lunedì 14 dicembre 2009

Le Usl venete assumano medici e infermieri, non preti!

Bacio le mani
Le Usl Venete hanno deciso di assumere 96 preti come assistenti spirituali per un esborso annuo di oltre 2 milioni di euro.
Saranno assunti a tempo indeterminato, su indicazione dei vescovi e parificati nel trattamento agli infermieri professionali laureati (categoria D).
Nelle Usl venete ci sono circa 500 precari tra medici, infermieri e tecnici.
Noi pensiamo che l’assistenza spirituale ai malati dovrebbe essere un atto di carità secondo l’insegnamento evangelico e non una professione.
Noi pensiamo che i 2 milioni di euro dovrebbero essere spesi per medici, infermieri e tecnici che servono negli ospedali per accorciare le liste d’attesa e curare i malati.
Noi pensiamo che la Chiesa Cattolica abbia notevoli risorse economiche, anche dall’8 per mille, per pagare, se non trova preti che lo facciano per missione, gli assistenti spirituali.

Per questo i sottoscritti cittadini chiedono che la Regione receda dall’accordo in oggetto.

Per firmare la petizione vai su www.atalmi.it

La risposta della conferenza dei vescovi.

12 commenti:

cicapicos ha detto...

Dico vorremo mica che chi porta sollievo spirituale ai malati muoia di fame, no?

old ha detto...

Se assumono dei laici per lo stesso scopo, non li pagano?
Per stesso scopo, intendo anche assistenza psicologica ai non credenti in punto di morte...immagino che non siano lasciati soli a morire su un letto questi, no?
Ci sono in tutta italia vero psicologi in ospedale?
e allora di cosa parliamo!

Marco ha detto...

Old, ti sbagli gli psicologi non ci sono in Italia tra le corsie dei pazienti. Al massimo può capitare che se un malato vada in depressione viene mandato in terapia psicologica, ma usano un medico che sarebbe già comunque lì e pagato per svolgere il suo mestiere non solo sui pazienti ospedalizzati.
E poi lo psicologo è un professionista, non viene assunto in un'ospedale pubblico su indicazione di questo o di quello (almeno si spera), ma in base a un concorso.
Il prete invece viene indicato dal vescovo e pagato dallo Stato per una mansione, la cura delle anime, che già rientra tra i suoi doveri e per la quale viene già stipendiato dalla Chiesa con i soldi dell'8 per mille.
In pratica si tratta di un altro vergognoso regalo della politica alla Chiesa pagato coi soldi dei contribuenti.

old ha detto...

Marco, in ogni caso io questa gran vita mondana dei preti non ce la vedo proprio...e in ogni caso polemizzerei prima su altre cose, ben più importanti!
Perchè non controllano i dipendenti che timbrano e se ne tornano a casa o a fare i c...i propri!??

Anonimo ha detto...

Ciao sono Betti e sono infermiera. Personalmente non discuto l'utilità di persone dedicate ESCLUSIVAMENTE all'assistenza SPIRITUALE a persone sofferenti o terminali. Ci mancherebbe. Anche noi infermieri (non tutti, forse) offriamo assistenza spirituale nell'ambito dell'assistenza al malato, indipendentemente dal credo. Vorrei tuttavia sapere perchè in ugual modo e con pari dignità non possano essere trattati tutti gli operatori che GARANTISCONO 24 h/ 24 h, 365 gg l'anno la cura e l'assistenza ai malati. Ed è anche ora di smettere e far passare la maggior parte come fannulloni. Anzi: spesso si tratta di contratti a tempo determinato; oppure si lavora per cooperative che guadagnano sul lavoro che tu svolgi, sui riposi che salti, sui rischi professionali/personali che corri. E' necessario essere obiettivi e giusti, perchè a tutti, prima o poi può capitare di aver bisogno di un sacerdote e di un'infermiera

old ha detto...

Sig.ra betti, qui si tratta con persone che non sono molto obbiettive, per alcuni, tutti sono fannulloni, tutti i cristiani sono costrittori della libertà e tutti i preti sono pedofili!
Veda un po' lei!

Anonimo ha detto...

Sig. Old, il mondo è bello perchè è vario. L'importante è resistere alla tentazione di generalizzare tutto. Ognuno lascia il proprio contributo alla riflessione comune. E le sembra poco? A me no. Le faccio tanti auguri. Betti

marco ha detto...

Mi scuso perché rispondo in ritardo alle bestialità di old, ma ne ne sono accorto soltanto ora.
Old tira in ballo la "mondanità", ma quanto mai ne ho parlato io? ho detto soltanto che così facendo i preti vengono pagati due volte per fare lo stesso lavoro, in quanto la "cura delle anime" mi pare già rientrare nei loro doveri sacerdotali, e quindi a che perché si dovrebbe pagare due volte una persona che fa già il suo mestiere? senza contare che non mi è mai parso di veder tra le corsie di ospedale (e per motivi famigliari le ho dovute frequentare per anni) i preti darsi da fare come fa tutto l'altro persona; che quindi si tratti di uno pseudo-lavoro? mah... chissà?
Poi mi invita a prendermela per cose "ben più importanti"; beh intanto prendiamocela perché non aumentino

old ha detto...

Ho detto mondanità, perchè chissà cosa combinano i preti di così fastidioso con due ??? stipendi come dici tu! mah!
Nella pratica significa circa una dozzina di preti per provincia distribuiti nelle varie strutture.
Non penso si veda quel gran pullulare di preti in giro per gli ospedali!
E all'assistenza spirituale fino a prova contraria, sono incaricati i preti, non gli psicologi, se mai questi ultimi fanno assistenza mentale!
Scusate la risposta tarda, ma era richiesta.

Marco ha detto...

Richiesta forse no, visto che non vi è alcuna risposta ma solo un'accozzaglia di concetti.
Francamente non mi interessa che cosa i preti (pochi o tanti che siano) combinino con gli stipendi dati loro dagli ospedali, fatto sta che questo stipendio non dovrebbero essere dato, poiché prima di tutto l"assistenza spirituale" rientra già tra i loro doveri per cui sono già pagati, secondo perché non rientra tra gli obblighi e i fini di un'ospedale pubblico, né dei suoi dipendenti. Se poi i fedeli di loro iniziativa vogliono dare qualcosa ai preti degli ospedali, sono liberissimi di farlo.
Senza contare che un prete che un prete potrà dare al massimo assistenza spirituale ai cristiani (e probabilmente solo a quelli cattolici) ma per quelli di altri religioni che si fa? assumiamo anche rabbini e imam, tanto per fare un esempio, visto che in Veneto gli immigrati islamici non sono di certo pochi e in ospedale ci finiscono pure loro.

Tralascio poi i commenti sue quelle che sembra una subdola insinuazione: "se mai questi ultimi fanno assistenza mentale!".

old ha detto...

..appunto, siccome non le interessa ciò che combinano i preti, non si permetta di giudicare, se no straparla?
Mi faccia capire, è odio?
Non si capisce...

Un ospedale pubblico deve garantire servizio al cittadino caro marco, servizi che sono richiesti dalla cittadinanza.
E decisi dalla cittadinanza.
Chiaro e legittimo che alcuni non concordino.
Ma si candidi e vinca le elezioni divulgando il suo pensiero se non le sta bene.
Magari riesce a cambiare le cose.
Comunque totalmente a favore dell'assunzione di Imam e rabbini per i cittadini Italiani che ne fanno richiesta.
Logicamente in proporzione ai cittadini in egual misura del numero dei preti.

Talvolta sembra che chi è al potere e deve decidere per tutti sia li per merito di nessuno, sia li per caso...bah!!

Marco ha detto...

Ho l'impressione di parlare con un demente. Non mi potrà interessare quello che fanno i preti nel privato, ma mi interessa (e mi preoccupa) quando ricevono dallo Stato, e quindi dai tutti i contribuenti, l'ennesimo regalo non dovuto.
Un ospedale deve innanzitutto garantire prestazioni sanitarie non altro, non tutto ciò che chiedono i cittadini. Detto questo se poi dentro uno vuole prestare volontariato e fare qualcosa di accessorio è libero di farlo, ma senza gravare sui conti pubblici; più o meno la stessa cosa che deve e fanno i preti in tutti le altre regioni, dove comunque vengono già pagati per il loro essere prete con i soldi derivanti dall'otto per mille,