venerdì 19 giugno 2009

Intanto altrove...

Vincenzo Savignano, «“Blindato” il testamento biologico» (Avvenire, 19 giugno 2009, p. 26):

Dopo una lunghissima discussione, durata anni, il Bundestag ha dato il via libera alla legge che regolerà in Germania il testamento biologico che esiste già da anni. In futuro i medici dovranno obbligatoriamente attenersi alle indicazioni scritte e controfirmate dal paziente nella sua Patientenverfügung (Testamento biologico). Desta dubbi e perplessità il fatto che la nuova normativa non prevederà più una distinzione tra malattie curabili ed incurabili: «Conterà sempre e comunque la volontà der paziente», ha sottolineato Joachim Stünker, l’esperto di diritto della Spd che ha visto accogliere la sua proposta di legge, votata da 320 deputati su 566 votanti, 240 i contrari. La nuova normativa, inoltre, prevede che, nei casi in cui non ci sia un Testamento biologico, la decisione di proseguire o meno le cure possa essere affidata ai medici o ai fiduciari del paziente e, nell’eventualità che questi ultimi non siano in grado di giungere ad una posizione unanime, l’ultima parola spetterà al giudice tutelare.
Visto il tono accorato, viene quasi da pensare che la redazione di Avvenire abbia per un attimo considerato la possibilità di listare a lutto la pagina (la Germania era stato fin qui un paese abbastanza ‘affidabile’ in tema di bioetica)...
Da notare come i sofismi da quattro soldi non imperversino solo in Italia:
Ha espresso i suoi dubbi sulla decisione presa dal Bundestag anche il presidente della Deutschen Bischofskonferenz, Robert Zollitsch, attraverso un comunicato diffuso sul sito Internet della Conferenza episcopale di Germania. «Esprimiamo i nostri dubbi poiché le decisioni prese da una persona anticipatamente non è detto che siano le stesse nel momento in cui si ammala».
Ma se una persona si ammala e rimane cosciente, allora il testamento biologico non si applica: è uno strumento che vale solo per i malati in stato di incoscienza. Viceversa, se la persona si ammala e perde coscienza, allora non può cambiare idea; l’approssimazione migliore della sua volontà rimane quella espressa a suo tempo nel testamento biologico.

1 commento:

Marcoz ha detto...

Come si dice, in tedesco, "essere di coccio"?

Un saluto