martedì 16 gennaio 2007

Questo è cabaret!

La sfida dei comunisti al Papa, la Padania, 12 gennaio 2007:

È guerra aperta: la sinistra radicale – per bocca del Prc – ha invitato Benedetto XVI a mettersi il cuore in pace perché «la legge sulle unioni civili si farà». A duettare con i comunisti è stata la Rnp che, cavalcando l’anticlericalismo, ha proposto l’abolizione del Concordato. Le carte sono scoperte: il centrosinistra vuole instaurare il laicismo di Stato, avvelenando i valori della tradizione. Non c’è, dunque, più religione: oppure, se vogliamo scavare in profondità, la laicità dello Stato è in serio pericolo. Sì, perché lo Stato laico non è – come la sinistra estrema dice – indifferente alle nostre radici culturali e religiose. È uno Stato non confessionale, ma non neutrale rispetto a quei princìpi non negoziabili che stanno alla base della nostra convivenza. Dietro alla battaglia per i Pacs e contro il Concordato c’è l’idea di una democrazia basata su regole astratte. Quanto sono lontane, sotto questo aspetto, le parole del presidente Napolitano rivolte al Papa lo scorso 20 novembre.

2 commenti:

Maurizio ha detto...

"dietro la battaglia per i PACS c'è l'idea di una democrazia basata su regole astratte"


è formidabile :)

Anonimo ha detto...

Quello che mi sta facendo sinceramente vomitare, soprattutto dopo le due mozioni omofobe presentate, è che si invoca rispetto per un uomo che accusa chi non appartiene al suo stereotipo di famiglia cristiana addomesticata di "attentare alla famiglia, alla vita" quando per decenni ha protetto pedofili che avrebbero potuto essere consegnati alla giustizia e fermati molto prima - evitando a chissà quante famiglie REALI certi orrori, e che non si è MAI degnato di dare una spiegazione a riguardo né alle famiglie dei bambini abusati né al resto del mondo.

I bambini sono "il sorriso di Dio" soltanto quando sono embrioni, evidentemente, quando capitano tra le mani di qualche vecchio depravato Dio si gira dall'altra parte. O almeno lo fa il suo vicario.