sabato 7 aprile 2012

Esistono ancora le mezze stagioni?


Qualche giorno fa Michela Marzano commentava su la Repubblica il ricorso ai test genetici (Quel virus del dubbio che ha contagiato gli uomini).
Di fiducia ce n’è veramente poca in questo momento. Non solo nei confronti della politica e dell’economia, ma anche all’interno delle coppie. Come se il virus del dubbio avesse contagiato veramente tutti, soprattutto gli uomini. Che ormai non sopportano più l’idea di essere stati traditi. E allora cercano in tutti i modi di rassicurarsi. Spiano, controllano, verificano. Fino a quest’assurda moda dei test del Dna per determinare con certezza la propria paternità. Come se essere padri si limitasse a trasmettere un pezzetto di codice genetico. Come se la fiducia, per esistere, avesse bisogno di un’accumulazione di prove irrefutabili… Peccato che siano proprio le persone in cui abbiamo veramente fiducia che hanno poi la possibilità di tradirci. E che fedeltà e tradimento vadano spesso di pari passo. Come spiega il sociologo Georg Simmel, la fiducia è come l’amore: è sempre e solo una "scommessa"; non può che essere un "salto nel buio". È per questo che, in amore, si è vulnerabili. Ci si aspettano tante cose, talvolta "tutto". E che il pensiero del tradimento è quasi intollerabile. Nessun essere umano, però, è affidabile al cento per cento. Chi lo pretende mente, a se stesso o agli altri. Perché il desiderio evolve e si trasforma. E forse l’unico modo per tenerlo acceso è quello di non cedere al fascino discreto del dubbio. Shakespeare lo aveva già detto parlando di Otello: le certezze non esistono e, quando le si cerca in modo ossessivo, finiscono solo col produrre una tragedia.
Un “signora mia” l’avrei aggiunto dopo la prima frase, e forse l’avrei ribadito anche in seguito.
Com’era la fiducia prima, com’era in quel dorato mondo che fu? Chi lo sa, ma la tentazione di immaginare la caduta dei tempi attuali è irresistibile. Ecco il virus della sfiducia invadere le nostre vite, ecco che gli uomini non sopporterebbero più di essere traditi: perché prima lo sopportavano? E poi l’intolleranza al tradimento è una questione di gender? A chi fa piacere essere traditi? Ah, non ci sono più i cornuti d’una volta!
Assurda oppure no la moda dei test del Dna non è valutabile in base al fatto che la paternità non è riducibile al legame genetico. Su questo non c’è dubbio. E poi, soprattutto, è proprio vero: in amore vince chi fugge...

1 commento:

Giuseppe Barreca ha detto...

Infatti non capisco perché un articolo come questo, secondo me condivisibile nella sostanza, debba accennare a una presunta età dell'oro in cui tutto andava bene. Peccato, perché senza questa concessione al luogo comune, l'articolo sarebbe più interessante...