Eviti la politica nazionale per non cominciare la giornata di malumore. Ma incappi in un pezzo, che è pure di ieri, che ti strappa quel sottile velo di rimozione che aiuta a sopravvivere (McCain e Palin divisi dai preservativi, Il Corriere della Sera, 7 settembre 2008):
McCain e la Palin sono d’accordo che i giovani dovrebbero arrivare al matrimonio vergini. Ma mentre McCain è inflessibile – «non esistono alternative sicure e responsabili» – la Palin è realista al riguardo. Lo provò ai dibattiti alle elezioni a governatore dell’Alaska nel 2006, quando venne accusata di essere troppo conservatrice: oppose un fermo no solo all’aborto, anche se la gravidanza fosse l’effetto di uno stupro, o il feto fosse infermo. Va notato che l’astinenza sessuale è quasi un dogma per i repubblicani: l’amministrazione Bush ha speso un miliardo di dollari per il suo insegnamento nelle scuole pubbliche, l’unico Stato a rifiutarla è stata la California.Realista nel senso che siccome è poco popolare baratta la sua intransingenza con una apertura alla promiscuità prematrimoniale? Non basta smettere di leggere le idiozie nostrane, bisogna affinare i filtri anche sulla politica estera. Sarebbe divertente se fosse meno drammatico e irritante (questa storia della verginità come valore è davvero tragicomica). Nulla da aggiungere sulle idee di Palin riguardo all’aborto.
3 commenti:
La cosa che più mi fa ridere delle elezioni americani, sono queste considerazioni personali che si elevano quasi a veri e propri punti di governo. Io posso capire che uno in materia di sesso prematrimoniale abbia le sue legittime idee e che le insegni a i figli (si vede poi nel caso della Palin quanto conta!), ma cosa c'entra questo nel dibattito elettorale? che forse imporranno la verginità per decreto!
Già: sarebbe divertente sapere come pensano di attuarlo!
Non sono considerazioni personali: sono programmi di governo, proprio come evidenziato dall'articolo. Bush ha spostato fondi dall'educazione sessuale nelle scuole tout court a quella sulla verginità, in particolare per contrastare le malattie sessualmente trasmissibili. Gli esiti sono dibattuti e non è escluso che questa politica abbia causato, alla fine dei conti, un maggior numero di infezioni tra i ragazzi (d'altronde Bush se ne è fregato del parere degli esperti governativi di malattie infettive che hanno tentato di dissuaderlo). Il punto centrale è che ci sono milioni di americani che votano proprio su queste considerazioni: milioni di americani convinti che la società dovrebbe fondarsi su una vita sessuale regolata in un certo modo. Una volta presi questi voti, se verrà eletto, McCain dovrà valutare come tener fede agli impegni, ed è presumibile che lo farà, di nuovo, decidendo dove dirottare i fondi per la prevenzione, se a favore degli uni enti o degli altri.
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