Tre giorni fa Malvino ci metteva in guardia contro una tentazione censoria che comincia a profilarsi, e a minacciare la Rete. L’occasione gliela offriva Gianni Baget Bozzo, che in una lettera al Foglio dello stesso giorno così scriveva, suscitando il consenso del direttore:
Il meccanismo terrorista nasce dalla potenza della parola, è la parola che arma la mano ed è la parola che costruisce un accorporamento di uomini. E oggi la parola può rivolgersi a tutti mediante quello strumento universale di comunicazione che è Internet. Il terrorismo degli anni Settanta è stato preparato dagli anni del Sessantotto. Lei tende a sottovalutare la potenza della parola e la responsabilità di quelli che la usano.Oggi Baget Bozzo torna alla carica, questa volta dalle pagine della Stampa («Sulla chiesa corre veleno via internet», 7 maggio):
Forse vi è qualche ragione per cui l’Osservatore Romano ha usato un termine così inaudito come «terroristi» per descrivere gli attacchi contro il cristianesimo e contro la Chiesa compiuti in Internet e manifestati, con inattesa violenza, dal conduttore del 1º Maggio sindacale. Forse è più il messaggio che corre in Internet a preoccupare la Santa Sede che la definizione di ladroni data per obliquo alla Chiesa in Piazza San Giovanni. Internet è divenuto una sorta di coscienza diffusa, in cui ciascun utente è portatore e recettore di messaggi potenzialmente mondiali. E tutta la struttura della protesta in Italia usa Internet da molto tempo, non solo come mezzo di messaggi, ma come organizzazione di fatti e di rapporti collettivi.La sede, stavolta, è autorevole (o meno becera, comunque), l’accusa comincia a prendere forma, ad articolarsi in teorema. Occhio, concludeva Malvino. Occhio, concludo io.
2 commenti:
Solo io trovo Jabba estremamente contorto quando parla?
Il punto è questo. Internet non è un'entità astratta, è un'insieme di persone, e se molte di queste persone ti tirano dietro accidenti motivandone la più sottile sfumatura qualcosa devi aver pur fatto...
Cara leilani, mi diresti che ti ha fatto di male jabba per meritarsi questo paragone? ;)
Cmq la cosa è sì preoccupante, tanto più che il Bozzo della politica italiana non si rende conto che egli stesso usa quel "meccanismo terrorista" che "nasce dalla potenza della parola" (così come lui lo chiama). E sinceramente a me fa più paura uno come lui che non si rende conto di avere in mano quest'arma rispetto a qualcuno che invece ne sia conscio!
Come dire: "Ho un punto e virgola in mano, e non ho paura di usarlo!".... Ma mi faccia il piacere!!!
Posta un commento