Vediamo: si accettano proposte.
In primo luogo direi per il cattivo gusto. Poi per la sua ignoranza della profonda differenza tra le leggi naziste e la legislazione olandese. Per averci (noi nati italiani che non la pensano come Giovanardi e combriccola) fatto vergognare.
Infine, ma non si chiude di certo qui l’elenco, per la geniale dichiarazione (Eutanasia la replica di Giovanardi: Ma di cosa dobbiamo scusarci?, la Repubblica.it, 19 marzo 2006):
Il vero problema è capire se in nome dell’Europa si debbano accettare senza diritto di critica soluzioni che colpiscono al cuore la difesa di ogni essere umano, sano o malato, ricco o povero, uomo o donna, intelligente o ritardato mentale, così come duemila anni di cristianesimo hanno radicato nella coscienza popolare.Il diritto di critica nessuno glielo vuole togliere per carità. Ma un conto è esprimere un disaccordo, un altro è accusare un paese di essere filohitleriano. La possibilità di ricorrere all’eutanasia, d’altra parte, non intacca in alcun modo la difesa di ogni persona (sana o malata, etc.), ma costituisce soltanto una possibilità, una scelta di libertà che evidentemente Giovanardi considera paragonabile alla politica razziale nazista. Che faceva il ministro durante le lezioni di storia contemporanea?
![](http://photos1.blogger.com/blogger/4954/2194/400/rebus.jpg)
La difesa delle persone è un tema che è caro non soltanto alla tradizione del cristianesimo. E lasciare alle persone la libertà di scegliere della propria esistenza è la più preziosa difesa nei loro confronti.
PPS
Hanno difeso Carlo Giovanardi e la sua assurda dichiarazione: gli esponenti del suo partito tra cui il ministro della Cultura (storia esclusa...) Rocco Buttiglione e il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.
3 commenti:
Mi è venuto un dubbio che inserire in PPPS sarebbe stato davvero pedante: non è che il rebus è troppo difficile?
Quando un bambino nasce handicappato è ovvio che suo padre e sua madre,
e spesso il resto della famiglia, abbiano dei momenti di dolore, di
inquetudine e di disperazione. Ciò nonostante prendersi cura degli
altri è fonte di felicità e di soddisfazione.
Essere handicappati nel corpo non vuol dire esserlo nello spirito e si
è esseri umani capaci di fare qualcosa nella vita.
Quando il malato è immerso nel coma e in lui resta soltanto il ritmo del respiro, in assenza del pensiero, se è impossibile far emergere il suo spirito dall'incoscienza, bisogna comunque tener conto della situazione. Se la sua famiglia ha i mezzi e tiene al moribondo al punto che è disposta a far qualsiasi cosa per mantenerlo in vita anche solo per un giorno, è importante provare. Se questo non darà alcun aiuto al morente, realizzerà i desideri di coloro che lo amano.
Quando non esiste alcuna speranza di ravvivare la coscienza e per giunta tale operazione sarebbe troppo costosa e metterebbe la famiglia in difficoltà o porrebbe gravi problemi ad altri, è importante congedarsi.
Non conosco la legge olandese e non mi importa nulla di Giovanardi, ma questo è quello in cui credo e che penso più giusto.
Presumo che il quoziente intellettuale di Giovanardi possa spiegare, in gran parte, il perché di tali dichiarazioni.
Ovviamente, l'ignoranza di cosa fu il nazionalsocialismo (vedi "operazione T-4) è evidente. E' però anche evidente che si sta cercando ormai da anni, in Italia, di far passare il nazismo come un'aberrazione scientista e anti-cristiana, accomunandolo al comunismo, e allontanandone la matrice culturale dalla "famiglia" dei fascismi.
Perché nessuno ha il coraggio di ricordare i legami tra chiesa tedesca e nazismo? e tra fascismo e nazismo? e, quindi, tra clerico-fascismo e nazismo?
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