Mario Ricciardi, «Niente polveroni su parole di buon senso» (Il Riformista, 16 febbraio 2011, p. 6):
Speriamo che adesso non si scateni un putiferio per quella che, a leggerla con attenzione, non è altro che una considerazione di buon senso. Scrivendo che «il legislatore nazionale ben potrebbe provvedere, nel concorso di particolari circostanze, a un ampliamento dell’ambito di ammissibilità dell’adozione di minore da parte di una singola persona anche con gli effetti dell’adozione legittimante» l’estensore della sentenza della Corte di cassazione pubblicata ieri non sta violando le prerogative del legislatore e nemmeno rivolgendogli un’esortazione. Semplicemente, nell’ambito di quella che – è bene ricordarlo – è una pronuncia di legittimità, il magistrato ipotizza che, a suo avviso, non ci sarebbero ostacoli di principio a un intervento legislativo che allarghi le maglie dell’attuale disciplina delle adozioni, attribuendo questa possibilità anche a persone non coniugate. La Corte non afferma, e non è corretto farle dire, che non c’è alcuna differenza tra una coppia coniugata e un singolo dal punto di vista dei requisiti necessari per adottare. Si limita a notare che ci sono situazioni in cui i principi non negano che un singolo potrebbe essere all’altezza di tale impegno. D’altra parte, è difficile immaginare come si possa sostenere il contrario. Se lo standard di valutazione in casi del genere è il bene del minore, non c’è dubbio che per un bambino avere un solo genitore adottivo sia meglio di non avere nessun genitore. Riconoscere la ragionevolezza di tale affermazione non comporta negare che, qualora sia possibile, averne due è ancora meglio. Insomma la Corte non entra, e non potrebbe farlo, nel merito di questioni di antropologia filosofica che non le competono, e non tenta di erodere i presupposti costituzionali della tutela della famiglia. […]
17 commenti:
Certo che vedendo le reazini isteriche della classe politica e della Chiesa possiamo star tranquilli che nessuna legge verra' introdotta.
Simone
"Se lo standard di valutazione in casi del genere è il bene del minore, non c’è dubbio che per un bambino avere un solo genitore adottivo sia meglio di non avere nessun genitore."
Peccato che non per tutti lo standard di valutazione sia il bene del minore.
Per alcuni è l'aderenza alla dottrina, per altri l'ideologia del diritto a prescindere.
Cordiali Saluti,
DiegoPig
@ Diego
ma magari fosse solo un problema di dottrina.
Simone
Per Simone, 17/2/11 16:03
"ma magari fosse solo un problema di dottrina."
Non mi riferivo solo alla dottrina cattolica, ma alla dottrina che vuole i single (o gli omosessuali o i "diversi" in genere) inadatti ad allevare figli.
Cordiali Saluti,
DiegoPig
@ diego
ma quella non e´dottrina e´ignoranza, che poi si spesso si aiutino a vicenda e´un altro discorso.
Intanto, non c'è stata alcun mutamento di orientamento in tema di adozione, alle persone singole, ma si e' trattato di un clamoroso errore d'interpretazione, anzi, solo di lettura, della sentenza, pare, sin troppo chiara, invece.
In merito alla 'dottrina che vuole i single (o gli omosessuali o i "diversi" in genere) inadatti ad allevare figli', si potrebbe osservare che, e' per natura che i single non possono generare figli, non centra davvero nulla la dottrina.
Come al solito due pesi e due misure. Si tutela il mais transgenico..... e si sputa sulla famiglia naturale....
boh....
buona giornata
francesco sirio
Francesco Sirio: visto che qui si sta parlando di adozione, mi vuoi spiegare che cosa c'entra il fatto che "i single non possono generare figli" (che oltretutto è falso, specialmente per le donne: stai confondendo una circostanza giuridico-sociale - vivere senza partner - con una biologica - procreare senza partner)?
Inoltre, Siro ignora anche i casi della vita. La morte di uno dei due genitori, poco dopo la nascita della prole, rende il vedovo o la vedova inadatti al ruolo genitoriale?
Per Francesco Sirio, 22/2/11 09:13
"In merito alla 'dottrina che vuole i single (o gli omosessuali o i "diversi" in genere) inadatti ad allevare figli', si potrebbe osservare che, e' per natura che i single non possono generare figli, non centra davvero nulla la dottrina."
Sulla sua affermazione le ha già risposto Marcoz, 22/2/11 13:46.
Sarebbe bastato guardare oltre il proprio pentateuco per arrivarci da solo.
Cordiali Saluti,
DiegoPig
@ Francesco Sirio
Premesso che il ptermine naturale vuol dire molte cose diverse (naturale in senso biologico, in senso normativo, in senso razionale e i significati nonsono interescambili a caso). La famiglia e´una costruzione SOCIALE e GIURIODICA.
La legge decide chi puo´sposarsi e chi no. La societa' decide quali sono gli agglomerati umani che si chiamano famiglia ecc ecc.
Simone
Se un figlio per nascere, per legge naturale, vogliamo specificare ancor meglio, 'biologica', e' 'costretto' a nascere, da sempre, con il concorso di un uomo, padre, ed una donna, madre, una ragione naturale, vogliamo dire evoluzionistica, ci sara' stata pure….. Evidentemente… la culla naturale migliore, che l'evoluzione naturale, ma anche etica, sociale e morale, ha concepito…. e' quella costituita dai due individui che, hanno stretto un legame tra loro (legame al quale e' stato dato il nomen di matrimonio e famiglia) e che lo hanno generato. Questa e' la condizione ottimale, naturale. Ergo, l'adozione, in quanto tentativo artificiale di ricreare le condizioni di cui sopra, non puo' puntare al minimo, bensi' al massimo. Se un bimbo, per ragioni estranee alla volonta' umana, non potra' vivere nella sua famiglia del 'mulino bianco', con i suoi genitori naturali, che gli spetterebbero per diritto naturale, puntiamo a dargliene almeno una del mulino grigio, ma perche' puntare ad una famiglia monca, innaturale del mulino nero? Puntiamo in alto!!! Perche' desiderare il peggio? Qualora non ci fossero coppie disposte ad adottare, avrebbe senso, sarebbe etico, utile, umano, cercare comunque di fornire un riferimento famigliare a chi non ne ha … Ma le condizioni attuali, per fortuna, non sono cosi' tragiche, e vi sono liste di coppie in attesa, che attendono di poter accudire un figlio, non c'e' alcuna necessita' di inventarci famiglie monche, innaturali, non ci servono. Un orfano e' gia' stato sfortunato di suo, perche' aggiungere altro peso, altra sfortuna se ne possiamo fare a meno…..
Mi scuso per non aver risposto singolarmente, ma ho cercato di fondere un po' tutti i commenti, ed articolare una 'risposta collettiva' …..
cordiali saluti
francesco sirio
"Un orfano e' gia' stato sfortunato di suo, perche' aggiungere altro peso, altra sfortuna se ne possiamo fare a meno…."
Come no. Ammettendo pure che il concetto di naturalità della famiglia che lei espone regga, allo stesso modo, quindi, a un tale che ha perso le gambe, non dovremmo applicare delle protesi, perché rappresentano una (ulteriore) sfortuna rispetto alla ideale condizione naturale.
@ Francesco Sirio
Si faccia un ripasso di biologia per procreare un figlio non ci vuole nessuna relazione stabile tra i genitori!
Basta un semplice rapporto sessuale in alcuni giorni del mese. Semplicissimo!
Simone
riguardo la sfortuna nelle protesi, .... sarebbe sfortuna se ne applicassero solo una....
certo che un figlio puo nascere... per caso, .... nessuno lo nega che due sprovveduti possa mettere al mondo un essere umano 'per caso'. Tuttavia, una procreazione responsabile sarebbe sempre auspicabile.....
ciao
francesco sirio
@ Francesco sirio
la procreazione responabile implica un obbligo sociale ergo che la biologia non conta piu'!
Inoltre quale imperativo biologioco impone che i genitori crescano i figli per secoli i bambini sono stati allevati dalla balie, non mi pare ch e l'umanita' sia scomparsa.
Si rassegni con la biologia si va poco avanti (e sono biologo....)
Simone
scusami Simone ma non riesco a comprendere le tue osservazioni...
Forse vuoi dirmi che se si tornasse a far allevare i figli dalle balie sarebbe meglio? Ma la balia, ricordo a me stesso.... non diveniva madre adottiva del bambino.... ma solo una 'aggiunta', una.... baby sitter....
Ho capito bene?
ciao
francesco sirio
@ Francesco sirio
Io voglio "solo" sottolinerare che la maternita' e la paternita' sono costruzioni sociali.
Cosa vuol dire essere padre e madre non dipendono dalla biologia ma dalle convenzioni sociali. Non esiste nessun imperativo di ordine biologico per cui i bambini debbano essere cresciuti dalle madri biologiche in famiglie monogame.
Se non la convince provi a pensare a suo padre o suo nonno e a come scolgevano il loro ruolo di padre e lo confronti con i padri di oggi che hanno diritto a prendere un periodo di esonero dal lavoro per accudire il figlio.
Certo la biologia impone che i figli abbiano due genitori biologici ma non impone ne' una programmazione responsabile della maternita', ne' un certo tipo di allevamento.
Simone
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