sabato 26 febbraio 2011

Le cure sono un diritto, non un dovere

2 commenti:

DiegoPig ha detto...

Le cure non sono un dovere solo se sei cosciente.

Se sei incosciente diventi proprietà dello stato.

Così alcuni dicono.

L'unico dubbio che ho è il seguente: di quale stato si diventa proprietà? Di quello Italiano o di quello Vaticano?


Cordiali Saluti,
DIegoPig

Anonimo ha detto...

Se si diventa incoscienti, il proprietario e' soltanto lo 'stato' d'inconscienza, inteso come 'di non conoscenza.
Forse gli organizzatori avrebbero dovuto intitolare diversamente la manifestazione, e cioe' secondo noi, "le cure sono un diritto e non un obbligo" e certamente la questione sarebbe stata inquadrata meglio.
In realta' forse, il problema andrebbe visto, inquadrato sotto un altro titolo. Come si puo' impedire l'accanimento terapeutico? L'unica forma di 'cura' che cura non e', probabilmente, e' soltanto l'accanimento terapeutico, sorta di disumano falso primato, della scienza sulla mortalita' umana.
E concludo. Alcuni sono diventati abilissimi in questo gioco: tentare di far passare dalla finestra cio' che non si riesce a far entrare dalla porta della Costituzione. Tipo...... la dolce morte (eutanasia), adozioni a single e conviventi omosessuali, commercio di neonati.... e via discorrendo....

francesco sirio