No!

"Voi invece siete per la libertà individuale la più spinta, anche a scapito degli altri"

No!

"dovrei dubitare che tu conosca il termine "estinzione"?"

No, conosco benissimo il significato del termine, tanto che sappiamo benissimo io e te che questo rischio non c'è nemmeno a credere supinamente al più infausto, amatoriale, estremo e pessimista degli studi mai fatti. Ma se tanto mi dà tanto ho considerato di avere pieno titolo di mostrare il re nudo con un elementare paradosso.

"Devo dire che il fatto di cercare di riprendere le persone su fatti che nulla hanno a che fare con l'argomento in questione"

Può darsi; ma perché secondo te mettersi a parlare di religione ha qualche cosa a che fare con l'argomento del post?

"può significare che non hai tanti argomenti a tuo favore"

Eh eh, ai posteri, pe fortuna. Non è tuo il giudizio se le mie tante parole profuse denotino carenza di argomenti.

"Somigli un po' ad una persona molto in alto nel nostro Paese che, invece di addurre prove della sua innocenza, demonizza le persone che lo attaccano."

Guarda, in coscienza, io non ho proprio demonizzato nessuno. Ma ammettiamo che fosse vero: sarei curioso di sapere verso che cosa dovrei addurre prova della mia innocenza e perché tu avresti sentito la necessità di attaccarmi. Io sono innocente, quanto una persona che si forza indefessamente di ragionare (da solo e con gli altri) può esserlo (sempre che ragionare non sia una reato). Sul resto, non ci conosciamo.

"tu, di sinistra"

Non ci conosciamo, le mie idee politiche ti sono ignote.

"giudichi meno uomini o meno degni di essere ascoltati coloro che non si esprimono in maniera adeguata alla tua preparazione"

Questa è una delle offese peggiori per me, ed in effetti non ci conosciamo affatto. Io di norma non giudico le persone, intanto. E fino alla nausea a questo punto devo ribadire che quello che non sopporto è l'usare la propria ignoranza di un certo particolare qualcosa come escamotage argomentativo. Negli adulti, s'intende.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Credo che la discussione possa concludersi qui. Grazie a tutti.

filippo ha detto...

Credo che la discussione, in realtà, non ci sia mai stata.

Perchè non è che ci sia molto da discutere con uno che viene a dirti, senza troppi giri di parole, che gli omosessuali, in quanto omosessuali, dovrebbero "farsi curare".

paolo de gregorio ha detto...

Non so se questo commento è passabile ma mi adeguerò alla valutazione che ne sarà fatta. Non voglio rinvigorire una discussione morta e chiusa, ma solo confessare mestamente che l'altro giorno mi è venuto in mente Aurelio proprio mentre leggevo che da un editoriale dell'Avvenire (Emilio Maraone) si leggeva (mia enfasi):

"Sarebbe bene far sapere a tutti che l'uso a sproposito degli antivirali può avere come conseguenza la selezione di ceppi resistenti ai farmaci"