domenica 27 giugno 2010

Penati?

Penati è Filippo Penati. Mi limito a copiare da Penati? Nein, danke! perché davvero c’è poco da aggiungere.

Da non perdere le dichiarazioni del Piddì. Non ce n’è uno che risponda sul merito. Tutti lì a gridare al complotto, a dire che “la Moratti non può dare lezioni”, a parlare d’altro. Un’omertà disgustosa per una vicenda che – sottolineo – da sola vale 1/3 di tutto l’ambaradan sui derivati.

Facciamoci caso 1: pochi ometti avidi e senza scrupoli (Penati, Maggi, Vimercati-2 e loro portaborse) si sono scoppiati da soli un centinaio di miGlioni di euro (il markup sulle azioni più i costi accessori di interessi passivi con Banca Intesa, stipendi, sede faraonica di Asam, eccetera).

Facciamoci caso 2: la replica di Penati è quasi comica, cioè avrebbe “costretto” Marcellino Gavio a vendere azioni che non gli interessavano al 30% in più del loro valore, con un utile secco di 75 milioni di euro. Direi che il polsino slacciato e il capello tinto di Penati sono il miglior commento all’indegnità delle sue repliche.

Cialtrone sperperatore, se non ladro.
Tutta la saga è qui.

1 commento:

alberto ha detto...

"Hahahaha Chiara che bello trovare questa citazione sul tuo blog. Grazie.