Sergio Bartolommei, «Un caso spartiacque tra laici e vitalisti» (Liberazione, 27 novembre 2008, p. 12):
Anche a non volere qui contestare il linguaggio della morale religiosa che considera anche gli individui in Stato vegetativo permanente “persone”, la domanda che sorge immediata è la seguente. Chi crede che un essere umano sia “persona”, con la sua intatta “dignità” durante tutta la sua esistenza, come può sostenere che in fase di incoscienza la “persona” Eluana Englaro possa avere meno dignità di una “persona”, Testimone di Geova, che sceglie, non ostacolata e senza obbligare altri a fare la sua scelta, di morire piuttosto che subire un’emotrasfusione? Perché dovrebbe essere riconosciuto a una persona cosciente il diritto di rifiutare le cure in base ai suoi valori e lo stesso diritto negato a una persona che non abbia più questa capacità nonostante abbia espresso con chiarezza la sua volontà quando era lucida e cosciente? Non ha anche quest’ultima il diritto di non subire violenze inutili e indesiderate?
3 commenti:
Caro Giuseppe, perdona l'intrusione e l'incongruità. Approfitto del tuo blog per dare notizia a coloro che ti seguono che domani 29 novembre 2008, ultimo sabato di novembre (come al solito) sarà la giornata del Banco Alimentare.
Ti assicuro che ogni riferimento ad Eluana è casuale.
Noi, coi nostri figli, saremo alcuni dei tanti volontari che troverete fuori dai supermercati con impermeabili e pettorine della Colletta Alimentare, che vi chiederanno di fare la spesa anche per i più poveri e bisognosi.
Solo alcuni cibi, soprattutto per il modo in cui sono confezionati, per garantire integrità e conservazione, saranno indicati dai volontari a chi vorrà aderire.
Se volete trovare il punto Colletta Alimentare più vicino a voi consultate il sito www.bancoalimentare.org, dove troverete anche i risultati ottenuti negli anni passati. L'anno scorso, 2007, eravamo 100.000 volontari, su 6900 punti vendita e abbiamo raccolto e poi distribuito 8.932 tonnellate di cibo.
Grazie a Giuseppe per lo spazio, che spero vorrà lasciarmi, grazie a tutti coloro che aderiranno.
AnnaMaria
i comunisti sono della stessa stirpe o radice nazional-socialista-autoritaria-centralista, sono proprio come quelli che negano i lager... sanno di essere stati loro stessi degli embrioni, conoscono l'olocausto dell'aborto, ma, come i nazisti, indifferenti, arrivano a negare la realtà, proclamando che l'aborto sarebbe 'un diritto', anzi permetterebbe di arrivare a gloriose 'conquiste' scientiche... l'immortalità... poveretti... dovrebbero ringraziare la Cultura Cattolica, che in passato non permise che essi stessi, in quanto embrioni, non venissero collocati in un ipertecnologico freezer... (almeno che non siano contenti di essere nati e vivere... ma questo caso possono sembre rimediare... e senza fare male agli altri...); inoltre parlono di aborto senza mai averlo visto in concreto, e nemmeno in fotografia... negano anzi ai giovani l'educazione - di venire a conoscenza, con filmati o fotografie, di quello che È l'aborto... hanno paura e censurano... amministrano con elites partitiche, sindacati, giornali, internet e televisioni migliaia di milioni (di euro)... ed hanno paura di un paio di fotografie? sí! la censura è comunista... ma si dimenticano che la verità prima o poi viene a galla... magari anche dopo lunghi anni... anche dopo 70 anni... i 70 anni di Babilonia (e dell'URSS)... quelli lì, esaltando i rapporti contro natura, hanno distrutto con il divorzio la famiglia, e ora si scopre che le moderne società apostate occidentali sono vecchie, senza speranza per il futuro, malediscono la terra, la forza creativa, la proprietà, la libertà, l'indipendenza, la responsabilità, il senso del limite, la fertilità, esaltando invece il pensiero unico (il loro pensiero) e l'inutile consumismo solo fine a sé stesso...
Manca il soggetto.
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