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sabato 16 giugno 2007

Il Far West della fecondazione

Sull’ultimo numero dell’Espresso Chiara Valentini traccia un quadro dei risultati, sia pure non ufficiali, dei primi tre anni di applicazione della legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita: calo delle gravidanze, aumento dei parti gemellari e trigemini (con i rischi conseguenti per i concepiti e le gestanti), fuga all’estero dei pazienti («Fecondazione da Far West», 21 giugno 2007, pp. 74-77). Chi ha voluto e difeso quella legge può andarne ora legittimamente orgoglioso...

giovedì 30 novembre 2006

La sofferenza del turismo procreativo

“Turismo” evoca sensazioni piacevoli e immagini di spiagge assolate o cime montuose innevate. “Procreativo” fa pensare alle guanciotte paffute di un bimbo desiderato o allo scalpiccio di piedi incerti che esplorano il mondo. La loro unione però (turismo procreativo) non raddoppia la piacevolezza ma implica sofferenza e frustrazione.
Sofferenza e frustrazione per tutti gli esclusi dalla legge sulla procreazione medicalmente assistita: persone affette o portatrici di malattie geneticamente trasmissibili e sieropositivi. Ma anche quanti sono affetti da una sterilità cui la medicina non può rimediare, e che avrebbero bisogno di ricorrere alla donazione di un gamete altrui, maschile o femminile, e le donne sole. La legge 40 vieta l’accesso alla procreazione assistita ai non sterili e a chi non ha un legame stabile da almeno 3 anni, e vieta la fecondazione eterologa.
E così un esercito silenzioso e sempre più numeroso si rivolge a centri all’estero: Spagna Svizzera Gran Bretagna Stati Uniti. Chi non vuole rinunciare al desiderio di avere un figlio è costretto ad intraprendere viaggi desolanti e rischiosi. E costosi. Viaggi che, naturalmente, non offrono alcuna garanzia di successo e che spesso si moltiplicano.
I dati raccolti dall’Osservatorio del Turismo Procreativo, resi pubblici oggi in una conferenza stampa a Roma, parlano di oltre 4.000 coppie di esuli. Prima della legge 40 erano poco più di 1.000.
Si badi: non è perché esiste il turismo procreativo che la legge 40 è una legge condannabile. Ma, al contrario, il turismo procreativo è un ennesimo effetto di una legge oscena e ingiustificabile.

(E Polis, 30 novembre 2006)

Aggiornamento: Le cicogne volano all’estero di Gianna Milano (Panorama, 5 dicembre 2006).