lunedì 13 febbraio 2006

Schatten e il cane


Gerald Schatten sarà stato anche una vittima di Woo-Suk Hwang, come scrivevamo sabato, ma dal rapporto dell’Università di Pittsburgh sulla sua condotta, adesso disponibile online, sembra essere stato una vittima alquanto consenziente: non ha esercitato alcun controllo sull’articolo sulla clonazione terapeutica pubblicato da Science, come pure sarebbe stato suo dovere e nonostante fosse già a conoscenza di alcune clamorose incongruenze nei dati; e ha ricevuto a più riprese da Hwang cospicue somme di denaro, senza una chiara motivazione. Ma l’addebito più gustoso è il seguente:

Riguardo alla breve comunicazione indirizzata a Nature sulla clonazione del cane Snuppy, della quale il Dr. Schatten figura come co-autore, non abbiamo motivo di dubitare di quanto il Dr. Schatten ci ha riferito, e cioè che il suo contributo principale all’articolo è consistito nel suggerimento di ingaggiare un fotografo professionista per far apparire Snuppy al meglio. Appare meno chiaro come questo contributo possa giustificare l’inserimento del nome del Dr. Schatten tra gli autori dell’articolo.

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