lunedì 28 maggio 2012

Liberazione sessuale. Agnese De Donato


Foto di Agnese De Donato

La pillola contraccettiva ha da poco compiuto 50 anni. La rivoluzione che ha causato è stata travolgente: il sesso si separa sempre più dalla riproduzione e il controllo riproduttivo diventa molto più efficace e sicuro. Negli anni 70 la pillola è finalmente a disposizione anche delle donne italiane. L’articolo 533 del codice penale, che considerava illegale vendere e anche parlare di contraccezione, viene abrogato dalla Corte Costituzionale. Anche se è possibile usarla, non c’è molta voglia di spiegare e fare informazione. Come ci racconta Agnese De Donato, fotografa e giornalista, la pillola “ha avuto una lunga gestazione: il dosaggio, la visita medica preventiva, le analisi, la prescrizione medica per acquistarla. La pillola ebbe la meglio sull’uso del diaframma, sulla spirale e sulle varie creme vaginali. Era spiccia, liberatoria. La speranza era che si potesse arrivare a una pillola per i maschietti. Ma non c’era molta fiducia in questo! Comunque l’avvento della pillola dava evidentemente una grande libertà alle donne, tanto che mio marito fu irremovibile, non voleva altri figli oltre ai tre già all’asilo e al ginnasio, ma non voleva che io la prendessi. Custodivo amorevolmente la mia bella scatolina rotonda in cucina dietro alle pentole e me la cuccavo di nascosto!”.

Sul Mucchio di giugno, in Gli anni settanta.

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