sabato 9 giugno 2007

La sepoltura delle unghie


Entri in ospedale per abortire. Oltre al vissuto personale di ogni donna (dolore, fastidio, sicurezza, paura, indecisione, ripensamenti, ostinazione, determinazione, indifferenza o tutto questo insieme), ci sono gli aspetti organizzativi, quelli quasi burocratici. Firme per un consenso davvero informato. Che elenca anche i rischi di una interruzione di gravidanza: emorragie, infezioni, sterilità. Ma se entri al San Paolo di Milano (Modulo a chi abortisce «Seppellisce lei il feto?», Il Corriere della Sera, 9 giugno 2007), se sei una delle 700 donne che abortiscono ogni anno lì, ti verrà sottoposta un’altra domanda: “per la sepoltura del feto ci pensa lei o preferisce che lo faccia l’azienda sanitaria? Metta una croce e una firma qui”.
Una domanda in più, un modulo che si chiama Informativa per la richiesta di tumulazione dei feti e dei prodotti abortivi, e che è il prodotto di un regolamento regionale che obbliga alla sepoltura degli embrioni abortiti, per una questione di dignità del feto, come afferma il responsabile della creazione del regolamento Roberto Formigoni. E dove a stridere è l’obbligatorietà, più che l’oggetto del regolamento. Per carità, le polemiche sono comprensibili: chi in realtà vorrebbe vietare l’aborto saluta l’iniziativa come lodevole e la considera forse il primo passo nella giusta direzione; chi invece ha un buon olfatto sente odore di bruciato, proprio come nei paraggi dell’articolo 1 della legge 40. Ed è innegabile che la sepoltura dell’embrione degno possa apparire di pessimo gusto e terribilmente ipocrita. Ma se fosse una scelta delle donne non solleverebbe inquietudine. Disaccordo, forse, ma ognuno fa quello che gli pare. L’obbligo è un’altra storia. L’obbligo per affermare la dignità del feto è una mossa meschina e scorretta. E incoerente rispetto alla possibilità di abortire, a meno che non si voglia spiegare in che senso si parla di “dignità”, in che senso diverso da come usiamo “dignità” per le persone, e attribuiamo loro un diritto alla vita e alla tutela, e le persone non si uccidono e allora gli embrioni non dovrebbero essere abortiti. A meno che non si riesca a spiegare per quale ragione un embrione dovrebbe (obbligatoriamente) essere considerato diversamente da rifiuti speciali. E sarebbe incoerente, la mossa di Formigoni, con molte azioni banali e quotidiane: Formigoni dovrebbe ricordasi di dare degna sepoltura ai suoi capelli e alle sue unghie la prossima volta che ne farà scempio, è una questione di dignità dei capelli e delle unghie (che, proprio come un embrione, sono vivi, appartengono alla specie umana e hanno pur un diritto all’incolumità!). O della sua appendice, dio non voglia che si renda necessario togliergliela!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

"Informativa per la richiesta di tumulazione dei feti e dei prodotti abortivi"

Tumulazione.
Dunque, se i genitori fossero buddhisti o hindu, non potrebbero nemmeno scegliere di far cremare l'ammasso cellulare?
Che discriminazioni!

Anonimo ha detto...

Non mi pare che le unghie rappresentino un individuo della specie umana quale un embrione o feto (gli aborti sono leciti fino al 90° giorno, e qui c'è un feto con tanto di testa, mani, piedi con relative dita - forse le unghie no, non ancora.. ma credo che il feto di Careggi abortito "terapeuticamente" le avesse ). Se volete dire che per voi non si tratta di una persona (vedi varie disquisizioni precedenti) ok, è una posizione con potenziali pericolosissimi ma ha una sua logica, ma che non riconosciate la differenza tra "tessuti" umani e "individui" umani è grave e ridicolo insieme.
Oltre naturalmente che antiscientifico.

p.s.:anche gli arti amputati vengono seppelliti

p.p.s.:anche tu (anche io)sei un ammasso cellulare

Anonimo ha detto...

"anche tu (anche io)sei un ammasso cellulare"

Sì, ma con te posso comunicare, e fare molte altre cose.
Con quattro o cinque cellule che si sono appena divise dall'ovulo+spermatozoo, no.
Differenza non da poco.

Anonimo ha detto...

L'aborto procurato non si effettua su embrioni di 4-5 cellule (se ti interessa vedere cosa E' un aborto ci sono foto abbastanza impressionanti su molti siti, basta cercare).
Il fatto che non comunichi non mi sembra un criterio per deciderne dell'umanità: gli autistici, i comatosi, molti insufficienti mentali NON comunicano.
COMUNQUE la si possa pensare sul titolo di un feto (solo "essere umano" o anche "persona") SICURAMENTE non lo si può mettere sullo stesso piano di unghie, capelli o appendice!
E' semplice IGNORANZA o smaccata IDEOLOGIA.

Anonimo ha detto...

"che non riconosciate la differenza tra "tessuti" umani e "individui" umani è grave e ridicolo insieme."

facciamo un piccolo test. quanti individui umani sono questi?:

http://www.metacafe.com/watch/351485/conjoined_twins/
http://www.five.tv/programmes/extraordinarypeople/twininside/
http://www.newscientist.com/article.ns?id=mg18024215.100
http://www.foxnews.com/story/0,2933,148475,00.html

"p.s.:anche gli arti amputati vengono seppelliti"

deve essere un vero casino per le famiglie dei mutilati di guerra andare al cimitero: prima un salto alla gamba dello zio, poi una visitina al braccio del nonno, poi dritti alla tomba del resto dello zio...

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo, la profondità del tuo commento mi annichilisce! Con quattro parole mi hai convinto! Hai davvero una rara capacità di argomentazione scientifica, profonda ma allo stesso tempo comprensibile: immagino tu sia un docente universitario o un grande giornalista scientifico o un famoso divulgatore che vuole rimanere ignoto per modestia! Che uomo!

Anonimo ha detto...

siccome tu sei cosi brava distinguere tra "tessuti" umani e "individui" umani e noi cosi ridicoli a non saperlo fare io mi aspetterei delle risposte: quanti individui umani ci sono in quei 4 casi?

Anonimo ha detto...

x Anonimo
Non vedo come patologie del genere entrino in una discussione come questa.
Si parlava della differenza tra "individui" umani (gli embioni e i feti) e loro "parti" (capelli, unghie, appendici, ecc.) che non possono essere messi sullo stesso piano come faceva molto inopportunamente la Lalli; se vuoi fare dello spirito, accomodati ma non cercare di farti prendere sul serio.

Anonimo ha detto...

Vorrei poter dare una degna sepoltura alla stupidità, con tutto il rispetto per gli stupidi/e e per le cazzate che scrivono e che pensano.

gianni ha detto...

Interessante il siparietto tra l'anonimo e annarosa, comunque vorrei precisare alcuni strafalcioni presenti nell'argomentare di quest'ultima:
1) non esiste alcun obbligo di procedere a sepoltura di parti del corpo a prescindere dalla loro grandezza o integrità (arto amputato od organo espiantato) sono normali rifiuti ospedalieri; almeno così è nella mia regione, nella altre non so, comunque non è un obbligo di legge.
2) nemmeno i funerali per le persone sono obbligatori: la famiglia può decidere di rinunciare al funerale, quale rito, sia religioso che civile, l'unico obbligo è di procedere o a sepoltura o a cremazione, e di esporre le pubblicazioni, cosa che per i feti non è certamente obbligatorio.