giovedì 6 settembre 2012

I cattivi consigli dell'empatia

Si sa: l'emotivismo, la cecità astorica e l'insofferenza per un approccio analitico-pragmatico ai problemi sono i carburanti del settarismo. E con le emozioni non si viene a compromesso. Ma se si usano solo le emozioni, evolutivamente selezionate anche per cacciare meglio in gruppo e spartirsi la selvaggina, succede che quando e dove l'esistenza gira male, gli animali, a meno che non siano protetti da qualche superstizione religiosa, vengono abusati in tutti i modi. Su consiglio diretto delle emozioni, che inducono a sopravvivere. Quando, come in Occidente, gira bene, gli altri animali ottengono un diverso genere di trattamento. Ora, se questo quadro è plausibile, e noi crediamo lo sia, chi ama gli animali non dovrebbe lasciarsi ipnotizzare delle prediche di Petrini, Dario Fo o Latouche, che propongono di diventare poveri o di tornare alla «scienza dei contadini». Che, quando erano ignoranti, erano anche i peggiori carnefici. Non solo verso gli animali.
Di Gilberto Corbellini e Simone Gozzano, Il Sole 24 Ore di domenica scorsa. Da leggere tutto.

2 commenti:

Simone ha detto...

"I ricercatori difendono l'utilità della sperimentazione animale e non vanno lontano dal vero quando dicono che le moderne conoscenze biomediche in larga parte non esisterebbero senza di essa. È anche vero che assecondano alcune convenienze, come vantaggi economici o protezioni legali che la sperimentazione animale garantisce."

Di quali vantaggi economici sta parlando? veramente crede che fare ricerca animale sia conveniente dal punto di vista economico?
Veramente crede che usare un topo invece che una linea cellualre costi meno? Trasportare due topi da un laboratorio da un altro cosi piu' di un volo intercontinentale in business class! Per non parlare della montagna di burocrazia che necessita. Se per avere un cane in casa si dovessere rispettare le norme che rispettano i ricercatori nessuno avrebbe un cane!
Voglio sperare che una persona come Corbellini non riduca la sperimantazione animale ai test tossicologici!

Protezione legale?? sarebbe quella per cui alcuni ricercatori sono sotto minacca da decenni o vedono il loro laboratori distrutti da sedicenti animalisti?

apple ha detto...

La critica di Corbellini e Gozzano vale forse per alcuni animalisti, ma non credo che si possano accusare le diverse argomentazioni antispeciste (penso a Peter Singer, Tom Regan, Gary Francione) di "emotivismo"!

(Si può poi discutere riguardo alla "cecità astorica" e all'"insofferenza per un approccio analitico-pragmatico ai problemi"; io non sarei d'accordo)

Portano tesi di interesse etico e filosofico; bollarle come emotive non è le confuta, ma è un argomento ad hominem.

Né si possono secondo me mettere sullo stesso piano le istanze contrarie all'uso di animali (anche per ricerca e sperimentazione) insieme a quelle di Petrini o Latouche; si tratta di questioni diverse. Per esempio, a me, vegano, lo slow food e la decrescita felice dicono ben poco.

Mi dispiace vedere come la risposta di Corbellini e di altri coscioniani, che ammiro per mille motivi, alle questioni sollevate sia spesso quella di girarsi dall'altra parte, bollando chi le pone come emotivi, irrazionali sviati dall'empatia, amanti degli animali non umani (personalmente non amo chi non conosco, men che meno specie intere), e in altre occasioni oscurantisti medievali (è successo) o altro.