mercoledì 8 ottobre 2008

Segnalazione

Riceviamo da razionalismo e volentieri postiamo (in attesa di scrivere un commento alla dottoressa (??) in questione).

Il mio misero canale YouTube (che contiene pure video su Darwin, evoluzione, il libro di Rosa Giannetta Alberoni e le farneticazioni di RadioMaria) è stato segnalato allo zelante staff di YouTube per via di un video in cui si sentono le opinioni deliranti della dottoressa Atzori, immunologa presso l'ospedale Sacco di Milano, riguardo al virus HIV e la sua ulteriore diffusione nel caso venissero approvati i DICO, CUS, DiDoRe, chiamateli come volete...

Ecco il video incriminato:
http://www.dailymotion.com/razionalismo/video/x6zhy5

Il video è stato prontamente rimosso e il canale è a minaccia di chiusura se chi ha segnalato il video innocente ne segnalasse anche solo un altro entro 6 mesi (e di sicuro avverrà!)

Scusate lo sfogo, ma intendevo rendere pubblica questa offensiva integralista in rete.

17 commenti:

paolo de gregorio ha detto...

Mi permetto di osservare:

1) che materiali che hanno un copyright non possono essere riprodotti senza permesso, a meno che siano stati ampiamente rielaborati in modo originale, a fini educativi, senza fini di lucro.

2) chi ritenesse di avere avuto del materiale di cui possedeva il copyright riprodotto al di fuori di queste norme ha il diritto di appellarsi a YouTube per la rimozione dello stesso, firmando sotto la propria responsabilità (pena lo spergiuro) di essere il vero possessore di copyright.

3) l'utente cui è stato rimosso il video può appellarsi facendo un controreclamo se ritiene che sussita la nota del punto 1, ovvero la sua non era una produzione pedissequa di materiale non suo.

4) YouTube, ricevuto il controreclamo, renderà di nuovo disponibile il video e comunicherà la cosa al ricorrente, il quale a quel punto, se vorrà proseguire nel perseguire quello che ritiene un'offesa ad un suo diritto dovrà adire le vie legali. A quel punto i due contendenti se la vedranno in tribunale.

Commento a latere: quando ci si iscrive a YouTube si sottoscrivono delle norme di utilizzo. È bene, secondo me, attenersi scruppolosamente ad esse così da non dover incorrere nel rischio di vedersi chiuso il canale. Non è sempre un problema di censura.

L'approccio critico alle contoversie non deve far sconti a nessuno.

Anonimo ha detto...

@Paolo de gregorio

Prima di scrivere idiozie degne della Giannetta Alberoni, ti sei degnato di guardare le immagini (screenshot) dell'avviso di YouTube?
Si parla di contenuti inappropriati, contenuti rifiutati in base alle norme della community.

NON c'entra assolutamente il copyright, quindi non citarlo a sproposito! E' bene informarsi prima di scrivere corbellerie.

Giuseppe Regalzi ha detto...

Anonimo, cerchiamo di mantenere un tono più compassato, per favore. Non c'è bisogno di scaldarsi tanto.

Anonimo ha detto...

@anonimo

Dai un'occhiata alle norme della community, e poi vieni qui in ginocchio a chiedere scusa.

Anonimo ha detto...

I motivi della rimozione del video "incriminato" mi pare non siano ancora noti.
Tra le diverse ipotesi, io ho sentito anche quella secondo cui il video sarebbe stato eliminato perché le affermazioni della Atzori sarebbe tacciabili di omofobia, incitazione all'odio e alla discriminazione.
E questo indipendentemente dal fatto che l'utente del canale YouTube in questione abbia caricato quel video proprio con l'intento opposto, ovvero di criticare le posizioni di cui sopra.

Mi pare non sia ancora nota l'identità di chi ha chiesto la rimozione del video, se dunque sia stato qualcuno di parte "ecclesiastica", che ha (quale ironia!) sfruttato le norme contro "l'incitamento all'odio e alla discriminazione" per colpire il canale di Razionalismo, o se sia stato qualche ingenuo che ha scambiato Razionalismo per un convinto diffusore delle opinioni della Atzori.

Tutto questa pappardella per dire cosa?
Per dire che, al di là delle intenzioni di chi ha chiesto la rimozione, se davvero il video è stato rimosso per i motivi summenzionati (incitamento all'odio e alla discriminazione), questa sarebbe l'occasione per riflettere una volta di più sull'ambiguità di tutte quelle norme che, in nome di nobili fini, vorrebbero disciplinare la libera espressione anche delle opinioni più discutibili (ovvero la repressione di quelli che nel mondo anglosassone chiamano "hate crimes").
Perché se cominciamo a farci delle leggi che impediscono alla Atzori di dire le sue (discutibilissime) opinioni di HIV, omosessualità e quant'altro, come faremo poi a citarle per, eventualmente, contrastarle o smontarle?
Il ricorso all'argomento ad baculum è sempre seducente, peccato che il bastone, poi, una volta che se ne rende lecito l'uso, rischia di pestare chiunque indiscriminatamente, a seconda dell'aria che tira...

Anche per questo penso sarebbe da chiarire quanto prima:
1. Chi ha chiesto la rimozione del video.
2. Sulla base di quali motivazioni YouTube ha rimosso il video.

Ovviamente se è stato rimosso per motivi di copyright, sarebbe comunque un'occasione per riflettere su quanto siano discutibili le norme sul diritto d'autore...

Anonimo ha detto...

Copincollo a questo proposito un commento lasciato da tale Emysimo proprio sul blog di Razionalismo:
=================================
A parer mio è stato violato il punto 6:
“Noi incoraggiamo la libertà di parola e difendiamo il diritto di ognuno di esprimere i propri punti di vista, anche se mal graditi. Tuttavia è vietato l’utilizzo di linguaggio ostile (linguaggio che attacchi o sminuisca un gruppo in base a razza o origine etnica, religione, disabilità/invalidità, sesso, età, condizione di veterano o orientamento/identità sessuale).”

Il fatto è che tu non dici se sei a favore o meno di quelle idee, ti limiti ad esporle. Ciò che è stato detto dalla dottoressa Atzor è aberrante e profondamente discriminatorio e (giustamente) viola le norme della community (nonché la legge, sia italiana che europea).

Non penso che la mano lunga della CEI arrivi anche a censurare ciò che è stato detto da Radio Maria…almeno, lo spero, senò sono veramente scemi (e vigliacchi).

Anonimo ha detto...

Come già detto da altri, il video non è stato rimosso per motivi di copyright, ma per il contenuti contro gli omosessuali di quest'ultimo. Altrimenti non veniva bollato come "inappropiato".

La regola però è troppo poco "elastica" visto che ha zittito il diritto di cronaca e di replica da parte di altre persone riguardanti i discorsi di quella dottoressa.

Avevo provato a ricaricare il video, ma dopo 2 ore è sta rimosso, probabilmente hanno messo un filtro.

Anonimo ha detto...

Sono stati adotti decine di argomenti per tentare di arrampicarsi sugli specchi e motivare la propria contrarietà ad una legge contro l'omofobia, ma quello di Yupa ("Non potremmo neanche CITARE l'omofobia") ancora mi mancava.
Purtroppo non regge neanche questo, perché parlare di un atto di odio (raziale, religioso, sessuale, ecc.) o citare una frase di odio e rendersi protagonisti attivi di queste forme di discriminazione NON è la stessa cosa.
Forse Yupa non sa che oggi già esiste la legge Mancino contro i crimini di odio basati su razza e religione, e non è mai esistito il caso (perché non costituisce reato) di una professoressa di storia incriminata per aver citato i discorsi di Hitler in classe.

Anonimo ha detto...

@tycooko

Infatti, fosse per, la leggi sui "crimini sull'odio" andrebbero tolte (come tutti i reati d'opinione, del resto).

Intanto, visto che parli di nazismo, in alcuni paesi dell'Occidente democratico il Mein Kampf non è in libera vendita:
- In Austria è vietato sia il possesso che la vendita.
- In Francia è necessario un permesso specifico per la vendita.
- Nei Paesi Bassi è proibita la vendita.
È molto interessante notare come ciò non impedisca, ad esempio, all'estrema destra austriaca di mietere consensi e successi elettorali.
Il problema è nei simboli e nelle parole o sta altrove?

Io ripeto il mio dubbio: se viene vietata la diffusione e l'accesso a informazioni e opinioni giudicate errate, come posso io, comune cittadino, documentarmi rispetto alle stesse e formarmi una mia opinione? Come posso verificare che non stiano venendo cancellate con nobili pretesti informazioni e opinioni che dicono tutt'altro?

Questo caso dimostra chiaramente il nodo del problema.
YouTube (sempre che le cose siano andate in questo modo) rimuove un video perché afferma che "promuove l'omofobia".
Il video però non era omofobo, tutt'altro! Criticava e avversava decisamente l'omofobia.
Ma il video è stato rimosso, e io, utente comune, ora non ho più modo di verificare se YouTube abbia agito conformemente a quanto afferma.
Perché dovrei fidarmi di YouTube?

paolo de gregorio ha detto...

Anonimo, forse prima di postare dovresti respirare profondammente la prossima volta. A parte il fatto che le norme sul diritto d'autore sono scritte nero su bianco, direi che se uno usasse la testa per una decina di secondi si convincerebbe che YouTube qualche regola al proposito dovrebbe aver pensato bene di darsela. Vedo comunque che la cecità ideologica che oscura la vista anche di fronte ai "fatti" verificabili non ha un solo quartiere.

Ovviamente trovo plausibile la spiegazione che si sia trattato di incitamento all'odio. Del resto la maggior parte dei video vengono visionati senza che si guardi il profilo dell'autore, e se l'intento critico non è reso manifesto allora non è più possibile discernere tra condanna e apologia. Anche per questo, e lo ribadisco, è sempre buona regola su YouTube rielaborare i contenuti. Se le parole di odio fossero state accostate a commenti di forte critica allora l'intento educativo sarebbbe stato più che ovvio.

Personalmente trovo controproducente rendere ancora più pubbliche -pare pare- parole di odio che sarebbero altrimenti andate perse, perché l'intento sputtanatore suppera in questo caso quello educativo (non si educa nessuno che già "non sappia" quanto il contenuto sia grave). O si segnala la cosa alle autorità, oppure meglio privilegiare l'aspetto educativo condannando esplicitamente quel modo di pensare.

Detto ciò, se così stanno le cose, mi pare emblematico che Radio Maria venga rimossa da YouTube perché incitante all'odio. Già questa è una notizia che si potrebbe "cavalcare" quando le motivazioni della rimozione saranno rese ufficialmente note.


P.S. per Yupa:
la discussione la trovo interessante e meriterebbe molto più spazio dedicato. Mi auguro che in un futuro le società umane non avranno più bisogno di queste leggi. Ma dalla seconda guerra mondiale sono passati solo pochi decenni e direi che sul campo si è sperimentato esattamente questo: la forza dirompente della propaganda che incita all'odio. È da qui che nascono queste leggi che limitano le libertà di espressione, per evitare che intere popolazioni vengano imbevute di odio e trascinate alla follia collettiva. È un prezzo da pagare che, per ora, ritengo anche io necessario per guarire dai mali di millenni di storia.

Anonimo ha detto...

@Chiara Lalli
Non vedo l'ora di leggere un tuo articolo monografico sul pensiero atzoriano.

Nell'ultimo post del mio blog ho messo un link al file audio MP3 che contiene 82 minuti di farneticazioni, ti invito ad ascoltarli tutti (se sei abbastanza masochista...), con quelli in pratica puoi scrivere un trattato a puntate...


@paolo de gregorio
Vediamo di chiarire alcuni punti...

I tuoi riferimenti al copyright sono totalmente fuori luogo, imperroché non ho mai ricevuto alcun temutissimo messaggio "copyright infingement notice" (come ho documentato sul blog).

Se lo avessi ricevuto non mi sarei lamentato pubblicamente e soprattutto mai e poi mai avrei osato parlare di censura (come purtroppo va di moda fare adesso, vedi il caso Mediaset vs YouTube, in cui non c'entra la censura).

Per quanto riguarda il controreclamo, ho scritto ai "celerini" di YouTube (nel senso che sono stati molto celeri nell'oscuramento), ma non si sono degnati di rispondere...
A me interessava sapere quale delle loro vaghe "Norme della Community" fosse stata violata (YouTube applica le proprie norme, non la legge Mancino).

In particolar modo volevo capire se il problema riguardasse l'audio oppure le immagini volutamente controverse che lo accompagnavano (dai manifesti NO AI DICO di Forza Nuova e AN, a quelli di GodHatesFags). Ovviamente avrei potuto modificare le immagini se fossero state giudicate non pubblicabili.

Per quanto riguarda il presunto incitamento all'odio, non mi pare ravvisabile nelle parole della immunologa, visto che le sue posizioni sono considerabili "progressiste" rispetto alle parole di Ratzinger, secondo cui il matrimonio gay causerà la terza guerra mondiale (attacco alla famiglia tradizionale, l'unica in grado di mantenere la pace nel mondo)

Quanto poi alla necessità di presa di distanza dai contenuti dei miei video, mi chiedo che caspita di sottotitoli dovrei aggiungere quando rendo pubbliche le affermazioni che vengono trasmesse da Radio Maria, tipo "gli atei sono fessi", "professori satanici della Sapienza", "atei malvagi" e compagnia briscola...
(Tra parentesi questi video-denuncia sono stati già visualizzati da decine di migliaia di utenti senza segnalazioni)

paolo de gregorio ha detto...

Sì, non conoscevo tutti i dettagli della faccenda e forse per questo inizialmente ho portato un po' fuori strada la discussione. Ci sono sicuramente i margini per risolvere la cosa all'interno di YouTube (a volte basta che un solo impiegato faccia la sua valutazione e il video è andato, ma questo non vuol dire che non ci si possa appellare). Ripeto però che non va fatta confusione: quanti contatti ricevano gli altri video, e quanto chiaro sia l'intento critico/sarcastico nell'insieme, è una questione di cui non si tiene mai conto nel valutare la passabilità di un singolo video. Il singolo deve poter star su da solo. Non è poi concepita la formula per cui uno viene avvisato di cosa non va in un video così fa le sue belle piccole modifiche: YouTube è un sistema binario.

Anonimo ha detto...

Questa donna mi fa schifo.
Profondamente.

paolo de gregorio ha detto...

Comunque ho notato per vari secondi la foto di quei due poveri ragazzi col cappio al collo. Praticamente tutti i video in passato con quella od altre foto (per esempio riguardanti scene di guerra in medio oriente) sono stati sistematicamente rimossi perché giudicati troppo violenti. Su immagini di violenza, anche se a fini educativi, YouTube ha una soglia di sopportazione piuttosto bassa (non torverete mai molto). Il mio è solo un hint. Comunque penso che non sia così chiaro che il video possa urtare delle sensibilità e spero che questo voglia dire che ci siano possibilità che sia riammesso, o che comunque non sia a rischio l'utente. Non stiamo però sempre a vedere complotti ovunque: basta anche un segnalatore solitario e poi la cosa passa al team del sito e la frittata è fatta.

Anonimo ha detto...

Scusate, qualcuno saprebbe indicare qual è la fonte da cui la prof attingerebbe i dati?

Chiara Lalli ha detto...

Marcoz, è meglio che non ti rispondo per non rischiare una qeurela...

Anonimo ha detto...

Non credo sia il caso. Grazie lo stesso.