Se le intenzioni di Della Vedova erano buone, ovvero di sostituire il ddl Calabrò e di presentare una “soft law”, il risultato è a dir poco mediocre. Si finisce per sentirsi stupidi a ripetere continuamente le stesse cose (che significa “accanimento terapeutico”? Perché rinviare alla deontologia medica? Perché richiamare e rinforzare il fantasma dell’eutanasia?), ma ci si sente anche stupidi, e pure un po’ arrabbiati, ad essere presi in giro. Presi in giro sì: perché non c’è nulla in questo emendamento che possa tranquillizzare chi ha a cuore l’autodeterminazione. Nulla che ribadisca chiaramente che sul nostro corpo e sulla nostra salute dovremmo poter scegliere (ed eventualmente delegare o scegliere di far scegliere qualcun altro), senza che nessuno (medico o familiari) ci venga a fare la ramanzina o peggio si nasconda dietro a una dissennata invocazione alla obiezione di coscienza o altre parole lesive delle nostre scelte. Definire la vita umana “diritto inviolabile ed indisponibile” è abbastanza pericoloso e sta bene in bocca a un oltranzista paternalista piuttosto che a uno che si dichiara liberale. Perché, è evidente, se il diritto alla vita è inviolabile quello di scelta passa in secondo piano o è fortemente limitato dalla inviolabilità stessa – sarebbe come dire che siamo liberi di uscire ma dalle 7 di sera c’è il coprifuoco.
Su Giornalettismo.
martedì 17 novembre 2009
Testamento biologico, non ci siamo proprio
Postato da Chiara Lalli alle 13:10
Etichette: Benedetto Della Vedova, Libertà individuale, Testamento biologico
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6 commenti:
Beh, insomma, sta pure nel PdL, scherzi mica che alzi la voce?
Solo una chiosa: a limitare il diritto alla scelta, più che l'inviolabilità del diritto alla vita, sembra essere la sua presunta indisponibilità, che di fatto lo renderebbe un "dovere di vivere".
E quello del "bene indisponibile" è un mantra che purtroppo attecchisce con facilità anche nelle menti di persone culturalmente progressiste, temo. Per così dire, suona bene.
secondo me DV ha cercato di scrivere una legge liberale con parole che, a prima vista, potessero piacere anche agli illiberali, ed e' venuta fuori una legge illiberale scritta con parole che, a prima vista, potrebbero piacere anche ai liberali.
Oppure ha cambiato idea, ci sta anche questo.
La vignetta sembra surreale, ma fotografa semplicemente la realtà...
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/05/19/roccella-il-presidente-dice-cose-non-vere.html
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la Repubblica
19/05/2009
Roccella: Il presidente dice cose non vere
D: Il ddl sul testamento biologico obbliga all'idratazione e alla nutrizione artificiale.
R: Non è un obbligo; non c'è la possibilità di rifiutare.
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bel post...ho toccato anche io l'argomento sul mio blog...
complimenti per il vostro.
Per quanto comunque diffidenge e lontano io possa essere dagli orientamenti bioetici della maggioranza di governo, sono regolarmente sorpreso dal silenzio più o meno assordante di personaggi che ne fanno parte come Della Vedova, Taradash, Capezzone, che pure non ho mai letto essersi convertiti sulla via di Damasco...
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