Cosa può un concerto contro una decisione già presa secondo logiche inintelliggibili per i più? Ove non hanno potuto le proteste dei pazienti, le obiezioni dei medici e di tutto il personale sanitario. E nemmeno le questioni più “oggettive”: i milioni di euro spesi per la ristrutturazione dei reparti che andranno sprecati (sia i milioni di euro, sia i reparti); una farmacia avveniristica che sarà smantellata; una sala di rianimazione all’avanguardia che sarà rimpiazzata da non si sa bene cosa e perché. Tutto in nome di un “necessario” taglio della spesa sanitaria? Sarà interessante farsi questa domanda tra qualche mese, quando non sarà più un mistero la destinazione di una struttura gigantesca nel cuore di Roma. Cuore pulsante per speculatori e costruttori; spreco per quei malati che potranno certo fare qualche chilometro in più senza morire!
Una decisione che potrebbe essere la prima di una grande cambiamento delle strutture ospedaliere romane – chiuse o ridimensionate per questioni di bilancio. E, si sa, non necessariamente i grandi cambiamenti sono salutari e benefici; e non necessariamente si riesce a contenere le spese tagliando (serve ben altro).
Non servirà, dunque, un concerto a porre rimedio ad un destino già scritto. Ma almeno serve a testimoniare della protesta di tutti quei cittadini che subiscono l’ennesima decisione dall’alto. E non vogliono farlo passivamente.
Il 24 settembre sera il maestro Uto Ughi e il maestro Stelvio Cipriani hanno tenuto un concerto nella Chiesa di Santa Maria del Popolo a sostegno di quanti protestano.
Mercoledì 24 settembre, a Piazza del Popolo, ore 17: controlli sanitari gratuiti; ore 20: presso la Chiesa di Santa Maria del Popolo, Porta del Popolo (Roma) il concerto.
Giovedì 25 settembre, ore 14.30: manifestazione presso l’Ara Pacis.
In queste occasioni vengono raccolte le firme contro la destinazione d’uso dell’ospedale. Si può firmare in qualsiasi momento presso il cortile del San Giacomo (via Canova).
Agoravox Italia, 25 settembre 2008; altre foto qui.
giovedì 25 settembre 2008
Salviamo il San Giacomo
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