Magdi Cristiano Allam annuncia l’abbandono del giornalismo e l’entrata in politica, col partito da lui fondato Protagonisti per l’Europa Cristiana. Un altro che si candida a seminare tempesta e a raccogliere solo un po’ di vento.
domenica 30 novembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
11 commenti:
Insieme a Ferrara potrebbero raccogliere lo 0,9%, se si impegnano. Ma non hanno capito che i voti degli ultras cattolici se li contendono già tutti: PdL con Formigoni e i ciellini, per esempio; il PD con i suoi teodem; l'UDC con i suoi Volonté.
Meglio per noi: voti persi.
PS Perché Cristiano Allam era un giornalista?
Ha anche già imparato l'arte di parlare in newspeak:
In politica il contrario del relativismo è l'assolutismo.
«Ma io parlo di relativismo etico e culturale, non nego il ruolo della politica come mediazione e arte del possibile, e difendo la più assoluta libertà, senza alcuna discriminazione.
...tranne quella di decidere sul proprio corpo, naturalmente!
Bicchiere mezzo pieno per il giornalismo.
Il Programma del Partito di Allam è chiaro: ISRAELE, OCCIDENTE, MODERNITA' però cristiana!! Una tale modernità cristiana che magari "accetterà" anche gli omo. L'eutanasia non credo, ma forse.
antimoderno
Modernità un par di palle, auspica un bel medioevo senza 'sti impicci moderni (e da buonisti) della libertà individuale...
Chissà che glieli ha dati i soldi per fare la campagna elettorale, per organizzare le liste, etc. Cos'è un altro finanziato sottobanco da Berlusconi che finanziò "La Destra" per fare un dispetto ad An e poi la abbandonò al suo destino, che finanziò la lista di Ferrara per fare un dispetto all'Udc e poi la abbandonò al suo destino, che...?
dimmi Giuseppe che il commento eliminato era di una delle due Anne... ti prego...
No, mi dispiace. :-) E comunque l'ha eliminato l'autore, non io...
Qui:
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=11986&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
un paio di gustose "anticipazioni" sul (prevedibile) programma politico della nuova formazione: No all'aborto, no al divorzio, no ai matrimoni gay, no alla ricerca sugli embrioni umani, no all'eutanasia. Sì alla famiglia naturale, costituita da un uomo e una donna in grado di procreare, sì alla vita dal concepimento alla morte naturale, sì al rispetto dell'autorità morale e all'inviolabilità delle regole etiche universali. In definitiva, sì a un nuovo modello di stato etico, basato su «fede, religione, libertà, verità, valori».
Il bello è che ha ancora il coraggio di dire che lotta "per non avere la shari'a". Grazie mille...
Posta un commento