martedì 13 novembre 2007

Cervelli in fuga, galline in Senato

Maggioranza e governo sono stati battuti nell’aula del Senato su un emendamento alla Finanziaria di Giuseppe Valditara (An) che prevede che il Fondo di finanziamento ordinario sia aumentato di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2020, al fine di incrementare l’assegno di dottorato di ricerca. I sì sono stati 161, i no 152, gli astenuti 3. Il parere di governo e relatore era contrario.
Ai miei tempi, signora mia, la borsa si aggirava intorno agli 850 euro (dubito vi siano significativi cambiamenti). Se a questo si aggiunge l’età media in cui si riesce a vincere un dottorato (soprattutto nelle materie umanistiche) e il deserto che lo circonda, prima e dopo, non ci si riesce proprio a spiegare per quali ragioni chi ha un po’ di sale in zucca se ne vada... Chissà.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Per preoccuparsi dell'università non si deve essere al governo?


ps: comunque, oggi i giovani sono smidollati... Il mio primo anno di dottorato la borsa era un milione di vecchie lirette e la cera per i baffi si usava anche per lubrificare i motori (come direbbe Abraham J. Simpson...)!

Anonimo ha detto...

Ma con 5000 lire ti compravi pane latte e verdure e la cera per i baffi riutilizzata era il massimo. Prova oggi a cavartela con 516,47 euro.

Chiara Lalli ha detto...

A parte i conti della spesa, mai mi sarei sognata di dovere "riconoscenza" ad uno di AN...