lunedì 28 maggio 2007

Ratzinger e la Crimen Sollicitationis

Monsignor Betori è reciso:

Il documentario della Bbc, ha affermato Betori, «non rispetta la verità, ad esempio quando attribuisce a Ratzinger la paternità di un documento emanato dalla Congregazione della Dottrina della Fede 19 anni prima della sua nomina alla guida del dicastero».
Quasi sprezzante Andrea Galli:
Il pezzo forte del servizio infatti consisteva (e ancora consiste) nell’accusa rivolta a Joseph Ratzinger di essere stato niente meno che il responsabile massimo della copertura di crimini pedofili commessi da sacerdoti in varie parti del globo, in quanto “garante” per 20 anni – da quando fu nominato prefetto vaticano – del testo Crimen sollicitationis, che è un’istruzione emanata in realtà dal Sant’Uffizio il 16 marzo 1962. Da notare la data: nel 1962 infatti Joseph Ratzinger non era certo prefetto della futura Congregazione per la dottrina della fede, essendo in quel tempo ancora teologo molto impegnato nella sua Germania.
Più asciutto Massimo Introvigne:
Nella nota 3 della lettera della Congregazione per la dottrina della fede – ma per la verità anche nel testo della precedente lettera di Giovanni Paolo II – si cita l’istruzione Crimen sollicitationis emanata dalla Congregazione per la dottrina della fede, che allora si chiamava Sant’Uffizio, il 16 marzo 1962, durante il pontificato del Beato Giovanni XXIII (1881-1963) ben prima che alla Congregazione arrivasse lo stesso Ratzinger (che quindi, com’è ovvio, con l’istruzione non c’entra nulla: all’epoca faceva il professore di teologia in Germania).
A questo punto uno può dire: ma guarda un po’ questa BBC, che non è capace del più semplice controllo sui propri testi! Anche qualche blogger laico (ma non tutti) è apparso imbarazzato, e ha tentato di minimizzare la cosa come una imprecisione irrilevante.
Andiamo allora a vedere cosa si dice effettivamente nel documentario della BBC. Useremo la trascrizione disponibile sul sito dell’emittente. I punti in cui si accosta il Cardinale Ratzinger all’istruzione Crimen sollicitationis sono questi:
Instead of reporting O’Grady the church hid him from the authorities. No mistake, but part of a secret church directive. The man responsible for enforcing it was Cardinal Joseph Ratzinger, now Pope Benedict XVI. […]
The procedure was intended to protect a priests reputation until the church had investigated. But in practice it can offer a blueprint for cover-ups. The man in charge of enforcing it for 20 years was Cardinal Joseph Ratzinger, the man made Pope last year. […]
So Joseph Ratzinger was at the middle of this for most of the years the Crimen was enforced.
Come si vede, non si afferma nemmeno una volta che Ratzinger sia l’autore dell’istruzione, ma soltanto che per un ventennio (più precisamente, 23 anni) sia stato il responsabile supremo della sua applicazione, in quanto Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Da dove nasce l’equivoco in cui sono caduti uno dopo l’altro gli illustri personaggi citati sopra? Probabilmente questi signori hanno visionato il documentario sottotitolato in italiano, che ne rende in questo modo i punti chiave:
Responsabile di quella imposizione fu il Cardinale Joseph Ratzinger […]
Fu Ratzinger a imporlo per 20 anni […]
Joseph Ratzinger si occupò di questo per parecchi anni, dopo l’emanazione del Crimen sollicitationis.
Una versione, dunque, leggermente equivoca. A venire condannata, però, non è la traduzione ma l’originale, senza che nessuno di quelli che sparano sentenze si sia dato la pena di ascoltare l’audio in inglese.
Le fonti originali! Le fonti originali! Forse dovremmo introdurre lo studio della filologia nella scuola dell’obbligo – e anche nei seminari, naturalmente.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornato Giuseppe... :-)

Grendel ha detto...

Eccellente! Ho aggiunto questo post alla disamina delle critiche sul documentario (http://grendelfromthemoor.splinder.com/post/12401311).

Roberto Virzi ha detto...

ah, le fonti originali! Come per esempio bisognerebbe fare leggendosi i documenti citati, quello originale e la "parte aggiunta" fatta più recentemente...

Purtroppo questo documentario non ha niente da invidiare a quelli che giravano in rete tempo fa sugli attentati dell' 11 settembre, dove si avanzavano ipotesi poco credibili con poche prove... In questo documentario l'informazione non è limpida ma pilotata, è palese. In effetti capisco però che quando viene sostenuta una tesi che piace a chi la ascolta è difficile essere obiettivi... E' lo stesso atteggiamento per cui accusate i credenti...
Discutiamone pure e mandiamolo in televisione, però non prendiamolo come fonte informativa certa...

Anonimo ha detto...

Si cerca di far credere che“Crimen sollicitationis” del
1962 commina la scomunica a chi denuncia
i preti colpevoli di abusi sessuali mentre è
esattamente il contrario (è scomunicato chi,
essendo a conoscenza degli abusi, non li denuncia);
si confondono segretezza del processo
canonico (di cui sola si occupano i documenti
vaticani) e segreto del delitto, che
neppure una riga di quei testi impone di
non rivelare alle autorità civili; si pretende
che l’istruzione “De delictis gravioribus”
del 2001, firmata dal cardinale Ratzinger
quando era prefetto della congregazione
per la Dottrina della fede, renda più difficile
perseguire i preti accusati di pedofilia
mentre al contrario lo rende più facile, tra
l’altro allungando i termini di prescrizione
fino a quando la vittima minorenne più giovane
abbia compiuto i 28.Questi sono i fatti.
Poi che il problema pedofilia nella chiesa esista e sia grande ok.Ma non prendiamo un video abbastanza mal fatto per oro colato!!!

Anonimo ha detto...

ma che significa?
Non l'ha emenata lui, ma ne è stato il responsabile per venti anni.
E' come se l'amministratore delegato di Fiat si professasse incolpevole per lo stato attuale delle cose...

Cos'ha fatto Joseph Ratzinger per venti anni?
Assolutamente nulla.
O per lo meno assolutamente troppo poco.
Stando ai fatti, le cose sono continuate come indicato nella Crimen...
Chi veniva accusato di Pedofilia veniva magicamente "trasferito", le accuse insabbiate, per poi ripresentarsi nel luogo in cui il Pedofilo andava a ricoprire il santo incarico.

Troppo comodo dire che non sapeva nulla, non trovate?

Danx ha detto...

Appunto, non ha fatto nulla. Complimenti!